Ischia: Legnini chiede alla Camera risorse e norme per sicurezza cittadini e territorio e una ricostruzione unitaria
Si alla monetizzazione delle delocalizzazioni
Norme e risorse per garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio dell’isola d’Ischia, mirate anche a salvaguardare le attività economiche, in gran parte legate al turismo. È quanto ha chiesto il commissario delegato dal capo del dipartimento della Protezione civile ad Ischia, Giovanni Legnini la commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto n. 186 del 2022 recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022 (C. 674 Governo).
Monetizzare la delocalizzazioni. Si alla ricostruzione complessiva
In particolare, Legnini ha chiesto misure di sostegno “anche fiscali” per agevolare la temporanea sistemazione degli sfollati nelle abitazioni private, risorse adeguate per la riduzione del rischio residuo e la messa in sicurezza del versante del Monte Epomeo, un piano complessivo per la ricostruzione di Ischia che tenga conto del sisma e dei dissesti, incentivi all’acquisto di immobili alternativi in luogo della ricostruzione in aree non sicure e l’integrazione delle risorse per la ricostruzione. “Occorrono misure che consentano di sostenere la temporanea sistemazione degli sfollati. È necessario prevedere un’esenzione fiscale temporanea per i proprietari di alloggi privati che li cedono in locazione rinunciando ai ricavi della stagione turistica” ha detto Legnini, sottolineando l’opportunità, al momento della ricostruzione, “di incentivare la misura dell’acquisto di edifici alternativi, equivalenti a quelli danneggiati, in luogo della ricostruzione in aree rischiose”.
Messa in sicurezza della ex SS 270
Il Commissario ha ricordato di aver già avviato la predisposizione del primo piano degli interventi urgenti che, oltre al soccorso alla popolazione e alla rimozione dei pericoli residui, punta a garantire la ripresa della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture, così come lo smaltimento dei detriti franati e dei fanghi. Tra gli interventi più urgenti segnalati alla Commissione, oltre alla messa in sicurezza del Monte Epomeo, gli interventi sulla SS 270, la cui fruibilità è pregiudicata dal crollo di un costone, e della frana sulla spiaggia dei Maronti, dove c’è il pericolo imminente di altri crolli.
Smaltimento macerie. Ipotesi SMA Campania
Per agevolare lo smaltimento delle macerie, ha spiegato il Commissario, sono stati individuati altri tre siti temporanei di stoccaggio, comunque non sufficienti per la completa rimozione delle macerie. Tra le ipotesi al vaglio per compensare questa criticità si sta valutando la possibilità di utilizzare parte dei materiali per il ripascimento degli arenili o per la realizzazione di colmate per la riconfigurazione delle linee di costa erose. È attualmente in corso un confronto con la società SMA della Regione Campania per definire un piano di smaltimento e riutilizzo dei fanghi e dei detriti, che sarà oggetto di una specifica ordinanza, atteso che la società AMCa del comune di Casamicciola, individuata come soggetto attuatore, ha comunicato di non poter provvedere a tutte le operazioni necessarie.
Oggi, martedì 13 dicembre, alle audizioni hanno preso parte anche l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale con Vera Corbelli; il vicepresidente della regione Campania, Fulvio Bonavitacola; il sindaco di Forio, Francesco Del Deo, sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, commissario prefettizio di Casamicciola Terme, Simonetta Calcaterra.