Kevin Spacey assolto dalle accuse che avevano portato alla cancellazione del film “Gore” girato tra Ravello e Cetara

21 ottobre 2022 | 13:47
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Kevin Spacey assolto dalle accuse che avevano portato alla cancellazione del film “Gore” girato tra Ravello e Cetara

Kevin Spacey assolto dalle accuse che avevano portato alla cancellazione del film girato tra Ravello e Cetara.

Il verdetto della giuria nei confronti di Kevin Spacey evidenza la sua innocenza, non ha molestato Anthony Rapp nel 1986.

Difatti Netflix nel novembre del 2017 in un comunicato ufficiale, annunciava la cancellazione del film girato tra Ravello e Cetara , in Costiera amalfitana, “Gore“, a causa delle accuse di molestie sessuali che erano state rivolte al protagonista.

Le rivelazioni di Rapp erano state pubblicate dal sito BuzzFeed News ed erano state seguite da più di una dozzina di altre accuse di molestie e di violenza sessuale da parte di altre persone e riguardanti Spacey, che avevano finito per interrompere bruscamente la sua carriera.

Spacey ora dovrà affrontare un altro processo nel Regno Unito dove è accusato di violenza sessuale da tre uomini. Il processo si dovrebbe tenere il prossimo anno.

Ecco cosa scrive Rai News su Kevin Spacey

Kevin Spacey non è responsabile: non ha molestato Anthony Rapp nel 1986. E’ il verdetto della giuria del tribunale federale di Manhattan chiamata a pronunciarsi sulle accuse avanzate da Anthony Rapp, altro attore che lo ha accusato di aver usato violenza nei suoi confronti quando aveva appena 14 anni (Spacey ne aveva 26), allorché entrambi calcavano i palcoscenici come attori nella Broadway degli anni ’80.

Secondo la giuria Spacey è innocente perché Rapp non ha provato la sua affermazione secondo cui il già vincitore dell’Oscar lo molestò sessualmente. Il verdetto è seguito a un processo di tre settimane nella corte federale di Manhattan ed è arrivato circa due ore dopo che i giurati hanno iniziato a deliberare.

Il verdetto del tribunale federale di Manhattan porta a conclusione un processo civile, nato dopo la grande esplosione del movimento #MeToo. L’accusa, basandosi sulle affermazioni del 2017 di Rapp, aveva chiesto un risarcimento di 40 milioni di dollari. Quando il verdetto è stato letto, Spacey ha abbassato la testa. Ma poi ha abbracciato gli avvocati e altre persone prima di lasciare l’aula.

Giovedì scorso, un avvocato di Rapp, Richard Steigman, ha esortato i giurati a far pagare Spacey per aver tentato un’iniziativa sessuale nei confronti di Rapp, nell’appartamento di Spacey, a Manhattan nel 1986, dopo una festa. Ha accusato Spacey di aver mentito sul banco dei testimoni. Jennifer Keller, legale di Spacey, ha detto ai giurati che Rapp ha inventato l’incontro e ha chiesto alla giuria di respingere le sue affermazioni.

La difesa di Spacey ha confutato il ricordo di Rapp dell’incontro del 1986, dall’accusatore descritto come avvenuto in una camera da letto di un appartamento quando Spacey all’epoca viveva in uno studio monolocale. Keller ha sostenuto che il ricordo di Rapp del suo incontro con Spacey somigliava molto a una scena della commedia in cui Rapp stava recitando in quel momento, in cui un attore maschio più anziano lo sollevava e lo metteva su un letto.

Secondo Keller, negli anni successivi all’incidente Rapp si sarebbe ingelosito della carriera di Spacey mentre lui restava relegato a ruoli minori. “Eccoci qui oggi con Rapp che sta ricevendo più attenzione per questo processo che per la sua intera carriera”, ha detto Keller. “Questo non è uno sport in cui ci si schiera con il MeToo o contro il MeToo. Il nostro sistema richiede prove a sostegno delle accuse di fronte a una giuria imparziale”, ha spiegato.

Il legale di Rapp ha cercato di convincere la giuria fino alla fine spiegando che Spacey aveva mentito sul banco degli imputati. “Manca di credibilità”, ha detto. I giurati però non lo hanno ascoltato e hanno respinto la causa.

Già prima che iniziassero le deliberazioni, il giudice di NewYork aveva archiviato parzialmente le accuse contro Spacey, chiamando i giurati a decidere solo se era responsabile per aver usato violenza nei confronti di Rapp e dichiarando il non luogo a procedere per l’accusa di avere intenzionalmente inflitto al ragazzo danni emotivi.

“E’ essenzialmente un duplicato dell’altra accusa”, aveva detto il giudice. Rapp e Spacey hanno testimoniato durante il processo e nel corso della sua deposizione l’attore di House of Cards aveva detto di non essersi dichiarato pubblicamente omosessuale per anni perché traumatizzato dal padre Thomas Fowler, che era razzista e omofobo.

Le rivelazioni di Rapp erano state pubblicate dal sito BuzzFeed News nel 2017 ed erano state seguite da più di una dozzina di altre accuse di molestie e di violenza sessuale da parte di altre persone e riguardanti Spacey, che avevano finito per interrompere bruscamente la sua carriera.

Spacey ora dovrà affrontare un altro processo nel Regno Unito dove è accusato di violenza sessuale da tre uomini. Il processo si dovrebbe tenere il prossimo anno.