Fine novembre: cadono le foglie, cadono le piogge, cadono le frane

Siamo arrivati alla fine del mese di novembre, notoriamente interessato da forti perturbazioni climatiche perché a cavallo, si dice, tra li caldo (anche se ora non fa freddo) e la temperatura rigida.
Gli effetti di questa realtà sono avvertiti già e si ha gran timore giustamente per i mesi a venire.
Quello che maggiormente preoccupa la popolazione residente in costa d’Amalfi è il pericolo di smottamenti che, come sempre avviene, riescono purtroppo a bloccare intere fette del territorio con le gravi conseguenze di sicurezza e di danno economico oltre tutto.
Nonostante sollecitazioni da più parti rivolte agli organi di governo provinciale e regionale ( per il momento lasciamo senza colpe l’esecutivo nazionale perchè adolescente), il costone roccioso sovrastante il percorso della statale 163, amalfitana, non è stato interessato da alcun piano di consolidamento nè si è avuta notizia concreta di un prossimo radicale intervento di messa in sicurezza (le reti rallentano solo la caduta delle piccole pietre)
E si sono notati gli effetti in questi giorni: smottamenti non grandi ma che speriamo non annuncino altri diversi; cadute di intonaci o cornicioni un po’ dovunque; alberi in bilico perchè non curati, e così via. A chi tocca? Bella domanda. Speriamo di non dover intervenire a fattaccio avvenuto
Ci sono circa ventidue milioni in attesa per operare un buco nella già precaria roccia: usiamoli per intervenire sul costone roccioso Positano-Vietri sul mare.

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