Covid: il bollettino diventa settimanale, le prime reazioni degli esperti

28 ottobre 2022 | 19:20
Covid: il bollettino diventa settimanale, le prime reazioni degli esperti

Covid: il bollettino d. iventa settimanale, le prime reazioni degli esperti. “Trovo la decisione di togliere il bollettino giustissima. Ho apprezzato molto le parole di Schillaci su ‘un ritorno progressivo alla normalità’ e la cosa più urgente è tornare alla normalità in ospedale per il Covid. È necessario togliere l’isolamento obbligatorio dei positivi, creare bolle nei reparti e togliere il bollettino quotidiano. Inoltre andrebbero fatti meno tamponi anche a chi entra in ospedale. Mi sembra si vada nella direzione di una normalizzazione del fenomeno e questo è importante”. È il commento all’AGI dell’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in relazione alla decisione del ministero della Salute di un progressivo ritorno alla normalità pre-pandemia. “Schillaci ha dato un “messaggio giusto di un uomo di sanità” – aggiunge -. Credo vada valutato bene anche il reintegro dei sanitari. Secondo me è buona norma che un medico e un infermiere si protegge dalle infezione. Oggi è meno urgente, ma io preferisco avere personale nel mio reparto comunque protetto. Si potrebbe pensare a un obbligo solo in reparti delicati: terapia intensiva, al pronto soccorso e in malattie infettive”. Secondo Bassetti, “importante sarebbe anche capire chi è in ospedale per la polmonite da Covid. Dati normali che, se richiesti, possono essere forniti da ogni ospedale”.

La sostituzione del bollettino settimanale con quello giornaliero è stata accolta positivamente anche da Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione  nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che commenta all’Adnkronos Salute: “Siamo assolutamente d’accordo con  un bollettino Covid settimanale. Su questi strumenti dobbiamo essere  più pragmatici, oggi abbiamo una situazione epidemiologica che ci  permette di farlo. Se poi nel futuro cambierà, possiamo reintrodurre  un bollettino quotidiano. Serve flessibilità”. E aggiunge: “Il ragionamento fatto dal ministro della Salute Orazio Schillaci è di buon senso e saggezza. Sono circa  4mila i medici sospesi che potranno tornare a lavorare in ospedale o  comunque a disposizione della direzione. Noi è da luglio che chiediamo un intervento perché il tempo  dell’obbligo vaccinale anti-Covid per i sanitari è finito, vista la  situazione epidemiologica e della stessa malattia, che è molto  cambiata. Su questo dobbiamo tornare a una  normalità, ovvero ad adottare i provvedimenti ordinari previsti dalla  legge 81: il direttore generale e il medico competente possono  stabilire quali sono le regole di sicurezza e come determinare una  corretta gestione del persone negli ospedali”.

Si dice perplesso, invece, Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma e consigliere dell’ex ministro Speranza. “È una decisione che mi lascia molto perplesso quella di Schillaci – dice all’Agi -. L’importante è che almeno l’accesso ai dati sia garantito. Le strategie di comunicazione per il pubblico sono discrezionali, ma l’andamento dell’epidemia è preoccupante e quindi l’occhio degli epidemiologi è fondamentale”. In relazione alla decisione del ministero della Salute di abbandonare progressivamente le misure e tornare al pre-pandemia, aggiunge: “E’ un errore gravissimo inoltre far tornare i sanitari non vaccinati a lavorare. Io avrei tenuto anche le mascherine nei luoghi affollati dove ci sono fragili. Dunque lasciare gli operatori non vaccinati accanto ai più deboli in ospedale è un errore gravissimo nei confronti di loro stessi e soprattutto dei pazienti”.

D’accordo con il passaggio del bollettino Covid da giornaliero a settimanale anche l’Ordine dei farmacisti: “Condividiamo la decisione del Ministro Schillaci di modificare le modalità di divulgazione dei dati sull’andamento della pandemia – dichiara il presidente Andrea Mandelli – stabilendo la pubblicazione di un bollettino Covid con cadenza settimanale. Questo non significa abbassare la guardia – continua Mandelli – ma è evidente che la fase più complicata della pandemia è ormai alle spalle e dobbiamo imparare a convivere con il virus, anche grazie al fatto che la gran parte della popolazione è vaccinata e disponiamo di nuovi vaccini ed efficaci armi terapeutiche. L’immunizzazione resta la strada maestra da percorrere, soprattutto per mettere in protezione le persone più fragili e gli anziani. Registriamo positivamente anche la decisione del ministro Schillaci relativa al reintegro dei sanitari sospesi per mancato adempimento dell’obbligo vaccinale, che rischiava di aggravare la situazione, già di per sé critica, della carenza di personale che riguarda anche i farmacisti, oltre ad avere generato non poche incertezze operative per gli Ordini professionali”, conclude il presidente Fofi.

Fonte Rainews