Nella vicenda delle concessioni demaniali coinvolta anche la città di Piano di Sorrento con la Marina di Cassano
Ecco i particolari
Anche la città di Piano di Sorrento si trova coinvolta nell’inchiesta sulle concessioni demaniali che ha portato all’arresto di 9 persone (finite tutte ai domiciliari) e 44 indagati che, secondo la pubblica accusa, avrebbero contribuito ad alterare il processo amministrativo volto all’assegnazione delle concessioni marittime e delle biglietterie. In cambio di denaro avveniva il rilascio e la proroga delle concessioni demaniali. In altre occasioni, ai funzionari pubblici venivano offerti biglietti di traghetti e aliscafi.
Tra i 44 indagati anche Vincenzo Cosenza, gestore del ristorante “Antico Bagno Nettuno” presso il bordo di Marina di Cassano a Piano di Sorrento. Stando alle imputazione Vincenzo Cosenza risulta coinvolto per fatti risalenti al periodo tra novembre 2018 e gennaio 2019 allorquando Aniello Formisano e Iardino Liberato, pubblici uffìciali dipendenti della Regione Campania impiegati presso Unità Operativa Dirigenziale Trasporto e Demanio Marittimo, al fine di ritardare la conclusione della procedura preconcorsuale avviata con la presentazione della domanda in concorrenza da parte della società “Prisma S.r.l. di Giuseppe De Angelis” relativa al rinnovo della
concessione demaniale marittima intestata alla società “La Carena S.r.l.” di Vincenzo
Cosenza, permettevano un accordo tra gli imprenditori Vincenzo Cosenza, Giuseppe De Angelis e Francesco Cimmino (di intesa con quest’ultimo) consistito nel ritiro della domanda in concorrenza a fronte di un posto per una imbarcazione.
A tal fine Aniello Formisano si faceva promettere dall’imprenditore Vincenzo Cosenza un telefono cellulare e lo svolgimento a titolo gratuito della festa di compleanno della moglie dello stesso presso il ristorante “Antico Bagno Nettuno”, gestito da Cosenza a Marina di Cassano.
Va sottolineato che tra gli indagati ci sono tantissime persone che si sono ritrovate ad affrontare situazioni più grandi di loro e che vi è presunzione di innocenza in primis e devono ancora essere ascoltate le difese. Non possiamo sapere la vicenda giuridica come andrà a finire ma ci teniamo a precisare che, al momento, si parla di indagati e non di colpevoli. Ci auguriamo che al più preso la giustizia faccia il suo corso e che si possa addivenire ad un’assoluzione per gran parte dei soggetti indagati.