Ischia. Crollo di Montevico. Il sindaco Pascale riapre parzialmente
Il Sindaco di Lacco Ameno nell’isola d’Ischia, dopo il crollo dell’enorme masso registratosi alla vigilia di Natale su via nuova Montevico, ha disposto la REVOCA PARZIALE con effetto immediato, dell’ordinanza contingibile ed urgente sindacale n. 53 del 24.12.2022, limitatamente alla chiusura del tratto di strada via Nuova Montevico, dal civico n. 2 al civico n. 11 con interdizione totale della circolazione pedonale e veicolare, nonché per il tratto dalla radice dell’intersezione con Corso Angelo Rizzoli fino al belvedere di Montevico ai soli veicoli.E, per l’effetto, DISPONE la riapertura al traffico veicolare e pedonale del tratto di strada precedentemente chiuso, con istituzione di senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, lungo la SP 512-via Nuova Montevico, dal civico 6 al civico 7; la rimozione dell’apposita segnaletica stradale di transannemento, precedentemente posta su entrambi i versanti della strada; la trasmissione del presente provvedimento, per la verifica sull’ottemperanza a quanto ordinato: alla Polizia Municipale, al Commissariato della Polizia di Stato di Ischia, al Comando Stazione Carabinieri di Casamicciola Terme e per gli ulteriori accertamenti e verifiche di rispettiva competenza: Prefettura di Napoli – Ufficio Territoriale del Governo – Area V – Protezione Civile, Città Metropolitana di Napoli, Regione Campania, Vigili del Fuoco di Napoli, Commissario delegato OCDPC n. 948 del 30.11.2022, nonché per conoscenza alla ditta “Gheller S.p.A.”.La riapertura sulla base della presa d’atto da parte del sindaco isolano della Relazione finale sui ““LAVORI DI SOMMA URGENZA RISCONTRATA PRESSO LA NUOVA VIA MONTEVICO IN LACCO AMENO” Giusta Ordinazione Esecuzione Lavori di Somma Urgenza, Protocollo Generale UO:LP n. 0013792/U del 28-12-2022”, acquisita al prot. com. n. 13887 del 30.12.2022, redatta dalla ditta “Gheller S.p.A.”, con sede in Solagna (VI) alla via Montegrappa n. 7, dalla quale risulta che:“[omissis] sono state eseguite in prima battuta le seguenti lavorazioni:– Ispezione in parete con rocciatori dell’intera area interessata dagli smottamenti del 24 u.s., eseguita da esperti rocciatori altamente specializzati e dotati di tutte le idonee attrezzature e dotazioni per lo svolgimento delle operazioni in sicurezza. Le calate erano state effettuate sistematicamente su tutta la superficie e in particolare in corrispondenza della zone di criticità oggetto dei crolli e in quelle evidenziate dalle riprese con “drone”.– Disbosco sistematico della vegetazione insistente sulla parete rocciosa, e in particolare di fichi d’india ed altra vegetazione arbustiva che con l’azione espansiva del proprio apparato radicale nelle fessure della roccia, destabilizza l’equilibrio degli ammassi.– Disgaggio manuale sistematico ed accurato di tutte le masse rocciose instabili, fino ad un livello di sicurezza provvisoriamente ottimale.– Sono state quindi puntualmente rilevate e documentate con fotografie e misurazioni le ulteriori condizioni di maggiore precarietà necessarie di interventi strutturali risolutivi e ravvicinati nel tempo, che consentiranno di mitigare ulteriormente i rischi di possibili distacchi di materiale– Installazione, di concerto con il Comune e la Città Metropolitana di Napoli, di strutture di contenimento in prefabbricati new-jersey sormontati da reti metalliche, in modo da proteggere ulteriormente anche da piccolissimi detriti, il transito pedonale e veicolare sulla sottostante Via Vico”.La ditta “Gheller S.p.A.”, con sede in Solagna (VI) alla via Montegrappa n. 7, nella stessa Relazione finale sui lavori eseguiti ha rappresentato secondo quanto si legge agli atti del municipio che “I lavori complessivamente eseguiti dalla scrivente, per quanto riguarda strettamente l’area di intervento (cfr. foto 2), permettono quindi di dichiarare che il rischio di caduta materiale lapideo potenzialmente pericoloso per la pubblica e privata incolumità, per l’immediato periodo è da ritenersi da escludere [omissis]. Fermo restando la necessità degli interventi strutturali integrativi (quali reti, barriere paramassi, ancoraggi in barre d’acciaio).”.