
Nuovo condono fiscale con la Meloni. Sono le voci di corridoio dei palazzi a Roma.La vittoria del centrodestra alle ultime elezioni fa pensare che un provvedimento di questo tipo sia in rampa di lancio, visto che “pace fiscale” e “saldo e stralcio” sono stati promessi da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. In pratica, l’ennesima rottamazione delle cartelle esattoriali, cioè chi ha pendenze potrà chiudere i conti con l’Erario con un forte sconto.
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In questo filone s’inserisce la misura varata nel marzo del 2021 dal governo Draghi, fresco d’insediamento. Lo stesso premier ne definì la natura: “Questo in effetti è un condono, ma un condono di multe di oltre dieci anni fa che noi abbiamo contenuto nell’importo”. Si trattava di un colpo di spugna a multe, bolli e balzelli fino a 5mila euro, relativi al 2000-2010, ma solo per chi aveva un reddito fino a 30mila euro.
Cosa invece si voglia fare adesso non è stato deciso. Tra le ipotesi, quella di una sanatoria per le cartelle di taglio ridotto (tra mille e tremila euro), in cambio di una piccola percentuale (10-20%) a carico del contribuente, da versare a rate, senza sanzioni e interessi. In un Paese dove l’evasione (contributi pensionistici compresi) vale 100 miliardi l’anno, idee di questo tipo fanno sempre discutere.