Ischia.Il capo della protezione civile nazionale Curcio nomina Italo Giulivo commissario: “L’assetto idrogeologico di Ischia è cambiato”

14 dicembre 2022 | 18:03
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Ischia.Il capo della protezione civile nazionale Curcio nomina Italo Giulivo commissario: “L’assetto idrogeologico di Ischia è cambiato”

Mentre l’isola d’Ischia tutta freme e litiga con le varie associazioni di categoria, i comitati, i gruppi sociali, per accaparrarsi l’ultimo colloquio con i commissari delegati, straordinari, e non, chiamati a gestire le emergenze del territorio, la Protezione Civile ha emanato già una seconda ordinanza, sulla base dell’aggiornamento della situazione sull’isola d’Ischia, con il quale il direttore generale per i lavori pubblici della Protezione Civile della Regione Campania Italo Giulivo è stato nominato commissario delegato per gli studi e le analisi necessarie a definire la prima area di pericolosità, perché “la frana ha anche causato un mutamento dell’assetto idrogeologico dell’area”.Lo ha dichiarato il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, durante l’audizione alla Commissione Ambiente riunita alla Camera. Insomma mentre qualcuno nel piccolo orto di Ischia pensa di potere dirimere questioni che riguardano la sfera del singolo e del personale, l’Emergenza Alluvione è ancora in alto mare e si ragiona ancora per step e livelli di incarico per capire chi e come deve gestire cosa. Con Giulivo, Curcio  nomina una sorta di badante che segua l’altro commissario Legnini. “Bisognerà pertanto definire le zone a maggior rischio per capire in quali sarà possibile consentire l’accesso ai cittadini e in quali non sarà possibile. Il commissario riunirà enti, università ed esperti che hanno già studiato e conoscono bene l’area per raccogliere tutte le informazioni utili a definire le zone a maggior rischio”, ha poi  aggiunto Curcio. “Il Consiglio dei ministri del 27 novembre ha deliberato lo stato di emergenza per l’isola di Ischia e ha previsto lo stanziamento di 2 milioni di euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali. Questa somma costituisce, però, solo il primo stanziamento finalizzato all’attivazione delle varie attività anche sotto il profilo contabile, come previsto dal codice della protezione civile. Faranno seguito ulteriori assegnazioni economiche da disporre mediante delibere del Cdm che saranno proposte dal dipartimento di Protezione civile e adottate su un quadro di fabbisogni che giorno dopo giorno diventa più chiaro” – per il capo della Protezione civile Nazionale il caso Ischia  è peculiare- “La situazione emergenziale di Ischia ha una peculiarità, perché vede la compresenza di tre fattori di rischio: la condizione preesistente di dissesto che deriva da caratteristiche geologiche dell’isola; ci sono poi attività in corso rispetto all’evento sismico del 2017, con interventi strutturali su alcuni edifici e, infine, l’evento di quest’anno” ha aggiunto. “Questi tre fattori si integrano e offrono la visione di una situazione non paragonabile ad altre emergenze”.Intanto l’isola è paralizzata. La ex SS 270, unico anello di collegamento resta chiusa e di rimando tutte le attività concesse dalla didattica scolastica, agli uffici, al commercio ed alla sanità sono fortemente penalizzati. Nel merito si procede a tentoni con provvedimenti tampone. Anche la rimozione dei fanghi e dei detriti dalle strade è ferma, legata all’assenza di siti di stoccaggio. Oggi il sindaco di Forio Francesco Del Deo ha firmato l’ordinanza per autorizzare all’uso un sito in località Casale.  La situazione è ben lungi dal risolversi.