Emergenza detriti ad Ischia. Firmata la prima ordinanza di occupazione temporanea per i siti di stoccaggio
Il dispositivo del sindaco di Forio Francesco Del Deo
Emergenza detriti ad Ischia. Eppur si muove. Il comune di Forio autorizza l’impiego del primo sito di stoccaggio per i detriti alluvionali. In realtà sono due perché appartengono a diversi proprietari. Ma la strada è ancora lunga.Con ordinanza sindacale n.158 il sindaco Francesco Del Deo è stato l’unico a dare risposte concrete con la sua “Ordinanza di occupazione temporanea di una porzione di terreno da adibire ad area di Stoccaggio provvisorio”.Il grave e straordinario evento calamitoso verificatosi sull’isola d’Ischia ed in particolare nel Comune di Casamicciola Terme in data 26 e 27 novembre u.s. Lo richiedono. “In conseguenza di ciò, risultano presenti sul territorio comunale di Forio e degli altri comuni dell’isola d’Ischia accumuli di detriti e di terreno residui delle frane causate dall’evento -scrive Del Deo – la Ordinanza n. 1 del 3 dicembre 2022 del Commissario Delegato OCDPC n. 948 Giovanni Legnini del 30 novembre 2022 che individua la “AMCA, società in house del Comune di Casamicciola, per i servizi di gestione dei rifiuti .Per questo i sindaci dell’isola di Ischia sono autorizzati ad individuare siti di stoccaggio provvisorio per le immediate necessità di sgombero delle strade, delle infrastrutture e degli altri luoghi invasi: dalle colote detritiche”.
Cosi Del Deo attesa la estrema necessità di provvedere con la massima sollecitudine alla rimozione di tali detriti solidi al fine di evitare gravi conseguenze sotto l’aspetto igienico – sanitario per la pubblica incolumità e per l’ambiente attraverso l’occupazione d’urgenza al reperimento di aree da adibire a piazzole di stoccaggio provvisorio per le esigenze di cui sopra. Il sindaco di Forio ha individuata come area idonea alla funzione di che trattasi quella in località Casale di proprietà delle famiglie Di Lustro, Capuano e Schiano.Inoltre come da verbale ARPAC Prot. n° 45282 del 12/12/2022 , con riferimento alle predette aree identificate nel verbale stesso come area“numero 4”, prescrive: “ è necessario procedere al decespugliamento dell’area ed al rinterrocon materiale inerte di cava prevedendo la posa, sulla superficie di un telo in HDPE e la copertura dei cumulidi materiale stoccato”.Francesco Del Deo cosi con effetto immediato stabilisce che vengano occupate in uso ed in via temporanea, dette aree per un primo periodo di mesi 3 salvo proroga.
Tali aree verranno riconsegnate ai legittimi proprietari nello stato di fatto e di diritto esistente al momento della occupazione, dopo che saranno venuti meno i motivi della urgenza ed indifferibilità conseguenti all’evento verificatosi. E’ stato demandato alla AMCA, società partecipata del comune di Casamicciola Terme l’esecuzione degli interventi di cui alle richiamate prescrizioni impartite dall’ARPAC. Con successivo provvedimento verrano determinate e liquidazione le indennità di occupazione spettanti.
Eliminazione del rischio residuo e studi
Sono in corso di definizione in questi giorni le prime valutazioni delle indagini avviate, in particolare del monitoraggio affidato al Centro di protezione civile dell’Università di Firenze, che dovrebbe rimettere una prima relazione nei prossimi giorni.Gli esiti di tali attività tecnico-scientifiche saranno di particolare rilevanza ai fini della predisposizione del piano di eliminazione del rischio residuo, che il soggetto attuatore nominato dal Capo dipartimento protezione civile dovrà proporre al Commissario delegato, che adotterà i conseguenti provvedimenti.Fondamentale è mi questa fa il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, alle attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, del materiale vegetale, alluvionale delle terre e rocce da scavo prodotti dagli eventi, nonché alla realizzazione delle misure volte a garantire la continuità amministrativa nel territorio interessato, anche mediante interventi di natura temporanea. A tale riguardo con ordinanza n. 1 del 3/12/2022, il Commissario delegato ha individuato quale soggetto attuatore per la gestione dei rifiuti la società AMCA, in house del Comune di Casamicciola. La stessa società con nota n. 63 del 9 dicembre 2022 ha comunicato di non essere nelle condizioni di svolgere tutte le attività necessarie, individuando quelle che ritiene di poter assicurare. Conseguentemente, il Commissario delegato ha avviato un confronto, in via di conclusione, con la SMA (società in house della Regione Campania per risanamento ambientale e riassetto idrogeologico) allo scopo di affidare alla stessa la funzione di soggetto attuatore per le attività successive allo stoccaggio nei depositi temporanei dei materiali di frana.Più in particolare, per la gestione della notevole massa di detriti e fango generata dalle frane, si prevede di procedere secondo le seguenti fasi: stoccaggio presso siti provvisori, valutazione della possibilità di riutilizzo della matrice ambientalmente compatibile per il ripascimento degli arenili e per il deposito in fondali marini, senza arrecare danno all’ambiente e alla salute umana, nonché del riutilizzo del tufo di Ischia. Per quanto concerne i rifiuti di diversa natura, quali ingombranti, RAEE, metalli, andranno conferiti agli impianti autorizzati in terraferma.Le quantità della materia detritica e fangosa, frammista a blocchi di dimensione importanti (anche dell’ordine del metro cubo), sono in corso di stima, nell’ambito delle attività affidate ai Centri di competenza. Da una valutazione molto sommaria risulta che nelle aree urbanizzate il materiale è dell’ordine di 30.000-40.000 mc mentre, al piede del pendio da cui si sono originati i distacchi, sono presenti quantitativi di molto superiori, che occupano aree quasi completamente non urbanizzate.I numerosi sopralluoghi effettuati dai tecnici dell’ARPAC hanno messo in luce che si tratta di materiali afferenti alle terre e rocce da scavo, il cui codice EER è il 17.05.04, in base al quale i tecnici medesimi hanno – con propri verbali – individuato i presidi che dovranno essere utilizzati per lo stoccaggio delle materie nelle migliori condizioni per la sicurezza, per l’ambiente e per la salute.Ad oggi i siti individuati nell’immediatezza dell’evento, nei Comuni di Casamicciola e Forio, hanno raggiunto la saturazione in termini di capacità di stoccaggio, stimata complessivamente in circa 10.000 mc (di cui circa 8.000 nel primo e 2.000 rispettivamente nel secondo).Con l’ordinanza n.1 del 3 dicembre 2022 il Commissario delegato ha autorizzato i Sindaci ad individuare altri siti provvisori, con il supporto dell’ARPAC per la valutazione di idoneità. Ne sono stati identificati tre, di cui i due siti, situati nel Comune di Forio, di differenti proprietari, rispettivamente di superficie pari a 4.000 mq e 1.000 mq circa. Uno nel Comune di Casamicciola, di proprietà pubblica, denominato “Ex parcheggio ANAS”, di poco superiore ai 1.000 mq di superficie; su tale sito, l’ARPAC ha già rilevato la pronta utilizzabilità, fatti salvi i presidi sopra richiamati.
Per ora è giunta la misura Del Deo, le altre ordinanze sono in via di emanazione. Come si legge agli atti della stessa gestione commissariale “L’individuazione di ulteriori siti di stoccaggio costituisce la difficoltà principale per garantire una spedita rimozione dei materiali, a causa dei vincoli ambientali insistenti su tutta l’isola e dell’elevata urbanizzazione del territorio. Il ciclo di gestione di tale complessa attività di rimozione, stoccaggio, selezione e caratterizzazione, conferimento in discarica o riutilizzo dei materiali è ad oggi così individuabile:AMCA, in qualità di soggetto attuatore, si è impegnata: all’allestimento dei siti di stoccaggio provvisorio secondo le indicazioni contenute nei verbali dell’ARPAC;alla rimozione e al trasporto del materiale presente nelle aree urbanizzate verso i siti suddetti; alla rimozione,altrasportoealconferimentopressoimpiantiautorizzatidel materiale situato presso il Pio Monte della Misericordia e l’area autobus di Forio.Il soggetto attuatore AMCA ha accertato la presenza di impianti autorizzati, situati sulla terraferma, disponibili ad accogliere il conferimento del rifiuto con codice EER 17.05.04. Per quanto riguarda il riutilizzo del materiale,aifinidell’ottenimentodimateria prima seconda ovvero la caratterizzazione del materiale come non rifiuto, tenuto conto di quanto previsto dal T.U. Ambiente, le ipotesi da vagliare nel corso dei prossimi giorni saranno il riutilizzo finalizzato al ripascimento di arenili e/o alla realizzazione di colmate per la riconfigurazione e protezione delle linee di costa erose oppure il deposito sui fondali marini, preferibilmente in aree non protette. L’ARPAC ha proposto processi di vagliatura, selezione e trattamenti meccanici, oltre a controlli eco-tossicologici e chimici per la verifica della compatibilità della materia prima seconda coi siti di destinazione. L’analisi del territorio non ha prodotto esiti positivi in merito all’esistenza di cave dismesse sull’isola ai fini di una loro riconfigurazione ambientale con i sottoprodotti o con materia prima seconda.Dopo aver definito i termini essenziali dell’accordo con SMA, il complesso di tali attività, compreso il trasporto e il conferimento a discarica dei materiali non riutilizzabili, sarà oggetto come sopra detto di una prossima ordinanza commissariale.In merito ai detriti presenti nelle aree non urbanizzate, alle pendici dell’Epomeo, una volta accertata la stabilità e verificati i profili di rischio residuo si porranno le fondamenta di un progetto di riutilizzo e riconfigurazione per gli interventi relativi ai vari bacini idrografici (Sinigallia, Puzzillo, Fasaniello) e di quelli ulteriori delle altre frane che si sono attivate in seguito all’evento del 26 Novembre. Al fine di addivenire ad un quadro generale degli interventi e di consentire al Commissario la necessaria quantificazione delle risorse, con nota del 07/12/22 è stato richiesto ai soggetti attuatori di inviare con ogni urgenza le proposte di interventi”. Gli interventi più urgenti e già individuabili sono da comunicare entro e non oltre il 13 dicembre 2022; gli ulteriori interventi urgenti sono da comunicare entro il 19 dicembre 2022.