Castellammare, ben 43 infermieri inabili al San Leonardo: intervengono i sindacati
Castellammare: presenza di infermieri inabili al San Leonardo.
Nell’ospedale San Leonardo, sono ben otto gli infermieri inabili con un certificato che attesta l’impossibilità di svolgere “gli incarichi usuranti” ed altrettanti in reparti di frontiera come medicina d’urgenza, dove 5 sono “gli inabili” o cardiologia con altri otto che hanno un certificato dello stesso tipo firmato da un medico. Per un totale nell’intero San Leonardo di 43 infermieri nella stessa situazione.
A sollevare il caso sono due sigle sindacali. Si legge in una nota congiunta: “All’ospedale San Leonardo la tutela della salute, la prevenzione degli Infortuni e delle malattie professionali è una pura utopia”. Il documento reso pubblico porta la firma di UIL e Nursing Up che in una lettera inviata ai vertici dell’ASL Napoli 3 Sud ed alla direzione della struttura sanitaria stabiese denunciano: “La mancata tutela dei lavoratori riconosciuti parzialmente Inabili dal medico competente, tenuti In servizio in reparti di Emergenza e/o altamente usuranti, compromettendo maggiormente il loro precario stato di salute“.
I sindacati hanno allegato la mappa della situazione in ogni reparto dell’ospedale: 8 gli infermieri esentati dal Medico competente dal sollevamento carichi in pronto soccorso. Cinque nel reparto di medicina d’urgenza. Due gli esonerati in rianimazione, 8 in cardiologia, 7 al reparto medicina, 7 in ortopedia e 6 in neurologia. Esiste invece un reparto che può contare su ben 11 infermieri tutti in perfetta salute.
Secondo i sindacati, infatti, qui ci sono ben 11 infermieri per un solo ambulatorio. «Bisogna riaprire subito un reparto che sembra ormai ridotto a dormitorio notturno» dicono Uil e Nursing Up.
Per i sindacati la soluzione è ricorrere alla mobilità interna per trasferire il personale in modo più coerente. Di qui l’appello al nuovo direttore generale Giuseppe Russo: “Elimini tutte le nicchie e le incrostazioni che paralizzano il buon funzionamento del presidio, impartendo regole certe nel rispetto dei ruoli“.