Autista perde la vita al Valico di Chiunzi: sotto sequestro il bus Sita, si indaga
23 dicembre 2022 | 18:19
Autista perde la vita al Valico di Chiunzi: sotto sequestro il bus Sita, si indaga. Tragedia nel primo pomeriggio di oggi: un autista della SITA Sud è morto sulla S.P. 2. L’uomo è stato investito dallo stesso mezzo che conduceva. Il tragico episodio si è consumato intorno alle 13.30: il conducente del pullman originario, di Castel San Giorgio è morto sul colpo, schiacciato dal peso dell’autobus. Il mezzo ha poi proseguito la sua corsa per pochi metri, uscendo fuori strada.
L’autobus è stato posto sotto sequestro. I Carabinieri e gli agenti della Polizia Municipale Locale stanno indagando sulle cause che hanno portato alla tragedia.
La terribile tragedia in cui ha perso la vita un autista della Sita si è consumata in pochissimi attimi, intorno alle 13.30, a pochi metri dalla rotonda di Chiunzi, un autobus di linea in attesa di riprendere la sua corsa verso le zone pedemontane della Costiera Amalfitana, dopo una sosta prevista sulla tabella di marcia, per cause ancora in via di accertamento si è avviato da solo mentre l’autista si era momentaneamente allontanato dal posto di guida. Vincenzo Califano, 44 anni, originario di Castel San Giorgio, era sceso dal bus dalla porta passeggeri a quanto pare per scambiarsi gli auguri con un collega di Maiori che viaggiava a bordo della propria vettura e con la quale pare si fosse fermato vicino al bus. Improvvisamente, l’autobus, un King Long, con a bordo un solo passeggero, si è avviato verso la discesa, urtando la vettura che era ferma e investendo l’autista. L’uomo, uno dei più esperti e coscienziosi driver della società di trasporto pubblico, che operava da tempo sulla linea interna di Tramonti stando alla ricostruzione dei carabinieri della locale stazione, coordinati dal capitano Umberto D’Angelantonio e dal luogotenente Giorgio Covato, sarebbe stato investito in pieno. E non si sa se tentativo di salire a bordo del pullman per bloccarne la corsa. Il mezzo pesante lo ha tragicamente travolto lasciandolo sull’asfalto privo di vita.
LA RICOSTRUZIONE
L’uomo sarebbe rimasto schiacciato sotto una delle ruote posteriori del pullman che dopo aver urtato l’utilitaria ha iniziato a zigzagare, impattando prima contro il muro di sinistra e terminando la sua corsa contro il muretto che costeggia la strada provinciale. Sconcertante la scena che si è presentata dinanzi agli occhi delle persone sopraggiunte sul posto e dei soccorritori, mentre il collega dell’autista rimasto vittima dell’incidente è rimasto a lungo in stato di choc. Stessa sorte per l’unico passeggero del bus impazzito: una donna di Tramonti. La donna anch’essa sotto choc una volta uscita dal pullman è stata assistita dai sanitari del 118 giunti sul posto per prestare i primi soccorsi allo sfortunato autista che giaceva al suolo già privo di vita. E per questo non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Per estrarre la donna dal bus i soccorritori hanno dovuto frantumare un vetro della porta passeggeri che si era chiusa nell’impatto con la Fiat 500 dell’uomo col quale Califano si era fermato per scambiarsi gli auguri. Il luogo del terribile incidente è stato teatro di rilievi da parte dei carabinieri che hanno relazionato al magistrato di turno il quale, dopo l’esito dell’esame esterno eseguito dal medico legale sul corpo dell’uomo ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari e contestualmente ha disposto il sequestro del bus di linea trasferito in serata a Salerno. Ora vanno accertate le cause della tragedia. E più esattamente se questa sia stata determinata da un guasto tecnico che avrebbe interessato il sistema frenante del mezzo. La strada, rimasta chiusa per diverse ore, è stata riaperta nel tardo pomeriggio, mentre la circolazione stradale per i veicoli provenienti da Maiori o diretti in Costiera è stata dirottata per le strade interne di Tramonti.
IL DOLORE
La tragedia ha sconvolto due territori: quello di Castel San Giorgio e quello della Costiera Amalfitana dove Vincenzo Califano era conosciuto e stimato. Incredulità e sgomento ha destato la notizia della sua drammatica morte soprattutto negli utenti della Sita e tra i pendolari. Tanti i ricordi dei ragazzi e di decine di persone sono rimbalzati sui social non appena la notizia ha iniziato a diffondersi. Sul posto della tragedia tanti colleghi di Califano, che lascia la moglie e due figli, e i responsabili locali della società di trasporto pubblico. «Il tragico incidente che è costato la vita ad un lavoratore di Sita Sud -scrive in una nota la Filt Cgil – ci pone di fronte all’ennesimo caso di morte sul lavoro, un evento inaccettabile e non degno di un paese civile, per il quale si esprime profondo dispiacere e sgomento. Si reputa inaccettabile che un giovane lavoratore possa morire mentre compie il proprio dovere, con una dinamica ancora in corso di accertamento».