Jimi Hendrix: 80 anni fa nasceva il più grande chitarrista di sempre
Jimi Hendrix: 80 anni fa nasceva il più grande chitarrista di sempre. Jimi Hendrix avrebbe oggi 80 anni. Il 27 novembre 1942, infatti, nasceva a Seattle l’uomo che ha rivoluzionato l’uso della chitarra elettrica, segnando un percorso nel quale si sono inseriti tutti i più grandi chitarristi rock dagli anni 60 in avanti. Ha esaltato stili diversi, li ha rivoluzionati, stravolti, amati, cambiati, gli ha dato la sua immagine e il suo stile. Ma, soprattutto, è entrato di diritto nell’Olimpo degli eterni.
Morto a soli 27 anni il 18 settembre del 1970, Hendrix è entrato nella leggenda in particolare grazie alle sue esibizioni al Festival di Monterey del 1967 e al Festival di Woodstock del 1969.
Pochi artisti hanno lasciato come Jimi Hendrix un segno così profondo e tangibile nella storia del rock. Perché in soli quattro anni e tre album, il chitarrista ha letteralmente invento un nuovo modo di suonare la chitarra. Partendo dal blues e dalla musica nera, Hendrix, grazie a una tecnica mostruosa (mancino suonava la chitarra usandola al contrario) porta prima lo strumento e poi la musica nel futuro.
Durante la sua breve carriera è stato un precursore per le future evoluzioni della musica rock attraverso un’inedita fusione di blues, rhythm and blues/soul, hard rock e psichedelia.
Secondo la classifica stilata nel 2011 dalla rivista Rolling Stone, è stato il più grande chitarrista di tutti i tempi, ed è al primo posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone, precedendo Eric Clapton e Jimmy Page.
Due sue esibizioni, in particolare, sono entrate nell’immaginario collettivo: il suo esordio al festival di Monterey del 1967, in cui concluse la performance dando fuoco sul palco alla sua chitarra, e la chiusura del festival di Woodstock del 1969, durante la quale diede una originale reinterpretazione dell’inno nazionale statunitense.
Il 6 settembre 1970, al festival dell’Isola di Fehmarn, in Germania, Jimi si esibisce nel suo concerto finale: dodici giorni più tardi verrà trovato privo di vita soffocato dal suo stesso vomito nella camera di un hotel di Londra. Da quel momento si aprirà il mistero attorno alla sua morte ma il suo nome entrerà stabilmente nella leggenda.