Libri. Successo del libro di Adelina Mauro “Un infinito mare carminio”, Michelangelo 1915 Editore.

13 ottobre 2022 | 14:42
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Libri. Successo del libro di Adelina Mauro “Un infinito mare carminio”, Michelangelo 1915 Editore.

Segnalazione di Maurizio Vitiello – Successo del libro Un infinito mare carminio di Adelina Mauro, Michelangelo 1915 Editore.

La scrittrice Adelina Mauro, classe ’52, di Palma Campania, è laureata in Pedagogia ed è un’insegnante in pensione.

E’ vincitrice di diversi premi letterari e i suoi scritti sono stati pubblicati nelle più svariate raccolte.

E’ stata componente di giuria in occasione di importanti concorsi nazionali ed internazionali.

E’ giornalista pubblicista dal 2020.

Impegnata nel sociale e componente dell’Associazione Culturale Naturae di Palma Campania, di cui è vice-presidente, rivolge progetti di volontariato e assistenza ai giovani di una Casa Famiglia.

Michela Buonagura sottolinea nella prefazione, tra l’altro, quanto segue: “Il titolo scelto per questa raccolta di racconti, Un infinito mare carminio, è metafora di un campo di papaveri, simbolo di libertà, in quanto il fiore semplice dei campi, se imprigionato in un vaso, appassisce, ma è anche il fiore della consolazione, ciò che la scrittura rappresenta per Adelina Mauro. L’attenzione al mondo degli affetti, alla vita, con le sue gioie e i suoi dolori, fa da cardine ai racconti e li aggancia in un sentimento universale che la fretta del mondo contemporaneo sembra aver accantonato».

Adelina Mauro precisa che la scrittrice Michela Buonagura“Ha colto le sfaccettature della mia scrittura che volge lo sguardo all’osservazione del mondo che ho vissuto e a quello attuale che mi circonda, ai ricordi da cui parto per l’incipit di un racconto, per poi proseguire e soffermarmi sui personaggi, l’ambientazione: il corpo del racconto”.

Ogni momento è scandito da una forte intensità.

Le delicate narrazioni pescano nei profondi sentimenti

E’, fondamentalmente, una scrittura di cuore, decisa e precisa.

La sensibilità di Adelina Mauro si coniuga con un’avvertita spiritualità.

Connettere il proprio cuore in empatia con gli altri non è assolutamente facile.

I lettori sono attratti da una bontà espositiva, che cerca di agganciare profili esistenziali apertamente cauti.

Non manca l’autrice di dettagliare contraddizioni e tenta di contenere la sua espressività sorgiva per agganciare attenzioni.

Riuscire a “racchiudere” tutte le dimensioni dell’esistenza è nettamente problematico, ma si coglie lo sforzo di stendere piani evocativi e contropiani futuri.

La scrittrice intende con tagli appropriati raccontare le insidie della vita e momenti felici.

E’ un libro piacevole, corroborato da passaggi morbidi.

La lettura scorre piacevole e ci permette di cogliere sedimentazioni ulteriori.

La carica d’umanità che permea questa scrittura ci fornisce accenti esistenziali.

Tutto si sviluppa su una memoria degna, che sostanzia, in sostenute dimensioni percettive, attraversamenti calibrati.

Sono racconti che in prevalenza parlano di donne, della loro capacità di prendersi cura, ma anche di un quotidiano negativo dalla droga a un amore tossico, dal Covid all’Alzheimer, dal cancro … .
In copertina un dipinto di Eduardo Amato, “Passeggiata nella neve”, che, come segnala l’autrice, è stato scelto da Luigi Romolo Carino“i cui scritti mi fanno battere il cuore, per le lezioni belle al corso di scrittura creativa”; così scrive grata nei ringraziamenti.

Trenta i racconti pubblicati da “Spes ultima dea” a “Buio a mezzogiorno”, “Il torrone che sa di mamma”, “La bambola”, “Una vita abusata”, “L’attesa di un’alba nuova”, “L’amore è come un fiore”, “Miracolo di Natale” a tanti altri titoli …