Influenza stagionale: l’Australiana, sintomi, pericoli e cura

13 novembre 2022 | 20:45
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Influenza stagionale: l’Australiana, sintomi, pericoli e cura

Influenza stagionale: l’Australiana, sintomi, pericoli e cura.

L’influenza stagionale è una malattia respiratoria contagiosa, causata dai virus influenzali, che nel nostro Paese si manifesta annualmente nei mesi freddi, benché siano possibili episodi occasionali anche al di fuori dei mesi invernali.

Le previsioni per l’imminente stagione influenzale non sono positive: ci si aspetta infatti un’epidemia piuttosto vivace (6-7 milioni di casi) alla luce del fatto che in Australia si è registrata la peggiore degli ultimi 5 anni (negli ultimi 2 ovviamente mitigata dall’utilizzo delle mascherine).

In data 4 novembre è stato emesso il primo bollettino relativo al monitoraggio dell’infezione, che sembra in effetti confermare le ipotesi:

  • 4,8 casi per mille soggetti, in particolare (come sempre) i bambini sono i più colpiti (19,6 casi ogni mille soggetti di età inferiore ai 5 anni).
  • 285 mila casi nella settimana dal 24 al 30 ottobre, per un totale di più di mezzo milione di casi dall’inizio del monitoraggio.

I sintomi caratteristici dell’influenza 2022-2023 saranno plausibilmente gli stessi delle stagioni passate, ovvero una combinazione variabile di:

  • febbre alta ad esordio improvviso,
  • tosse secca e stizzosa,
  • mal di testa,
  • stanchezza e debolezza,
  • brividi,
  • dolori muscolari e articolari,
  • dolori addominali,
  • diarrea, nausea e vomito (soprattutto nei bambini),
  • mal di gola,
  • naso congestionato e starnuti,
  • perdita di appetito,
  • ridotta qualità del sonno.

Fin dalla comparsa dei primi sintomi si può inoltre assistere a manifestazioni simili al più classico dei raffreddori, come ad esempio aumentate secrezioni nasali, lacrimazione e bruciore agli occhi; i sintomi tendono in genere a sfumare nel giro di 5-7 giorni al massimo (poco di più nei bambini), tuttavia l’astenia e la tosse possono durare molto più a lungo.

Il tempo d’incubazione, ossia il periodo che intercorre tra il contagio e le prime manifestazioni, è variabile da uno a quattro giorni.

Quali sono i sintomi chiave dell’influenza?

L’influenza è in genere caratterizzata dalla contemporanea presenza di tre sintomi chiave: febbre alta che compare improvvisamente, almeno un sintomo respiratorio (tosse, mal di gola, naso chiuso, …), almeno un sintomo sistemico (senso di ossa rotte, dolori muscolari, mal di testa, …).

Come distinguere influenza e COVID-19?

Purtroppo sulla base dei soli sintomi è sostanzialmente impossibile distinguere l’influenza stagionale dalla COVID-19 (salvo forse nel caso di disturbi dell’olfatto, disturbo piuttosto caratteristico della seconda), per questa ragione i soggetti con sintomi dubbi sono invitati a sottoporsi ad un tampone rapido-molecolare di verifica.

Le due patologie, a differenze delle più leggere forme influenzali, si distinguono invece per la presenza di:

  • esordio brusco ed improvviso, con febbre superiore ai 38°
  • almeno un sintomo respiratorio (naso chiuso, mal di gola, …)
  • almeno un sintomo sistemico (tipicamente dolori muscolari e senso di ossa rotta).
Meta, Farmacia Elifani:

Che differenza c’è tra il raffreddore e l’influenza?

L’influenza e il comune raffreddore sono entrambi malattie respiratorie, causate però da virus diversi. Queste due malattie presentano sintomi simili, quindi può essere difficile capire la differenza basandosi solo su questi; in generale l’influenza è più grave e i sintomi come la febbre, i dolori muscolari, la stanchezza e la tosse secca, si manifestano con maggior frequenza e sono più intensi.

Chi ha il raffreddore, di solito, ha il naso che cola o il naso chiuso; di norma non provoca problemi di salute gravi, come la polmonite o le infezioni batteriche, e non richiede il ricovero in ospedale.

Le due infezioni hanno quindi in comune parte della sintomatologia e può essere perciò difficile, se non addirittura impossibile, differenziarli basandosi solo su questi.

Quanto dura l’influenza?

La  durata è al massimo di 7 giorni per gli adulti e fino a 10 per i bambini, ma altri sintomi possono persistere più a lungo (tosse, stanchezza, …)

Cosa prendere in caso d’influenza?

Influenza stagionale: l’Australiana, sintomi, pericoli e cura.

Essendo una malattia virale, l’assunzione di antibiotici è in genere inutile (se non addirittura controproducente); si raccomanda di valutare telefonicamente con il medico o con il farmacista l’assunzione di farmaci sintomatici per dare sollievo ai sintomi ed aspettare che la patologia segua il decorso naturale.

Cosa mangiare?

L’aspetto più importante dell’alimentazione durante gli episodi influenzali è mantenere una corretta idratazione, attraverso il consumo di acqua e brodo di verdura o di pollo, per esempio; limitare l’assunzione di zuccheri e di bevande a base di caffeina (tè, caffè, bevande energetiche, bibite a base di cola, …), a causa del loro effetto diuretico.

Come prevenire l’ Australiana, l’influenza di questa stagione?

Il modo migliore per prevenire l’infezione rimane il vaccino antinfluenzale, anche se è bene chiarire che protegge solo e soltanto dal virus influenzale (quello potenzialmente “pericoloso”) e non dai numerosi virus para-influenzali (quelli solo “fastidiosi”) responsabili delle numerosi sindromi da raffreddamento che si verificano durante l’inverno. In Italia è gratuito per le fasce di popolazione considerate a rischio, ad esempio:

  • soggetti con 65 anni o più,
  • pazienti a rischio per motivi di salute (per esempio per malattie croniche come diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie, …),
  • operatori sanitari a contatto diretto con pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione,
  • donne in gravidanza (a prescindere dal trimestre).

La necessità di ricorrere alla protezione offerta dal vaccino per le categorie di pazienti a rischio è legata alle possibili complicazioni, che soprattutto in questi soggetti possono in alcuni casi rivelarsi anche fatali (sono centinaia di migliaia le morte influenza-correlate che si registrano ogni anno).

CURA E TERAPIA

La maggior parte delle persone colpite presenta sintomi lievi e non deve ricorrere né al medico né ai farmaci antivirali. Se si manifestano i sintomi della malattia nella maggior parte dei casi si deve stare in casa, evitando il contatto con le altre persone.

Se tuttavia avete i sintomi dell’infezione e fate parte di un gruppo ad alto rischio, siete molto malati o preoccupati, potete e dovete contattare il vostro medico di famiglia, possibilmente prima per telefono.

Alcune persone sono più a rischio di sviluppare complicazioni gravi dell’influenza. Tra di essi ricordiamo:

  • bambini piccoli,
  • anziani di età superiore ai 65 anni,
  • donne incinte,
  • chi soffre di malattie croniche.

Il medico curante deciderà se e quali esami effettuare e quali terapie siano necessarie.

Come fermare l’influenza?

Purtroppo non c’è modo di modificare sensibilmente il decorso dell’infezione una volta contratta; si può valutare l’assunzione di specifici farmaci antivirali (NON antibiotici), il cui utilizzo è tuttavia

Devo andare al pronto soccorso se i miei sintomi sono lievi?

No.

Il pronto soccorso dovrebbe essere usato solo in caso di malattie e sintomi molto gravi. Se siete solo lievemente malati, non è il caso di andare al pronto soccorso.

Se soffrite dei sintomi dell’influenza, non è indispensabile andare al pronto soccorso. Se siete a rischio di complicazioni o preoccupati per i sintomi, chiedete prima consiglio al vostro medico. Se andate al pronto soccorso e in realtà non avete l’infezione, potreste anche contagiati da chi invece è realmente malato.

Quali sono i sintomi dell’influenza che devono destare preoccupazione?

Nei bambini:

  • respiro accelerato o difficoltà a respirare,
  • colorito bluastro della pelle,
  • insufficiente assunzione di liquidi,
  • sonnolenza o assenza di interazione con gli altri,
  • irritazione tale che il bambino non si fa tenere in braccio,
  • i sintomi influenzali sembrano guariti ma poi ricompaiono, accompagnati dalla febbre e dal peggioramento della tosse,
  • febbre con eruzione cutanea.

Oltre ai sintomi precedenti, andate immediatamente al pronto soccorso se il neonato presenta uno qualsiasi di questi sintomi:

  • non è in grado di alimentarsi,
  • ha difficoltà a respirare,
  • non ha le lacrime quando piange,
  • sporca molti meno pannolini del normale.

Situazioni che richiedono il pronto soccorso negli adulti:

  • difficoltà a respirare o fiato corto,
  • dolore o pressione sul petto o sull’addome,
  • vertigini improvvise,
  • stato confusionale,
  • vomito grave o continuo,
  • sintomi influenzali che sembrano guariti, ma poi si ripresentano insieme alla febbre e al peggioramento della tosse.

Per quanto devo rimanere a casa se sono stato contagiato?

Il CDC americano consiglia di rimanere a casa per almeno 24 ore dopo la scomparsa della febbre e durante la malattia di uscire solo per andare dal medico o in caso di stretta necessità. La febbre deve essere scomparsa da sola, senza l’uso di farmaci antipiretici come Tachipirina. Bisogna rimanere in casa e non andare al lavoro né a scuola, non viaggiare, non fare la spesa, non partecipare a ritrovi né manifestazioni.

Che cosa fare quando si ha l’influenza?

Quando si ha l’influenza bisogna rimanere lontani dagli altri il più possibile, per evitare di infettarli. Se dovete uscire di casa, ad esempio per andare dal medico, indossate una mascherina, oppure copritevi la bocca con un fazzoletto quando tossite o starnutite. Lavatevi spesso le mani per evitare di contagiare gli altri.

Farmaci

I sintomi influenzali possono essere curati con o senza farmaci.

I medicinali da banco possono alleviare alcuni sintomi della malattia, ma non rendono il paziente meno contagioso.

Il medico può prescrivere gli antivirali per alleviare i sintomi e prevenire le complicazioni gravi; possono inoltre essere prescritti gli antibiotici, se la patologia progredisce e si trasforma in infezione batterica.

È possibile curare l’infezione o i sintomi senza farmaci?

Si possono curare i sintomi senza farmaci seguendo questi semplici consigli:

  • riposatevi molto,
  • assumete liquidi in quantità per prevenire la disidratazione. Vanno bene l’acqua, il brodo, le bevande con integratori salini (meglio se povere di zuccheri),
  • mettete una asciugamano freddo e umido sulla fronte, le braccia e le gambe, per prevenire il malessere connesso alla febbre,
  • mettete un umidificatore nella vostra camera per respirare meglio,
  • fate i gargarismi con acqua salata (una parte di acqua tiepida e una di sale) per alleviare il mal di gola,
  • copritevi con una coperta calda per calmare i brividi.

È sicuro assumere contemporaneamente i farmaci per l’influenza e altri farmaci?

Molti farmaci da banco contengono gli stessi principi attivi. Se assumete diversi farmaci con lo stesso principio attivo, c’è il rischio di sovradosaggio, che potenzialmente può causare problemi anche gravi. Leggete sempre con attenzione i bugiardini e le indicazioni sulla confezione.
Se siete in terapia con altri farmaci, anche da banco, chiedete consiglio al medico o al farmacista su quali medicinali siano sicuri nel vostro caso.

Che cosa sono gli antivirali e a che cosa servono?

Gli antivirali sono compresse, sciroppi o inalatori usati per prevenire o curare i virus influenzali. Sono approvati per l’uso negli adulti e nei bambini di età superiore all’anno. In Italia i farmaci antivirali approvati per la cura dell’influenza sono quattro: l’oseltamivir (Tamiflu®), lo zanamavir (Relenza®), l’amantadina e la rimantidina.

Se siete esposti al virus gli antivirali prevengono la malattia. Chiedete consiglio al medico se pensate di esporvi o siete stati esposti a una persona malata, possibile fonte di contagio.

Devo prendere gli antibiotici per l’influenza di stagione Australiana?

Gli antibiotici sono farmaci usati per curare le infezioni batteriche. Non servono a nulla contro le infezioni virali come l’influenza, tuttavia alcune persone possono avere infezioni batteriche per cui vengono prescritti antibiotici.

Un segno di infezione batterica possono essere i sintomi gravi o prolungati, o sintomi che prima sembrano guarire ma poi ricompaiono più forti. Se pensate di aver bisogno degli antibiotici, contattate il vostro medico e non assumeteli mai per vostra decisione.

Fonte: https://healthy.thewom.it/