Ischia. L’emergenza è già finita?Stop agli interventi per la messa in sicurezza.Via anche i pompieri

15 dicembre 2022 | 21:47
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Ischia. L’emergenza è già finita?Stop agli interventi per la messa in sicurezza.Via anche i pompieri

Domenica salutano anche i Vigili del Fuoco. Il fango e i detriti restano sulle strade. Il paese è in ginocchio

A quanto pare l’emergenza alluvionale di Ischia è già finita. A e meno di 20 giorni sono ferme le attività e gli interventi sul territorio.  Una gestione dello “Stato Emergenza alluvione” che lascia perplessi, paralizzata com’è nel ricorrere le allerte meteo. La più grande delle isole del golfo di Napoli è isolata dal continente, è isolata persino a terra. Colpita dopo gli eventi catastrofici del 26 novembre scorso nelle sue infrastrutture e strutture principali. Un paese già gravato del terremoto, oggi è gestito da una pletora di commissari ed Enti che, in questa fase, sono fermi.  Una fase drammatica in cui servirebbe speditezza e concretezza di azione e di manovra, interventi speciali, si va verso la paralisi totale oltre lo stallo di questi giorni. L’Emergenza Alluvione di fatto è fissa da settimane  nella spartizione ordinaria di competenze e responsabilità. Null’altro. Oltre, i morti, oltre le centinai di sfollati, è tutto fermo. Il fango caduto resta ammassato sulle strade. Pompieri,  protezione civile e volontari sono fermi. E non si tratta di una questione legata alla aperta meteo od alla zona rossa. Oggi, infatti, il comune di Casamicciola Terme ha di fatto sospeso le somme urgenze per i cui interventi era stato nominato “ente attuatore” dal delegato Giovanni Legnini.  Domenica prossima andranno via anche i Vigili del Fuoco. I pompieri andranno via e rimarrà solo il distaccamento con qualche mezzo caos mai ci siano particolari necessità. È assurdo che questo accada a meno di 20 giorni dalla catastrofe, quando Casamicciola resta ancora terra di devastazione è morte. Inaccettabile.

Non si sa come trattare in maniera virtuosa i detriti caduti, non si sa come riaprire le strade chiuse dopo gli eventi motorici.In questo clima surreale,  si susseguono inutili le riunioni. Se la compromissione degli interessi primari della popolazione è un fatto, va da se che ogni altro aspetto interconnesso, dalle imprese, al commercio, alla vita pubblica evolvono secondo una parabola in negativo. Il nodo dei nodi resta ripristinare le infrastrutture, strade e porti. In particolare la risoluzione dei Maxy frana regista si sulla EX SS270, l’anello di collegamento dell’intera isola e  che di fatto spezza in due l’isola e rende improbo  raggiungere il secondo porto isolano dove giungono merci ed approvvigionamenti e, soprattutto, l’unico ospedale Isolano. Il nodo dirimente resta ripulire le strade, rimuovere i detriti dal Gradone, da Santa Barbara, dalle strade a valle. Senza strade, senza ripulire il paese, non c’è prospettiva di messa in sicurezza e ripresa per Ischia. Restiamo isolati. Al dramma e al pericolo reale si aggiunge la confusione in cui sono precipitati gli enti e i commissaria chiamati a gestire il territorio di Casamicciola Terme. Solo alibi per non intervenire nella messa in sicurezza definitiva dei territori . Un metodo empirico di gestire l’emergenza solo sulla carta, senza nessuna azione concreta in favore delle popolazioni e dei territori colpiti, oltre l’assistenzialismo fine a se stesso. 12 morti non sono bastati a chi ci governa quanto sia urgente fare presto, madre oltre la spartizione è l’esercizio sterile del potere. Occorre agire. Fate presto! Farlo non è neppure carità, ma dovere e prestazioni già pagate. Sul piatto ci sono già almeno 6 milioni di euro.