Tragedia ad Ischia. Nell’autopsia la verità sulla morte di Marcus Cooke
Le parole pesano come macigni. Un dramma umano, una tragedia inattesa che scuote, ancora, l’Isola d’Ischia e sulla quale saranno le autorità a fare chiarezza, stabilendo, senza ombra di dubbio, quali le cause e le dinamiche che hanno portato alla morte il 46enne Marcus Cooke, rinvenuto cadavere, lunedi mattina, nella abitazione di famiglia in località Montevico a Lacco Ameno.Il sostituto procuratore di turno ha disposto l’esame autoptico.La salma è stata trasferita a Napoli stamane alle prime luci dell’alba, nonostante l’allerta meteo. Qui gli esperti eseguiranno l’autopsia. Dalla perizia medica il dato incontrovertibile sulle cause del decesso, i cui contorni vanno chiariti senza escludere alcuna ipotesi.Una tragedia, di fronte alla quale occorre avere il massimo rispetto.L’uomo, 46 anni di nazionalità inglese, si era trasferito da qualche anno sull’ isola partenopea che ha donato le origini alla moglie di nazionalità americana. Una vita intensa. Ieri è stato ritrovato senza vita all’interno della sua abitazione. A rinvenire il corpo dell’uomo, la figlia adolescente(la maggiore di tre fratelli). Un dramma che si aggiunge al dramma. Lanciato l’allarme, è stato richiesto da parte dei familiari l’intervento dei sanitari del 118 che una volta giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. Sul posto sono cosi giunti anche i carabinieri della Stazione di Casamicciola Terme e del Nucleo Operativo Radiomobile di Ischia, guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati rispettivamente dai luogotenenti Arturo Battello e Sergio De Luca. Per i militari non sembrano esserci dubbi sulle cause della morte. Il 46enne sarebbe si sarebbe auto procurato la morte, utilizzando una cintura dei pantaloni per mettere in atto l’estremo. Questa la conclusione a cui sono giunti gli investigatori dell’arma dopo l’accesso nella villetta teatro della tragedia. Eppure, nessun segno, fino al drammatico epilogo di ieri, aveva fatto presagire ad un gesto cosi estremo. Nessuna lettera o messaggio è stato rinvenuto sul luogo del ritrovamento.I sanitari intervenuti, il medico legale, sul posto, non ha potuto, altresì, escludere eventuali altre cause legate al decesso di Marcus Cooke. Dell’accaduto, come da prassi, è stato messo al corrente il sostituto procuratore di turno che ha disposto l’esame autoptico ed il sequestro di tutti gli effetti personali dell’uomo, telefoni, pc ed altri elementi utili a ricomporre il drammatico puzzle. La salma è stata trasportata temporaneamente presso l’ospedale Rizzoli, è stamattina ha raggiunto l’istituto di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli.