Maiori nell’inchiesta sulle concessioni demaniali, regolamento portuale adattato per favorire operatori privati della Costiera

20 novembre 2022 | 16:29
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Maiori nell’inchiesta sulle concessioni demaniali, regolamento portuale adattato per favorire operatori privati della Costiera

L’ombra della corruzione ha toccato i trasporti marittimi con la clamorosa inchiesta giudiziaria che ha portato alla luce l’operato di alcuni imprenditori marittimi che avrebbero ottenuto in maniera illecita le concessioni demaniali attraverso elargizioni di varia natura consistenti soprattutto in tessere per viaggiare gratis sulle diverse tratte. A questo, secondo l’accusa, si aggiungono anche cifre di denaro consegnate “sotto banco”.
In questa mega inchiesta è coinvolta anche la città di Maiori. Il regolamento per la gestione del porto della città costiera è stato adattato dalla Regione Campania per favorire alcuni operatori privati della Costiera. Addirittura sono stati in grado di far cambiare il regolamento non solo del porto di Maiori ma anche i regolamenti che riguardano le tratte Positano – Amalfi – Maiori.
L’accordo tra le imprese che gestivano le concessioni demaniali ed il trasporto marittimo era finalizzato a modificare i piani regolatori dei porti di Amalfi e Maiori ed a gestire la linea di trasporto passeggeri per le isole Eolie.
Tra gli imprenditori coinvolti spicca il nome di Fabio Gentile dell’Alicost che, per raggiungere il proprio obiettivo e ritenendo insufficienti i rapporti instaurati nel tempo con i funzionari della Regione Campania, aveva deciso di trovare un aggancio nel settore politico incontrando Antonio Gimaldi, coordinatore amministrativo dell’ufficio di presidenza della Commissione Trasporti.
Gentile aveva già ben in mente quale sarebbe dovuto essere il nuovo regolamento del porto di Maiori e poi degli altri attracchi della costiera amalfitana che avrebbe favorito i suoi interessi e, durante il suo incontro con Grimaldi, gli consegna una bozza del “regolamento perfetto”.
A realizzare la bozza l’architetto Aniello Portoghese che consigliò a Gentile di rivolgersi “all’assessore”. Durante una conversazione telefonica (oggetto di intercettazione) del settembre 2018 Fabio Gentile confida al socio Salvatore Di Leva dell’avvenuto incontro tra Antonio Grimaldi (che non risulta tra gli indagati nell’inchiesta di cui trattasi), la dirigente Lorella Iasuozzo e  l’architetto Aniello Portoghese. Incontro finalizzato alla stesura del nuovo regolamento del porto di Maiori, approvato poi nell’aprile del 2019 e pubblicato sul burc della Regione Campania.

Ricordiamo che c’è la presunzione di innocenza sempre fino a condanna definitiva, ma queste vicende sconcertanti confermano la nostra tesi che il movimento via mare in Costiera amalfitana, e per quanto ci riguarda Positano, non veniva sottoposto alle regole della logica e del buon senso ma a qualcosa d’ altro, e in ogni caso è ora che la Regione Campania, che si è dimostrata incapace di gestire il flusso nella maniera migliore per gli interessi pubblici e della comunità, passi mano e dia potere ai Comuni , se i sindaci si fanno corrompere devono dare conto ai cittadini che in piccoli centri riescono a farsi sentire quando vengono calpestati diritti del territorio spesso si sente dire che dipende tutto da Capitaneria e Regione, è ora che le cose cambino, la vicenda giudiziaria può finire anche in un nulla di fatto, ma la politica deve farsi sentire.