Trivelle: quando la Costiera Amalfitana si mobilitò contro
Negli anni Ottanta il Ministero dell’Industria autorizzò la Elf a trivellare fra Capo d’Orso e la Costiera Cilentana alla ricerca di petrolio
Trivelle: quando la Costiera Amalfitana si mobilitò contro.
Sono trascorsi quarant’anni, era il 1982 quando l’allora Ministero dell’Industria autorizzò la Elf a trivellare fra Capo d’Orso a Maiori in Costiera Amalfitana e la Costiera Cilentana, alla ricerca di petrolio.
Fu solo grazie alla mobilitazione generale da parte degli enti, delle associazioni ambientaliste e delle locali amministrazioni che fu scongiurato il pericolo ed il mare della Costa d’Amalfi salvo.
Tutto ciò è ridiventato attuale dopo che il governo Meloni ha dato il via libera alle trivellazioni in mare.
Ad onor del vero il Governo è interessato all’Adriatico, ma il pericolo che si possa ritornare anche nelle acque amalfitane e napoletane è reale, al punto che durante la consueta diretta del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha già annunciato battaglia. «La Campania non è disponibile ad accettare trivellazioni nel Golfo di Napoli e di Salerno, non per ragioni ideologiche ma per calcolo di costi e benefici dei luoghi più belli del mondo. Sarebbe inimmaginabile avere le trivelle all’opera davanti alle costiere Amalfitana, Sorrentina, alle isole di Capri, Ischia, Procida, e ai Campi Flegrei, area geologicamente estremamente delicata. Quindi ne parleremo con grande fermezza se qualcuno farà atti concreti in quel senso, lo faremo non per ideologia ma per calcolo di costi e benefici”.
Ricordiamo il compianto Donato Cufari tra i protagonisti della battaglia vinta in Costiera Amalfitana. L’ex sindaco di Vietri sul Mare, allora era presidente della comunità montana “Penisola Amalfitana”, scongiurò il pericolo, trascinando in giudizio il ministero e ottenendo la vittoria.
In una intervista Cufari raccontò quanto accaduto: «Ci affidammo all’avvocato Marenghi il quale difese, in sede di giustizia amministrativa, con forza e determinazione gli interessi del territorio, della Comunità Montana e degli ambientalisti. Una battaglia condotta insieme alle realtà territoriali da Positano a Vietri sul Mare e con la Ceca – comitato ecologista della Costiera Amalfitana. Ci furono – prosegue Cufari – manifestazioni pubbliche e ricordo anche una sfilata a Salerno, con in testa la banda musicale di Vietri sul Mare. Ricevemmo sostegno e solidarietà da parte di tantissime persone ed alla fine ci fu la vittoria ed il pericolo venne scongiurato». Ad Amalfi, in ricordo di questa lotta, è stata anche apposta una targa che il maestro portoghese Manuel Cargaleiro ha realizzato nei laboratori di Vietri sul Mare. Targa che testimonia la vittoria delle «ragioni del diritto e dell’ambiente grazie alla mobilitazione di movimenti, del comitato ecologista e la determinazione delle civiche amministrazioni».