La “testimonianza storiografica” del professor Romolo Ercolino
Un anno fa scompariva un grande personaggio, lo “storico di Positano” il cui nome è impresso a caratteri cubitali nella storiografia di Positano: il professor Romolo Ercolino. E’ stato architetto, docente universitario a Cosenza, all’Università della Calabria e alla Seconda Università di Napoli, studioso a 360 gradi, cultore di storia ed archeologia. E’ stato l’epigono di una lunga tradizione storiografica nell’ambito della Costiera Amalfitana, che parte dagli storici amalfitani dell’antico Ducato di Amalfi Pansa e Camera, per poi passare a Don Filippo Montuori che raccontò le celebrazioni in occasione dell’Incoronazione della Madonna Assunta come Regina di Positano, alla celeberrima “Monografia della Città di Positano” del Monsignor Errico Talamo, alla “Storia di Positano” di Giuseppe Vespoli, per finire agli studi di Don Raffaele Celentano sulla Chiesa Madre di Positano, e appunto ai testi critici del professor Ercolino. Indimenticabili sono le innumerevoli e variegate testimonianze che ci ha lasciato: le sue ricerche bibliografiche in special modo sulle mitologiche Sirene, tanto decantate da Omero, e sulle Torri di guardia, che fungevano come presidio costiero contro le incursioni saracene; le sue ricostruzioni architettoniche e storico – archeologiche sulla villa romana e sulle Chiese di Positano, pubblicate nel suo testo iconico “Positano, la Città Verticale”, che dava anche una visione ad ampio raggio della Positano degli anni ‘2000. Ricordiamo, inoltre: i suoi studi sull’Ordine dei Cavalieri di Malta, l’antico ordine Gerosolimitano fondato nel Medioevo da Fra Gerardo Sasso di Scala, che sono stati raccolti in un saggio “Scala, il Ducato di Amalfi e la fondazione dell’Ordine dei Frates Hospitalis Sancti Johannis Jerusalem”, pubblicato insieme ai saggi di altri autori nel volume “Valletta città, architettura e costruzione sotto il segno della fede e della guerra”; e sulla figura di Essad Bey, scrittore azero di origini ebraiche noto per il suo romanzo “Alì e Nino”, uno dei tanti artisti che ha fatto conoscere Positano nel mondo.
Il professor Ercolino ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori dei Positanesi, che debbono veramente tanto a lui. Ci ha tramandato la nostra memoria e le nostre origini che sembravano perdute nella notte dei tempi ma non solo, ce le ha analizzate scientificamente, lasciandoci delle pagine memorabile che custodiamo gelosamente nelle librerie delle nostre case.
Grazie ancora per tutto quello che hai fatto per noi, professore. Gennaro Cuccaro