Sorrento,crisi energetica e luminarie natalizie.
In un periodo di forte crisi, nonostante il territorio sia reduce da una stagione turistica esaltante, si valuti quanto meno il taglio del superfluo e come altrove, destinare determinate somme ad aziende e famiglie in difficoltà.
Sorrento – Come ogni anno, durante il mese di Ottobre, anche lungo il territorio sorrentino, le amministrazioni comunali iniziano a programmare le ormai tradizionali luminarie natalizie. Quest’anno la novità è a Sorrento, dove per il prossimo triennio,la storica ditta ha dovuto cedere il passo durante la gara di appalto ad un’ azienda del settentrione. A fronte della curiosità circa i nuovi allestimenti natalizi che allieteranno cittadini e turisti durante le festività, stavolta una parte della cittadinanza inizia a mettere in discussione quello che è visto come un inutile spreco soprattutto in un momento di forte crisi energetica come quello che già da tempo si sta vivendo. Altrove, oltre alle enormi difficoltà che vedono coinvolte tante imprese e famiglie, i costi sono diventati ormai troppo alti anche per le Amministrazioni e i sindaci per fare quadrare i conti, potrebbero essere costretti a tagliare le spese per la festa più importante dell’anno.
Quindi meno luci per ridurre i costi energetici e risparmiare sulle bollette che si preannunciano elevate anche per gli enti comunali della penisola sorrentina. Un Natale sobrio e senza luminarie sarebbe tuttavia davvero l’opzione estrema e difficilmente da accettare. In particolar modo se si considera che si è reduci da un periodo di pandemia ma da una stagione turistica esaltante. In ogni caso, coinvolgere sponsor, ma soprattutto diminuire l’orario quotidiano di accensione nonché la durata del periodo dell’intera manifestazione, che durante gli anni scorsi iniziava addirittura a fine ottobre per chiudersi a fine gennaio, sarebbe quanto meno appropriato. Studiare pertanto strategie per eliminare il superfluo, oltre ad alleggerire il peso che grava sulle casse comunali e sui cittadini contribuenti, sarebbe quanto meno auspicabile. Sebbene il Natale 2022 nelle città italiane rischia di essere il più austero di sempre, quella del risparmio energetico vede tuttavia un fronte comune da parte dei sindaci che come ribadito, si trovano in forti difficoltà dovendo far fronte a bollette astronomiche e decidere quindi come risparmiare. L’obbiettivo sembrerebbe essere un appello collettivo al Ministero della Transizione Ecologica per avere più fondi e non tagliare le spese sulla festa più amata. Intanto una parte delle comunità, anche in penisola sorrentina, sarebbe d’accordo per un Natale più austero, rinunciando del tutto alle luminarie. Il cui costo, nel peggiore dei casi, si aggira sempre intorno a diverse decine di migliaia di euro e devolvere determinate somme nell’aiutare imprese e famiglie in difficoltà. Per le quali, in molti casi ,come festeggiare il Natale è diventata l’ultima delle preoccupazioni. Purtroppo, difficilmente determinate considerazioni, come consuetudine locale, potranno essere prese in considerazione. A noialtri piace tuttavia sognare, sarebbe bello e forse indimenticabile che con una guerra (con rischio catastrofe nucleare) alle porte e la grave crisi energetica che si sta vivendo, siano proprio le amministrazioni locali, una volta tanto, a lanciare un segnale forte e preciso, ed accendere il prossimo Natale nel nome della responsabilità e della solidarietà. – 17 ottobre 2022 – salvatorecaccaviello