Sant’Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all’Oasi in Città

28 ottobre 2022 | 18:39
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Sant’Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all’Oasi in Città

Sant’Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all’Oasi in Città. Il riccio (Erinaceus europaeus L. 1758) è un animale notturno, si nutre di insetti e d’inverno va in letargo. Da adulto raggiunge i 25 cm di lunghezza e il peso di circa 950 grammi. I maschi un po’ di più rispetto alle femmine.

Per sopravvivere durante l’inverno, quando il cibo scarseggia, i ricci vanno in letargo. Per affrontare bene il letargo i ricci devono pesare almeno 700 grammi, ecco perché tra fine estate e inizio autunno cercano di mangiare quanto più possibile per accumulare grasso da utilizzare come riserva di energia.

Sant'Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all'Oasi in CittàSant'Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all'Oasi in CittàSant'Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all'Oasi in CittàSant'Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all'Oasi in CittàSant'Agnello: due piccoli ricci ospiti del WWF all'Oasi in Città

Durante il letargo le attività vitali vengono ridotte al minimo: il cuore rallenta, passando da 180 battiti al minuto a circa 8 battiti; il respiro si riduce da 40/50 atti respiratori al minuto fino a 3 o 4 respiri. La temperatura corporea si abbassa da 36° fino ad arrivare ad un minimo di 5°. Durante il letargo i ricci perdono dal 20 al 30% del loro peso. Grazie alla riduzione al minimo delle loro funzioni vitali, possono sopravvivere anche per mesi senza cibo.

Ma accade sempre più spesso, a causa del riscaldamento globale che ha modificato le stagioni, che il riccio si riproduca anche in tarda estate dando alla luce i piccoli nel pieno della stagione autunnale: troppo tardi per fargli raggiungere il peso giusto per affrontare l’inverno e il letargo!

Ecco perché quando si incontrano piccoli di riccio nel pieno dell’autunno è molto probabile che siano destinati a non farcela se lasciati in Natura.

I ricci che vedete sono stati recuperati dai volontari del WWF, rinvenuti sul ciglio della strada durante un temporale probabilmente trascinati dalla pioggia.

Sono stati accuditi per quasi due mesi, alimentati con crocchette inumidite e frutta, e fatti “ingrassare” fino a raggiungere il peso ideale per la prossima liberazione in Natura!

Al momento per i giovani ricci, Emma e Rayn, è iniziato un percorso di “rinselvatichimento”, necessario dopo il lungo periodo di cattività a contatto con l’uomo, che servirà al rilascio in Natura nei prossimi giorni!

Foto di Riccardo Di Martino