Sorrento, troppi gli incidenti stradali. Nino Lauro: “Bisogna fare le multe per l’uso del cellulare alla guida”

Sorrento, troppi gli incidenti stradali. Nino Lauro: “Bisogna fare le multe per l’uso del cellulare alla guida”. Questa mattina, noi di Positanonews abbiamo intervistato l’attore sorrentino Nino Lauro, molto attivo nella sensibilizzazione della problematica della sicurezza stradale, grazie al gruppo Facebook da lui fondato, Penisola Sorrentina Sicura.

“Parliamo sempre delle stesse cose. Passano gli anni ma siamo sempre qui a raccontare i nuovi incidenti, i nuovi feriti, perché se anche non si tratta di situazioni gravi e mortali restano comunque persone offese. Però c’è da dire che c’è poca sensibilità. Si sono fatte molte manifestazioni, qualche mese fa è venuta la polizia stradale con il camper della sicurezza a Sorrento. E sicuramente fare prevenzione per i giovani, nelle scuole e per i bambini, è importante perché il nostro futuro sono loro: se loro imparano a guidare in modo consapevole, senza usare il cellulare, perché moltissimi incidenti sono causati dall’uso in macchina del cellulare”, ci ha detto.

“Qualche giorno fa è stata investita la madre di un caro amico, una persona anziana, ha il femore rotto perché sulle strisce è stata presa non so se da una macchina o da un motorino. Ma non mi sembra giusto che uno cammini per strada e debba essere investito”. 

“C’è un problema di fondo e io vorrei fare una denuncia forse abbastanza forte. Più volte con l’associazione abbiamo chiesto ai Comandi di Polizia Municipale quante contravvenzioni sono state elevate in Penisola per l’uso del cellulare alla guida. Zero. Non vengono fatte multe per l’uso del cellulare. Tra l’altro ieri ho letto un articolo divertente: un membro della casa reale è stato fermato alla guida con il cellulare. Gli è stata ritirata la patente, lui aveva chiesto di poter andare a fare le sue cose e gli è stato detto di no. Quindi se ad un reale hanno tolto la patente perché guidava con il cellulare si può fare anche ad una persona normalissima. Credo che vada fatto questo, perché altrimenti rimaniamo sempre a raccontare le stesse cose, e magari potrebbe essere un nostro parente, ma sembra che finché non arriva a casa propria il problema non si sente. La dinamica poi è sempre la stessa: chi sulle strisce si ferma, chi non si rende conto che si sono fermati macchine, motorini, bus e tagliano comunque e le persone vengono investite”, ha concluso.