Napoli. Posillipo. Palazzo Donn’Anna. Fondazione De Felice. XX Edizione Premio Fanzago, 2022.
Segnalazione di Maurizio Vitiello – XX Edizione Premio Fanzago, 2022
PREMIO INTERNAZIONALE
“COSIMO FANZAGO”
XX EDIZIONE
Lunedì 28 Novembre, ore 17.00
Cerimonia di premiazione
Palazzo Donn’Anna (Largo Donn’Anna, 9 – Napoli)
Teatro seicentesco sede della Fondazione De Felice
Ritorna (dopo due anni di interruzione dovuti all’emergenza sanitaria) lunedì 28 Novembre 2022, dalle 17.00, nel teatro del Fanzaghiano Palazzo Donn’Anna (sede della Fondazione De Felice), in Largo Donn’Anna a Posillipo, l’ormai tradizionale appuntamento con il Premio “Cosimo Fanzago”, giunto al traguardo della Ventesima edizione.
I nomi scelti dal comitato scientifico del Premio presieduto dal Prof. Francesco Sabatini, per questa edizione sono:
la Fondazione De Felice che svolge la sua attività nel teatro di palazzo Donn’Anna, il prof. Carlo Sbordone matematico e accademico dei Lincei, la giornalista e scrittrice RAI Lorenza Foschini, la Fondazione Mannajuolo che cura le attività culturali e artistiche nell’omonimo e splendido palazzo di via Filangieri, l’arch. Francesco Maisto, Presidente del Parco Nazionale dei Campi Flegrei.
La cerimonia sarà preceduta da un ricordo diOttavio Ragone caporedattore de “La Repubblica” (coordinatore della serata) dello scrittore Raffaele La Capria e dell’architetto Riccardo Dalisi (sarà presente la moglie Annamaria), scomparsi recentemente e legati da anni alla nostra Associazione a palazzo Donn’Anna e al Premio Fanzago, nonché premiati rispettivamente nel 2010 e nel 2007.
Dal 2008 ai premiati è stata donata un’opera dell’archidesigner Riccardo Dalisi.
Quest’anno in occasione della XX edizione, grazie alla disponibilità del maestro Mimmo Paladino (che ne ha fornito disegno e modello) viene donata una scultura realizzata apposta per il Premio Fanzago dal titolo: La casa dell’architetto”.
A conclusione della serata il prof. Aurelio Musi parlerà di: Wunderkammer Napoletane tra Cinquecento e Settecento.
NOTIZIE SUL PREMIO E LA SUA STORIA
Il prestigioso riconoscimento – dedicato al grande architetto seicentesco Cosimo Fanzago, che lasciò una traccia straordinaria nella fisionomia della capitale del Regno – nasce dalla lunga, intensa e articolata attività dell’Associazione Palazzi napoletani, guidata da tre architetti napoletani: il presidente Sergio Attanasio, seguito da Celeste Fidora e Pietro Giordano, ai quali si è man mano affiancata una variegata pattuglia di intellettuali, giornalisti, artisti e studiosi campani, in alcuni casi napoletani d’adozione. E un Comitato scientifico di tutto rispetto con Presidente Onorario il prof. Francesco Sabatini già Presidente dell’Accademia della Crusca, Josè Vicente Quirante Rives, Roy Boardman, Valerio Caprara, Jean Digne, Marc Innaro, Ewa Kawamura, Emanuela Chiumeo.
L’obiettivo perseguito negli ultimi quattro lustri è stato individuare e premiare alcuni tra i protagonisti della vita napoletana e non, scelti tra quelli che più si sono distinti nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio culturale e storico-artistico, e anche tra coloro che pur non essendo professionalmente impegnati nei mondi della cultura hanno contribuito a dar lustro alla città e alla regione con il loro impegno quotidiano nei diversi ambiti di riferimento, anche talvolta vivendo lontani da Napoli.
Al tempo stesso l’associazione “Palazzi napoletani” in questi anni ha accolto e guidato migliaia di visitatori alla scoperta (o riscoperta) di oltre duecento dimore storiche della città e ne ha monitorate almeno altrettante, soprattutto nel centro storico, per segnalare le situazioni critiche vedi le segnalazioni per l’edifico del Monte di Pietà, promuovere eventuali restauri e altri interventi di recupero come le due tavolette lignee superstiti del Coro Cinquecentesco della chiesa di San Domenico Maggiore nel 2011. Vedi il recente restauro, proposto ed approvato dalla Soprintendenza oltre quindici anni fa, della facciata di Palazzo Doria d’Angri, opera del Vanvitelli, e oggi realizzato grazie all’impegno dei condomini e dello stato (bonus facciate) quindi valorizzare il patrimonio anche in chiave turistica, in sinergia con il Museo Cappella Sansevero (e il suo presidente Alessandra Masucci) e con il Museo archeologico nazionale (come nel caso del “recupero” della testa di cavallo in bronzo, opera di Donatello (era dislocata negli uffici) e del restauro della sua copia in terracotta di Palazzo Diomede Carafa).
«È un tentativo, il nostro, di far puntare i riflettori sulle eccellenze partenopee e in tal mondo anche di avvicinare i giovani alla cultura e alla storia dei luoghi, soprattutto in questi tempi che purtroppo si stanno caratterizzando per la preminenza di una certa superficialità e da una ugualmente invasiva mediocrità generalizzata», spiega il professor Attanasio.
Da segnalare anche lo spessore dei partner esterni e sponsor culturali: il Museo Cappella Sansevero e il famoso ristorante “Palazzo Petrucci” di Posillipo, (stella Michelin all’ombra del fanzaghiano palazzo Donn’Anna, da lungo tra le sedì del Premio). Mentre dal nutrito elenco delle personalità premiate sino ad oggi estrapoleremo solo: l’attuale Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Raffaele La Capria, Roberto De Simone, Gerardo Marotta, Francesco D’Avalos, Silvio Perrella, Benedetto Gravagnuolo, Aldo Masullo, Stefano De Caro, Mariano Rigillo, Maria Rosaria de Divitiis, Antonio Ghirelli, Mario Orfeo, Paolo Giulierini, Jean Digne, Mimmo Jodice, Francesco Durante, Louis Godart, Sergio Siano, Vittorio Del Tufo, José Vicente Quirante Rives, Luigi Riello.