VAS (Verdi,Ambiente e Società) con Mangiasano, la consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari.
Continua la campagna di sensibilizzazione contro lo spreco e le perdite alimentari,” Mangiasano” indetta dall’Associazione nazionale VAS – Verdi, Ambiente e Società, arrivata quest’anno alla XVII edizione. Tema portante dell’edizione 2022 : “Mangia sano, senza sprechi e con politiche del cibo sostenibile e di qualità – La prevenzione degli sprechi alimentari deve partire prima di tutto dalle mura di casa”.
Ai margini della 3ˆ Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite alimentari, il presidente VAS,Stefano Zuppello ha evidenziato che secondo un rapporto del 2019 della FAO , 821 milioni di individui sulla terra soffrono la fame e 1 persona ogni 3 è malnutrita. Ma intanto una persona su 8 soffre di obesità e un terzo del cibo prodotto ogni anno viene buttato nella spazzatura. Il paradosso è evidente! Urge pertanto un’educazione alimentare soprattutto per ricostituire il cibo come diritto per tutti.Le cause dello spreco sono legate alle nostre cattive abitudini e alla mancanza di una educazione alimentare. Si spreca il cibo perché si fa scadere e perché se ne compra in eccedenza. Pane e frutta fresca sono tra gli alimenti che si sprecano – ha sottolineato Zuppello.
Secondo i dati forniti dall’osservatorio Waste Watcher di Last minute market – evidenzia un comunicato VAS – lo spreco alimentare in Italia ha un valore di 16 miliardi che equivale allo 0,88% del Pil e 12 miliardi solo nelle nostre case e la colpa è delle nostre abitudini. Tuttavia per 4 italiani su 5 non è così in quanto si sprecherebbe cibo soprattutto nel commercio (47%) e nel pubblico, quindi scuole, ospedali, uffici e caserme (27%). Questo dimostra che non c’è una reale consapevolezza del fenomeno e che è necessaria una grande svolta culturale nella gestione del cibo a livello domestico.
Bisognerebbe ricordare che il diritto al cibo è riconosciuto dalla comunità internazionale fin dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, dove l’articolo 25 recita: “ogni individuo ha diritto a un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della propria famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione. Ridurre lo spreco alimentare, oltre ad essere un forte indicatore di civiltà, è soprattutto una questione di giustizia sociale. Sprecare cibo –ha evidenziato inoltre Zuppello – non comporta soltanto lo spreco di risorse monetarie ma anche, o forse soprattutto, spreco di risorse naturali come acqua, terreni coltivati ed energia. Tutto questo crea un potente impatto ambientale basti pensare che il cibo buttato in un anno equivale all’8% delle emissioni di gas serra. Sprecare meno anche cibo per giustizia sociale e giustizia ambientale.” – Roma, 29 settembre 2022