Il Caso EX SS270 e la Casa Cantoniere. Città Metropolitana se ne lava le mani. Ecco ANAS
Quando il tuo mestiere, qui a Casamicciola Terme come in qualunque altra parte di Italia, è mettere in piedi Stati d’Emergenza per costruire qualcosa, finisci per pensare che il tuo vero scopo non sia costruire qualcosa, ma montare Stati di Emergenza.Cosi parafrasando un vecchio assunto, mentre l’attenzione di questi giorni è concentrata sulla catastrofe del Monte Epomeo, è utile fare una riflessione sulla Catastrofe in atto sul fronte litoraneo di Ischia in zona Casa Cantoniera su Via Tommaso Morgera ExSS270. E’ utile farlo sulla assurda gestione dello stesso problema da parte di commissari ed enti preposti. Una questione vecchia quanto è vecchia la costruzione della strada costiera venuta giù in tutta la sua grave evidenza con gli eventi meteorici del 26 novembre scorso.
Costruttori di emergenze
Ecco di cosa si tratta, di una emergenza già in atto, con un fronte franoso attivo da tempo immemore che si innesca in una altra emergenza, il cataclisma del novembre scorso. E’ qui, su questo fronte che si paralizza Ischia. Un affare grosso come è grosso il costone venuto giù e tutto quel che ci sta sopra e sotto. Si parla di oltre 300 metri cubi tra materiale finito direttamente in mare e materiale ancora ammassato dietro i cespiti colpiti.Molto semplicemente questi fatti hanno messo a nudo ciò che si sapeva già e non si è mai risolto. Perché? Perché ci sono diversi enti coinvolti, più responsabilità e nessuno interessato ad assumersi l’onere di risolvere al questione. Una questione potenzialmente letale, un serio rischio per la pubblica e privata incolumità che, dal 26 novembre blocca l’isola d’Ischia tutta, scuole, uffici, soccorsi, affari. Tutto inseguendo le allerte meteo. Pone una seria opzione sulle sue infrastrutture principali, i servizi: porto, eliporto, l’unico ospedale isolano. Comune, Città Metropolitana, Anas e privati proprietari sono tutti coinvolti. Eppure nessuno agisce. Temporeggiano.
Era accaduto già. Interezze istituzionali solo confermate
Una prova dell’inerzia istituzionale che conferma quanto già ci viene dagli eventi registratisi nel 2019 sulla stessa strada quando ha franare fu il costone in zona eliporto. Da allora, oltre alla rimozione dei detriti (170 metri cubi di materiale) avvenuta con una poderosa azione del comune dell’allora sindaco Giovan Battista Castagna, tutto resta com’è a parte l’inchiesta e la notizia di reato a carico del sindaco reo di aver spostato le terre buone.
Città metropolitana prova a lavarsene le mani. Ecco ANAS
La principale novità della frana in zona Casa Cantoniera di proprietà della città metropolitana sta nel fatto che ella ha incorporato nelle responsabilità costituzionali e legali della città metropolitana di Gaetano Manfredi, non solo quelle del privato cittadino e del Comune, ma anche quelle di ANAS. Infatti, Manfredi con i suoi assessori locali, uno a caso, Dionigi Gaudioso, sono “scappati” pare dalle responsabilità e dopo i primi sopralluoghi di tecnici ed esperti hanno scaricato tutto, lavandosene le mai, su ANAS per la cura, il recupero e lo sviluppo di un progetto di recupero complessivo che finalmente liberi la EX SS270 e riapra l’anello di collegamento principale dell’isola d’Ischia. Quando accadrà. Di sicuro non presto. Continuando di questo passo la tragedia della strada apri e chiudi è ancora lunga. Domani è atteso un nuovo summit, in mattinata, tra tutti gli enti coinvolti.
Monitorare non basta. Serve azione
La frana si è abbattuta nella notte del 26 novembre anche sulla ex strada statale 270 che collega Casamicciola a Lacco Ameno sta interferendo in maniera pervicace ed incisiva nella gestione dell’emergenza alluvionale. Non ha causato morte o feriti, ma distruzione. La strada resta chiusa la traffico a ritmo alternato, gravata da opere provvisionali, paratie di protezione, semafori e quant’altro in attesa di sviluppi mentre il fronte resta in frana. Con l’Ordinanza n° 25 del 01/12/2022 il “pericolo per la pubblica e privata incolumità ha determinato inoltre lo sgombero ed interdizione all’uso immobili in Casamicciola Terme sovrastanti il tratto interessato dall’evento franoso della ex SS270”, hotel, case private e alla Via Tommaso Morgera n. 51 riportato nel N.C.E.U. al foglio 1 p.lla 99 N.C.E.U della Casa Cantoniera in gestione alla Città Metropolitana Area Strade e Direzione Patrimonio. Dopo ciò sono cominciati i rimpalli di responsabilità sul chi è deve fare cosa e perché. Mentre deicidio sul versante è stata installata una rete di monitoraggio per capire come evolve il fronte franoso.Dai sopralluoghi tecnici sono emersi dati chiari: Il fronte deve essere alleggerito. Forse gli immobili sovrastanti vanno abbattuti e certamente i fabbricati sottostanti vanno messi in sicurezza. Ci sono le relazioni e le perizie geologiche. E’ ovvio che nessuno accetterà di buon grado le decisioni altrui. Ci sono tante, troppe mancanze ed omissioni. Dopo aver realizzato la strada, ad esempio non furono completate le opere di sostegno (erano finiti i soldi) E’ ovvio che i privati non accetteranno di buon grado di perdere la casa. Cosi come la città metropolitana difficilmente cederà sulla sua casa cantoniera per cui solo a febbraio scorso aveva previsto opere a farsi in un progetto dal costo complessivo dei lavori è di 859.500 euro. L’Accordo aveva una durata di 36 mesi.Tant’è che nell’ultima riunione anche la città metropolitana ha tentato di scappare via dalle maglie delle responsabilità. Scaricando ogni agire su Anas la società del Gruppo FS Italiane che si occupa di infrastrutture stradali. Gestisce la rete di strade statali e autostrade di interesse nazionale.Si attendono deduzioni del Commissario Delegato, del Commissario Straordianrio, della Regione Campania, della Città Metropolitana ed altri, invi compresa ANAS, sul tema degli interventi a farsi per mettere in sicurezza il costone della ex SS270.