Amalfi: “Sant’Andrea nave in grembo”, alcuni vecchi detti con il prof. Nastri

Il 30 novembre è una ricorrenza molto importante per i cittadini di Amalfi, strettamente legati al loro protettore e Santo Patrono, Sant’Andrea. Il Prof. Sisigmondo Nastri, giornalista, scrittore e professore, ha pubblicato alcuni vecchi detti legati alla ricorrenza: Mancano quattro giorni alla celebrazione della festa di Sant’Andrea apostolo, protettore della città di Amalfi. Considerato il maltempo, e il presumibile calo della temperatura, non è escluso che il vecchio detto possa trovare concreta applicazione: – “SANT’ANDREA, ‘a neva ‘mpoléa”. Cioè (come lo interpreto io).

“SANT’ANDREA, la neve in grembo”.

[Questa espressione, ‘mpoléa, è tipicamente amalfitana – scrive Nastri. Non ce n’è traccia nella lingua napoletana. Cerco perciò di far leva sui ricordi. Ad Amalfi – è certo – ‘mpoléa significava “dint’ ‘o mantesino”: “dentro il grembiule”, indossato dalle donne durante i lavori domestici, dalla vita in giù, annoccato sulla schiena. Che, oltre a proteggere dalle macchie, dagli schizzi del ragù e non solo del ragù, aveva altri usi: quello di presine quando c’era da spostare una pignata dal fuoco o portare a tavola una zuppiera bollente, e di canestro per piccoli trasporti in ambito domestico. Patate, uova, legno o carbone per la fornacella. Bastava tener sollevato il lembo inferiore con una mano e il gioco era fatto.

Quando una mamma stava seduta, col bimbo piccolo appoggiato sulle gambe e abbracciato al seno, capitava che commentasse, compiaciuta: ‘O tengo ‘mpoléa, stritto stritto a me. Quante volte ho sentito, da ragazzo, tra vicine di casa: “Ngiulì’, aggio cuóto (còlto) ‘e pummarole, ne vuò’?”. “Grazie, Marietté’, ma comme m’ ‘e porto?”. “T’ ‘e miette ‘mpoléa”. E il mantesino diventava subito cesto, paniere, scodella, scegliete voi].

Altri detti

Trovo anche un proverbio, piemontese: “A SANT’ANDRIA o freido sciappa a pria”, e uno genovese: “PE SANT’ANDRIA u freidu u sciappa a pria”. Il significato è lo stesso: “A/PER SANT’ANDREA il freddo spacca la pietra”. 

Legati alla festa, in calendario il 30 novembre, esistono altri detti, che mettono per lo più la ricorrenza in rapporto con le condizioni climatiche: “A SANT’ANDREA la neve è per la via”; “SANT’ANDREA porta o neve o bufera”. 

E proprio perché fa freddo si pensa anche a rifocillarsi bene: “PER SANT’ANDREA, ti levi da pranzo e ti metti a cena”. [Con lo sguardo, ovviamente, già rivolto alle festività di fine anno]; “DA SANT’ANDREA, del maiale venticinque giorni a Natale”. [Gira e gira, alla fine a rimetterci è sempre il povero porco: capita a Natale, come pure a Pasqua].

© Sigismondo Nastri (da: mondosigi)

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