Maiori: il Comitato NoDep spinge per il depuratore biologico in mare

15 ottobre 2022 | 13:13
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Maiori: il Comitato NoDep spinge per il depuratore biologico in mare

Maiori: il Comitato NoDep spinge per il depuratore biologico in mare. Ancora polemica a Maiori, in Costiera Amalfitana, sulla vicenda del depuratore consortile, il cui progetto è in procinto di approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Il comitato NoDep, che da sempre si oppone alla sua realizzazione, ha condiviso soltanto poche ore fa una dura nota, nella quale porta avanti una vera e propria invettiva nei confronti della giunta comunale.

E’ questione di giorni! il sindaco e i consiglieri di maggioranza approveranno in Consiglio Comunale il progetto definitivo del depuratore consortile, dimensionato per 40.000 a/e e che si prevede possa servire 6 paesi della costiera.
Sorda ad ogni sollecitazione e tentativo di ragionamento e di razionale ravvedimento, nell’ultimo consiglio la maggioranza teleguidata dal sindaco Capone ha **ottusamente votato contro una nuova e concreta proposta delle opposizioni consiliari e del Coordinamento Cittadino.
** Hanno votato contro gli interessi del propri concittadini.

**La proposta di delibera, prodotta dai Gruppi consiliari di minoranza e dal Coordinamento, prevede l’adozione di un depuratore biologico a mare economico e funzionale, approvato dal CNR dotato di brevetto e già sperimentato presso il Comune di Laigueglia in Liguria. **

***Soluzione sostenibile ed efficace per Maiori come per gli altri paesi della Costiera Amalfitana. ***

***La Costiera necessita di opere semplici e a basso impatto ambientale, la cieca e ottusa progettazione in serie della Regione Campania di grandi opere preformattate rischia di declinare per Maiori un futuro difficile e insostenibile con la complicità di altrettanto ciechi e ottusi amministratori locali. ***

***Sono forse inconsapevoli del paventato danno che possono procurare al proprio paese? Anche se fosse non sono esentati dalle loro personali e singole responsabilità. ***

La costruzione di quel complesso marchingegno in area protetta, ad alto valore naturalistico e ad alto rischio idrogeologico (R4/P4), potrebbe generare un concreto danno ambientale, oltre che erariale per opere non necessarie e relativi costi di gestione altrettanto non necessari.

Maiori: il Comitato NoDep spinge per il depuratore biologico in mare