Qatar 2022, il Mondiale dello scandalo

Qatar 2022, il Mondiale dello scandalo. Non si sa chi vincerà questo mondiale, iniziato due giorni fa, ma una cosa è certa: ciò che è avvenuto finora ha dell’incredibile. Interrompere i campionati e decidere di disputare questa competizione a novembre ha già fatto il suo scalpore, ma si sa, i soldi in primis e intorno a quelli ruota tutto il resto. Che non partecipi l’Italia, anche se incapace di battere perfino l’Austria in amichevole, mentre è doveroso guardare squadre come il Qatar, l’Ecuador, che in Italia farebbero fatica a competere nel campionato di serie C, è altamente umiliante e poco gratificante per chi ama il calcio. Altre problematiche che si stanno palesando nel corso dei giorni poi non sono da meno. Basti pensare alle migliaia di operai migranti morti, provenienti dall’India, dal Bangladesh, dallo Sri Lanka per lavorare a quello che è il Mondiale più costoso di sempre (oltre 220 miliardi di euro spesi). Società scontente perché il Qatar ha le sue regole: vietati i prosciutti iberici per gli Spagnoli, vietati gli alcolici, successivamente approvati in modo limitato e costoso e vietata l’accettazione dell’omosessualità, che viene considerata un crimine nel paese della penisola araba. Il coming out del portavoce della Fifa, fortunatamente, pare non aver sortito alcun effetto negativo. Nel match Inghilterra – Iran, terminato 6-2 per gli inglesi, in una gara senza spettacolo per la troppa superiorità dei “padroni di casa”, ha fatto molto discutere la rivolta dei giocatori iraniani, fischiati dai propri tifosi, perché rimasti in silenzio durante l’inno nazionale, per esprimere la vicinanza al loro popolo il protesta da oltre due mesi contro il regime. In un clima surreale, che non ha nulla a che fare con l’emozione che dovrebbe dare un Mondiale di calcio, proseguirà oggi il calendario delle partite, con Argentina – Arabia Saudita, Danimarca – Tunisia, Messico – Polonia e Francia – Australia.