Treno da Poggiomarino deraglia alla stazione di Pompei Santuario, scatta l’inchiesta

8 novembre 2022 | 10:13
Share0
Treno da Poggiomarino deraglia alla stazione di Pompei Santuario, scatta l’inchiesta

Treno da Poggiomarino deraglia alla stazione di Pompei Santuario, scatta l’inchiesta. Intorno alle 14 di ieri, lunedì 7 novembre 2022, la parte finale di un treno sulla linea Torre Annunziata – Poggiomarino, proveniente da Poggiomarino, è sviata mentre si avvicinava a passo d’uomo alla stazione di Pompei Santuario, dove era in entrata per effettuare la fermata viaggiatori, quasi tutti di ritorno da scuola.

A dare il segnale è stato il forte suono della tromba del treno della Circumvesuviana, azionata dal macchinista, anche lui evidentemente stupito da un deragliamento che, per fortuna, non ha provocato feriti, ma tanta paura.

Intanto, è stata avviata un’inchiesta della Procura, che indaga ipotizzando il reato di pericolo di disastro ferroviario colposo. Il procuratore capo di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso e il pm di turno Giuliana Moccia hanno disposto il sequestro del treno e del deviatoio, cioè del sistema di scambio.

La vicenda. Il treno arriva da Scafati ed è diretto a Boscoreale. Sul binario opposto c’è un altro convoglio, dunque una coincidenza in atto. Dopo i minuti necessari per far scendere i viaggiatori e farne salire altri, si riparte. Ma pochi metri dopo, la parte finale del treno esce dai binari. Si sente un rumore fortissimo, chi sta nel treno avverte un leggero sbandamento, il macchinista suona la tromba per dare l’allarme. È questione di attimi, poi il convoglio si ferma, le porte si aprono e tutti si sbrigano a scendere, in preda al panico.

Per adesso due le ipotesi: un guasto al sistema di scambio o un errore umano. Ma è la seconda strada quella più battuta. Lo fa pensare un passaggio del comunicato di Eav, che ne parla esplicitamente. “Esiste un sistema di controllo della circolazione che ha registrato tutti gli eventi accaduti nella stazione, nella massima trasparenza come da procedura di sicurezza ANSFISA, così come anche quelli del treno. Pertanto l’incrocio dei dati della infrastruttura e del treno (una sorta di scatola nera, per intenderci) consentiranno alla commissione d’inchiesta di fare chiarezza in temi rapidi. Ci sono tanti problemi sulla vesuviana, legati al materiale rotabile ed alla infrastruttura, entrambi da rinnovare. Su entrambi abbiamo importanti finanziamenti ed investimenti in atto. Ma ci sono problemi che non hanno a che vedere con tutto questo e che sono riconducibili ad errori umani. Vedremo in questo caso di cosa si tratta, la commissione d’inchiesta istituita farà luce, ma il dubbio che si tratti di un banale quanto grave errore umano è forte“, si legge.

Intanto, a pochi giorni da un’altra vicenda accaduta sempre alla Circumvesuviana, quando si era scoperchiato un vagone sulla linea per Sorrento, si scatena nuovamente la polemica. Tutti vogliono le dimissioni del presidente Eav Umberto De Gregorio. «Viene più che naturale chiedersi dove trovi il coraggio De Gregorio per non dimettersi. Forse il presidente di Eav sta aspettando che ci scappi il morto?», si chiede il consigliere regionale della Lega Severino Nappi, mentre Annarita Patriarca di Forza Italia invoca l’intervento del presidente della Regione: «Se il management dell’azienda non coglie la sensibilità di valutare un passo indietro è dovere dell’Amministrazione regionale immaginare un percorso di risanamento e valorizzazione della società che vada oltre gli slogan e soprattutto oltre gli attuali assetti». Il vice di De Luca, Fulvio Bonavitacola, però risponde: «Noi abbiamo avviato interventi importanti, abbiamo ereditato Eav sull’orlo del fallimento e con un grande lavoro dell’amministratore De Gregorio l’abbiamo risanata. Si può sempre migliorare, ma questi non dovrebbero essere argomenti di polemica politica».