Affidamento per la gestione del porto di Lacco Ameno. Procedura annullata in autotutela e atti in procura
Porto di Lacco Ameno. Annullato il nuovo affidamento. Il comune opta per la procedura in autotutela.Si chiude cosi, tra molte ombre e piche luci, il procedimento, finito al centro di una bufera giudiziari e legale scattata all’indomani del contenzioso insorto con l’attuale privato gestore del piccolo approdo diportistico nell’isola d’Ischia. Denunce, false dichiarazioni, esposti, forzature e tentativi di sgombero hanno minacciato sin anche la stabilità dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Pascale. Sulla vicenda, legata allo sfruttamento ed alla gestione del porto di Lacco Ameno sono aperti più fascicoli di indagini ed inchieste. Saranno le autorità a fare chiarezza. Per ora la Marina di Capitello Scarl resta salda alla gestione della infrastruttura, nel mentre con determinazione n. 170 il piccolo comune isolano, ai sensi dell’art. 21 nonies della l. 241/1990, della determina n° 94 del 26.07.2022 relativa alla proposta di aggiudicazione del servizio per il funzionamento dell’approdo turistico di Lacco Ameno per il periodo 01.07.2022 – 31.10.2022 con opzione di prosieguo fino al 31.12.2022 e chiusura del procedimento amministrativo ai sensi della legge 241/1990, annulla in autotutela la aggiudicazione in favore della a favore dell’Operatore economico “MARINE SUB S.A.S. di Carannante Samuele & C.” con sede in Bacoli. La società aveva presentato una procedura di avvalimento poi disconosciuta dai diretti interessati. Sul caso è stata aperta una inchiesta, a seguito di un puntuale esposto. Saranno le autorità a fare chiarezza.
Le tappe della procedura
Il bando al centro delle recenti dinamiche era partito nel maggio 2022, quando è stato, tra l’altro, approvato lo schema dell’Avviso di manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dei servizi di supporto alla gestione del porto turistico di Lacco Ameno per un periodo di 4 mesi. Pochi mesi dopo, in giugno, si è proceduto all’indizione della procedura negoziata, interamente telematica, con aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’Amministrazione Comunale. Il tutto, ponendo come prezzo base soggetto a ribasso l’importo complessivo, al netto dell’eventuale opzione, pari ad € 189.312,91. Una procedura articolatosi, fanno sapere dal Palazzo Municipale “A seguito della scadenza, accertata dal TAR Campania, con decisione n° 2340/2022, al 29.06.2022 della concessione (Rep. 37/2016) di progettazione e gestione dell’approdo di Lacco Ameno cui è accessoria la sub concessione di aree demaniali ex art. 45 bis C.d.N.“.
All’insegna dei Ricorsi al TAR
Un bando partito subito a suon di ricorsi al TAR.Per finalizzare il nuovo affidamento del porto il comune, infatti, ha proceduto all’invito di 5 Operatori economici risultati idonei come da verbale n° 01 del 15.06.2022 individuati secondo la procedura contenuta nella suddetta Manifestazione di interesse e non beneficiari di altra analoga commessa in applicazione del principio di rotazione. L’invito stesso è finito al centro di un ricorso al TAR . Uno degli Operatori economici, l’attuale gestore dello scalo, la Marina di Capitello scarl che veniva prima invitata e poi non ammessa, ha presentato ricorso al T.A.R. Campania, tra l’altro, per l’annullamento della comunicazione via pec del 16.06.2022 della non ammissione alla procedura negoziata. Il T.A.R. Campania ha disposto, poi, l’ammissione della ricorrente alla selezione, con riserva e in soprannumero rispetto agli operatori economici già ammessi.
L’affidamento contestato alla Marine Sub di Bacoli per € 140.765,44
Cosi, al culmine di una serie innumerevoli di peripezie e giri istituzionali, con Determina del Responsabile del III Settore n° 94, il 26 luglio 2022 è stato proposto l’affidamento del “Servizio per il funzionamento dell’approdo turistico di Lacco Ameno” a favore dell’Operatore economico “MARINE SUB S.A.S. di Carannante Samuele & C.” per un importo, al netto del ribasso offerto del 9,50% sul corrispettivo posto a base d’asta di 151.674,52, per complessivi € 140.765,44. Il tutto oltre I.V.A. al 22%, come per legge”.
Avvalimento disconosciuto
Dopo l’affidamento una nuova palla di fango ha rischiato di sommergere il campanile. L’attuale gestore ritenendo di essere stato fatto fuori artatamente ha presentato una sere di segnalazioni. In ultimo a seguito di tali segnalazioni, con nota prot. n° 8086 del 28 luglio 2022, l’avv. Massimo Coppola, in nome e per conto della società Cesino Paolo C. S.a.s. con sede legale in Castellammare di Stabia al Largo Gelso n° 2, comunicava che “A seguito della notifica della richiesta di accesso agli atti effettuato dalla società Marina del Capitello Scarl con sede in Napoli la società mia assistita, con grande stupore, apprendeva la propria partecipazione al procedimento amministrativo di gara meglio in oggetto specificato mediante l’avvalimento alla società Marine Sub s.a.s.. Al riguardo, l’odierno difensore evidenzia, in relazione al citato provvedimento, che l’amministratore della Cesino Paolo C. Sas, che sottoscrive la presente ad ogni effetto e conseguenza di legge, mi ha comunicato di non aver mai sottoscritto alcuna richiesta e/o dichiarazione e/o documentazione né di aver autorizzato a terzi a presentare propri atti per proprio conto ed interesse né di aver consegnato documentazione fiscale della società per essere allegata agli atti del procedimento (fatture elettroniche, elenco beni ammortizzabili ect.) per cui si può ritenere che tutte le sottoscrizioni del legale rappresentante della società Cesino C. Sas sono da considerarsi non autentici……”.
Ovvero di fatto disconosceva ogni sostegno alla società che si era aggiudicata la gestione del porto e che, non avevano i requisiti aveva dichiarato, il supporto (avvalimento) della Cesino di Castellammare.
10 inutili giorni per smentire le accuse
È qui che sono cominciati gli altri guai per gli amministratori locali e gli uffici comunali che , alla luce della contestazione dell’autenticità degli atti inerenti al suddetto avvalimento, prima comunicavano l’avvio del procedimento di verifica, , in ordine ai provvedimenti da adottare, riservando ogni atto in autotutela oltre che la segnalazione dei fatti alle competenti autorità giudiziarie ed assegnava alla società Marine Sub s.a.s., il termine perentorio di 10 giorni per far pervenire le proprie osservazioni in merito alle gravi circostanze rappresentate.
I guai non finiscono
I guai per Lacco Ameno, non finiscono li. Con nota prot. n° 8086 del 28.07.2022, dall’avv. Massimo Coppola, in nome e per conto della società Cesino Paolo C. S.a.s. richiedeva di voler far pervenire entro il suddetto termine perentorio anche gli atti attestanti la legittimità e la veridicità del firmatario della documentazione relativa all’avvalimento presentato in sede di offerta; la veridicità, la legittimità e la provenienza degli atti costituenti la documentazione amministrativa di gara relativi al suddetto avvalimento.
Fatti gravi: Nessun atto trasmesso per provare la veridicità delle dichiarazioni. Stop all’affidamento e atti trasmessi in procura
La società Marine Sub s.a.s. non ha trasmesso osservazione nel termine assegnato ed inoltre nell’agosto scorso la società Marina del Capitello s.c. a r. l. Fatta fuori dal bando comunale, nonché attuale gestore in carica da oltre dieci anni, presentava memorie ex art. 10 Legge 241/90 e ss. mm. e ii., nelle quali, tra l’altro, veniva prospettato “Una procedura ad evidenza pubblica caratterizzata da una serie concatenata di illegittimità – con riflessi anche di natura penale – che impongono l’annullamento in autotutela della stessa ex art. 21 nonies Legge 241/90, in uno alla declaratoria circa la sussistenza di un eventuale conflitto di interessi ex art. 6 bis della Legge 241/90 in capo al RUP, Arch. D’Andrea Vincenzo, che impongono al RPCT di avocare a sé il procedimento e/o assegnarlo ad altro dipendente con funzioni apicali e di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Napoli”.
Nessuna aggiudicazione dopo l’esclusione. Stop anche al passaggio in favore del secolo classificato
D’Andrea provava a contestare le accuse, ma infine ha dovuto cedere spingendo l’Amministrazione ad agire in autotutela nei confronti dell’aggiudicatario accusato di dichiarazioni infedele, atteso che come scrive lo stesso Architetto isolano “sussistono concreti motivi di interesse pubblico che rendono inutile ed inopportuna la prosecuzione della procedura con conseguente revoca/annullamento della stessa”.Si è stabilito cosi di poter chiudere il procedimento (prot. n° 8092/U del 28.07.2022, avviato ai sensi dell’art. 7 della Legge 241/90 e sospeso con nota 8695/U del 12.08.2022), con la determinazione di esclusione dalla gara in oggetto dell’operatore economico Marine Sub s.a.s. di Carannante Samuele “avendo fornito false informazione sull’avvalimento della società Cesino Paolo C. s.a.s.“ Il capo dell’Ufficio tecnico comunale ha stabilito di dovere procedere “alla revoca/annullamento in via di autotutela della proposta di aggiudicazione del servizio per il funzionamento dell’approdo turistico di Lacco Ameno per il periodo 01.07.2022 – 31.10.2022 con opzione di prosieguo fino al 31.12.2022 alla società “MARINE SUB S.A.S. di Carannante Samuele & C.” con sede in Bacoli (NA) alla Via Poggio n.31, e di inviare tutti gli atti alla Guardia di Finanza, alla Procura della Repubblica e all’ANAC per gli atti consequenziali di loro competenza”. Come si rileva, inoltre, dagli atti pubblici, il termine di durata dell’affidamento del servizio di cui alla predetta procedura era fissato per il 31 ottobre 2022, con conseguente irreversibile scadenza. Si è ritenuto, anche di dovere procedere alla chiusura della procedura di gara relativa dell’affidamento senza l’affidamento del servizio al 2° classificato, mediante lo scorrimento della graduatoria, in considerazione del superamento del termine del periodo di affidamento del servizio previsto.