Raccolta di Funghi Porcini, anno record per la Costa d’ Amalfi e Vico Equense, come riconoscerli?
Raccolta di Funghi Porcini, anno record per la Costa d’ Amalfi e Vico Equense, come riconoscerli?
I primissimi porcini possiamo trovarli, a seconda dell’andamento stagionale, a fine maggio o nelle prime settimane di giugno, fino a proseguire per tutto l’autunno. In Costiera amalfitana c’è stato un vero e proprio boom a inizio ottobre per le condizioni climatiche ideali, pioggia dopo il caldo ( con il freddo spuntano i chiodini ) , la luna e le condizioni arboree ideali. In particolare nei monti di Vico Equense , sia sul versante di Positano che di Piano di Sorrento , e Agerola , sul versante della costa d’ Amalfi, ne sono stati trovati molti.
Ecco cosa abbiamo trovato sul web
Sono senza dubbio i funghi più ricercati e meglio conosciuti, non solo allo stato fresco, ma anche come prodotti essiccati o variamente preparati: sott’olio, sott’aceto, nelle conserve alimentari, surgelati.
I porcini hanno un profumo inconfondibile che li differenzia da qualsiasi altro fungo; la parte interna è di un bel colore bianco e il gambo di queste specie è caratterizzato dalla presenza di un reticolo più o meno evidente.
Esistono 4 specie conosciute con questo nome:
- Boletus edulis, il porcino propriamente detto. Ha cappello color biancastro, ocra, marrone con superficie più o meno umida (alcuni micologi ipotizzavano che esistano alcune subspecie o varietà di questo fungo);
- Boletus pinicola o Boletus pinophilus, porcino di notevoli dimensioni, non molto frequente e con il cappello rosso fulvo talvolta leggermente vellutato. Compare fin dalla primavera;
- Boletus aereus, piuttosto tozzo nel gambo, con il cappello marrone scuro, da cui derivano i nomi di bronzino, moreccio, ceppatello, porcino nero, bronzino. Tipicamente mediterraneo, predilige i boschi dell’Italia centro-meridionale;
- Boletus reticulatus (o Boletus aestivalis), così denominato per le diffuse screpolature che si formano sul cappello, o per la fitta trama, a mo’ di reticolo, che ricopre il gambo. È più raro dei precedenti.
Caratteristiche dei porcini sono: presenza di reticoli nel gambo, non sempre bene evidenziati, tessuto spugnoso sotto il cappello, bianco giallino negli esemplari giovani, e verde scuro in quelli adulti e vecchi. I tessuti interni sono bianchi, e non cambiano colore anche se esposti alla luce.
Difficilmente possono essere confusi con funghi velenosi, dato che l’unico boleto sicuramente tossico è il Boletus satanas, che si riconosce facilmente dalla diffusa colorazione rosso porpora dei tubuli e del gambo, caratteristica quest’ultima comune a vari tipi sospetti del gruppo Boletus.
I porcini sono tra i funghi più ricercati o meglio conosciuti, insieme a qualche altra specie di cui parleremo più avanti, ma non bisogna pensare che siano di facile riconoscimento.
Anzi, certe volte, dato che si presentano con forme e colori variabili, lasciano perplessi perfino gli stessi esperti. Anche il profumo inconfondibile che li contraddistingue, può mancare completamente. Crescono sotto castagni, querce, faggi, abeti. In generale, nei boschi di latifoglie e conifere.
Ormai i porcini raccolti nei nostri boschi non sono più sufficienti a soddisfare le richieste del mercato nazionale, perché sembra che gli italiani stiano diventando fra i principali consumatori di questo tipo di funghi; quindi notevoli quantitativi vengono importati da diversi paesi stranieri, come la ex-Yugoslavia, Romania, Bulgaria, Nord-Africa, Sud-Africa…
Parenti dei porcini, molto diffusi, un po’ meno gustosi sono i pinaroli.Esistono poi altre specie commestibili più rare di boleti di buona e media qualità che non tutti conoscono come il fungo reale, i leccini, i porcinelli (Leccinum rufus) e altri ancora
Sappiamo che i funghi sono un prodotto spontaneo della natura, soprattutto i porcini. L’immaginario che solitamente colleghiamo a questo mondo è fatto di luoghi magici davvero interessanti, come boschi o montagne.
Se volete sapere come si svolge la raccolta dei funghi porcini, seguiteci attraverso i luoghi in cui nascono e si sviluppano questi straordinari prodotti della natura. Vi spiegheremo come vengono raccolti, raccontandovi il processo di lavorazione che ci porterà al confezionamento delle buste di funghi secchi e di funghi porcini surgelati.
La raccolta dei funghi porcini
La prima figura che si incontra quando si pensa alla filiera dei funghi è il raccoglitore. Il raccoglitore è un esperto in grado di identificare e classificare i vari tipi di funghi che crescono spontaneamente in natura anche solo con una semplice occhiata.
Esistono infatti dei tratti morfologici che caratterizzano il principe dei funghi, il porcino. Le caratteristiche principali sono le dimensioni medie o grandi e il portamento spesso robusto. I gambi solitamente obesi, la presenza di un reticolo e pori piccoli.
Sarà proprio il fungo porcino l’ambita preda della spedizione nei boschi dei nostri raccoglitori.
La stagione dei funghi parte da fine maggio e si prolunga fino ai primi freddi di novembre. I raccoglitori partono di buon mattino diretti verso i boschi, dove sono certi di trovare le nuove nascite dei preziosi boleti.
Nei boschi montani di conifere è più facile l’individuazione del porcino. Nei boschi di faggio o di castagno, invece, il porcino si nasconde sotto un letto di foglie e bisogna avere un occhio ben allenato per scovarli.
Un raccolto proficuo e genuino
All’alba ci si immerge nei profumi e nelle atmosfere incantate del sottobosco alla ricerca dei porcini più belli e pregiati. Sembra un incantesimo la buttata, la nascita e il momento più intenso della crescita dei porcini, quando è facile trovare una miriade di funghi disseminati nei prati, accanto alle radici degli alberi.
Normalmente ognuno di questi cicli produttivi può durare anche un paio di settimane. Poi si ferma per una breve pausa. Non appena le condizioni climatiche torneranno favorevoli la produzione riprenderà ancora intensa e ricca di soddisfazioni.
Il clima migliore per la crescita di una grande quantità di funghi porcini prevede un mix ideale di pioggia e sole. Questi elementi, insieme alla buona terra, sono la garanzia di un raccolto proficuo e genuino. Condizioni che ci consentiranno di avere i migliori prodotti che la natura può offrire.
Finita la giornata i raccoglitori si avviano al punto di conferimento. Il capo raccoglitore carica le cassette o le ceste di funghi e si avvia al centro di lavorazione.
Inizia così una nuova avventura: il personale specializzato occupa già le postazioni di lavoro e i funghi cominciano il loro percorso sino ad arrivare alle nostre tavole.
Scoprire come avviene la raccolta dei funghi porcini è una esperienza davvero sorprendente. Il contatto con la natura, ricca e generosa, ci porta alla ricerca dei sapori autentici e tradizionali del bosco.