Covid dalla Cina. Stato di pre-allarme negli aereoporti
In Italia, dopo Malpensa anche a Fiumicino e a Capodichino richiesti tamponi molecolari a chi arriva dalla Cina. Intanto che tamponi obbligatori sono stati già decisi anche da Usa, India, Giappone, Malesia e Taiwan, dal Ministero della Salute richiesti provvedimenti simili in tutta la UE. Potenziamento dei test e attenzione alla circolazione del virus, con possibili nuove varianti, sono le leve sulle quali chiedono di agire anche i principali ospedali italiani.
Con l’esplosione dei contagi da Covid in Cina e le proteste della popolazione, circa la gestione militarizzata della politica dello “zero Covid”, che hanno portato alla curva di infezione più alta a livello mondiale con 250 milioni di nuovi casi, l’Unione Europea corre ai ripari. Dopo che anche alcuni studi stimano che la possibile ondata del virus potrebbe portare ad almeno un milione il numero delle vittime, in questi giorni, è partita sul suolo europeo una campagna sanitaria più mirata e una linea di difesa comunitaria. Già da martedì scorso, la Regione Lombardia richiede un tampone molecolare, al momento non obbligatorio, a chi arriva in volo a Malpensa dalla Cina, evidenziando in tal modo un certo timore e anticipare una eventuale emergenza nel tutelare la popolazione italiana. Ufficialmente si tratterebbe di una misura di prevenzione mirata ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico. Previsti test obbligatori e quarantena per coloro che risulteranno positivi al Covid. Lo spettro di un ritorno ai tempi più bui della pandemia potrebbe riaffacciarsi e pertanto la situazione di pre allarme e l’incalzare delle Opposizioni, ha spinto il Ministro della salute Schillaci a riferire in Parlamento nella giornata odierna.Nella giornata di ieri, l’orientamento di Malpensa è stato seguito anche dagli aeroporti di Fiumicino e Capodichino.
Lo stesso Ministro ha chiesto all’Unione Europea di assumere iniziative simili “su tutto il territorio comunitario. Nel frattempo a Bruxelles è stato convocato il Comitato per la sicurezza sanitaria. Intanto tamponi obbligatori sono stati già decisi anche da Usa, India, Giappone, Malesia e Taiwan. Il Ministro ha disposto anche il sequenziamento del virus, misura indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti. Potenziamento dei test e attenzione alla circolazione del virus sono le leve sulle quali chiedono di agire anche i principali ospedali italiani, a partire dallo Spallanzani di Roma. Dal quale,in un documento emanato in queste ore, si sollecita un coordinamento dei tamponi a livello europeo. Un intervento di questo tipo servirebbe a monitorare la comparsa ed intercettare precocemente l’arrivo di nuove varianti. Una situazione, quella cinese, che secondo l’Istituto romano va affrontato con tempestività e coesione internazionale. Il timore è che, in un Paese con un alta percentuale di non vaccinati in cui sono stati utilizzati vaccini poco efficaci che danno una bassa protezione di popolazione, una così forte crescita esponenziale dei contagi possa generare la selezione di una nuova variante, molto più immuno-evasiva e trasmissibile. – 29 dicembre 2022 – salvatorecaccaviello
Fonte: Sky tg24