Sorrento, grande partecipazione alla presentazione del libro “La città puntellata” di Giuseppe Petrarca

Sorrento. Ieri sera, sabato 26 novembre, presso la Chiesa dell’Addolorata in Via S. Cesareo, una bellissima serata incentrata sul libro “La città puntellata” di Giuseppe Petrarca.
A presentare Gigione Maresca, moderatore la docente del Liceo G. Salvemini Prof.ssa Emanuela Rajola.
La serata è stata arricchita dalla partecipazione straordinaria di Carlo Alfaro, Luigi Leone e Fulvio Palmieri.
Relatori il teologo Aniello Clemente, la Presidente Fidapa Marialaura Gargiulo ed il consigliere comunale Filomena Cappiello.
Alcuni brani tratti dal libro sono stati letti con maestria ed arte dall’attore Benito Gaudino Romano.
Il tutto reso ancora più magico dall’intervento musicale di Antonio Tarantino.
“La città puntellata” è un romanzo sul dramma del sisma dell’Ottanta che, a distanza di oltre quattro decenni, resta impresso nella memoria collettiva, con tutte le storie umane e le lacerazioni di un territorio dove si intrecciano affarismo, criminalità e politica e la rassegnazione sembra dominare su tutto.
Novanta secondi nei quali Napoli piomba in un insolito cupo silenzio, il terrore, la paura negli occhi, la sofferenza che la città appare rassegnata a dover sopportare. Ore, giorni, settimane a scavare con le mani tra le macerie con la speranza di trovare ancora corpi in vita. Una nuova ferita che si aggiunge alle tante mai rimarginate, un prezzo alto da pagare e non solo in termini di vite umane. Una narrazione dura, reale, tra drammi umani, malaffare e politica.
Napoli è la città dell’attesa: un luogo dove ogni cosa è possibile e ogni cosa è in continuo movimento. Siamo seduti su una polveriera che si agita continuamente. Il travaglio è enorme, e rende instabile e incerta la vita su questa terra meravigliosa ma crudele. Siamo “tarantolati”, sempre in bilico, non solo per colpa della bizzarria della natura ma, soprattutto, per i puntelli “sociali” così precari che agevolano, purtroppo, il dilagare di una sottocultura difficile da sradicare, nonostante le innumerevoli iniziative di associazioni ed enti che operano sul territorio.