Piano di Sorrento, l’Assessore Anna Iaccarino: “Tari, la minoranza illude i cittadini”

L’Assessore a Bilancio e Tributi del Comune di Piano di Sorrento, Anna Iaccarino, ha rilasciato la seguente dichiarazione alla luce della polemica sollevata dai consiglieri comunali di minoranza Vincenzo Iaccarino e Gabriele Di Filippo i quali hanno ipotizzato un presunto diritto al rimborso di parte della tariffa Tari.
L’Assessore Anna Iaccarino ha dichiarato: “Ritengo che il polverone sollevato irresponsabilmente dai Consiglieri di opposizione Vincenzo Iaccarino e Gabriele Di Filippo sia una vera e propria presa in giro dei cittadini. Un fatto di una gravità inaudita, anche perché proviene, e mi riferisco in particolare a Iaccarino, da chi per cinque anni avrebbe dovuto acquisire un maggiore senso di responsabilità nel suo ex ruolo di Sindaco. Evidentemente la smania di avere un po’ di visibilità social ha ancora una volta preso il sopravvento ed alla fine hanno fatto la frittata. In tutta onestà credevo di aver chiarito la vicenda nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, tanto è vero che nessuno dei due aveva poi più sollevato obiezioni. Evidentemente però, come accade sistematicamente, una volta tornati a casa hanno ricaricato le proprie batterie e sono tornati alla carica. Allora voglio essere ancora più chiara e spiegarlo pubblicamente: non vi è alcun diritto al rimborso per i cittadini che stanno versano la TARI”.
L’Assessore Anna Iaccarino ha ancora sottolineato: “Premesso che questo ipotetico rimborso ammonterebbe alla iperbolica cifra di 10/12 euro a famiglia, perché di questo stiamo parlando, dobbiamo dire che non potrà mai esserci perché non esiste alcun fondamento giuridico per richiederlo e, men che mai per concederlo. E’ chiaro come il duo Iaccarino e Di Filippo abbia male interpretato qualche soffiata e, come è loro abitudine, sino sono fiondati senza nemmeno prendersi la briga di studiare ed approfondire l’argomento. Se lo avessero fatto, avrebbero avuto l’occasione di capirci qualcosa in più. Allora proverò a spiegarlo nuovamente, nella speranza, mai vana, che possano iniziare ad orientarsi meglio. Il PEF è un documento di programmazione finanziaria (di previsione quindi) che ogni anno predispone il gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, nel caso Piano di Sorrento risulta essere un onere di Penisola Verde. Il PEF viene poi approvato dal Comune e trasmesso all’Ato per la validazione. Successivamente è un terzo organismo, l’ARERA, che provvede ad approvarlo in via definitiva. Si tratta, quindi, di un provvedimento non definitivo, per due evidenti ragioni: sia perché deve ricevere ulteriori passaggi burocratici, sia soprattutto perché si tratta di un documento di previsione. Quindi i costi che in esso sono previsti sono costi ipotetici. Ad esempio in esso, sulla scorta dell’anno precedente, si prevede un monte di rifiuti di indifferenziato pari ad X, tuttavia se i rifiuti realmente portati a smaltimento sono X+Y oppure X-Y è chiaro che il costo può aumentare o diminuire e questo lo si potrà sapere solo a consuntivo. Se i costi sono stati maggiori ed il gettito TARI non li ha potuti coprire, si provvederà con la fiscalità generale, non certo chiedendo ai cittadini un supplemento di TARI (ipotesi comunque prevista dalla norma), se, invece, sono stati minori, il surplus o finisce nell’avanzo o potrà essere utilizzato a conguaglio per l’annualità seguente. E’ da sempre che funziona così e mi sembra strano che il Consigliere Iaccarino, che nei cinque anni da Sindaco ha addirittura tenuto per sé queste deleghe, non se ne sia mai reso conto. Per cui, eventualmente un cittadino potrebbe pensare di richiedere i suoi 10/12 euro di rimborso solo dopo aver pagato l’intero importo a lui richiesto ed a consuntivo, quando si avrà cioè la certezza che il gettito della TARI è stato davvero superiore ai costi del servizio sopportati. Prima di questo momento, non vi è alcun diritto in capo al cittadino, vi è solo un dovere in capo a chi amministra di riuscire a coprire i costi con la tariffa, senza gravare quindi su altre voci di entrata del bilancio, ma qui viene il bello. Infatti il Consigliere Vincenzo Iaccarino probabilmente nemmeno si è reso conto che la vera anomalia è avvenuta grazie al suo operato nel 2021, quando la sua Amministrazione approvò il bilancio di previsione ben prima del PEF, e quindi mettendo sia in entrata sia in uscita dei numeri a caso. Guarda caso quell’importo era di gran lunga inferiore a quello che invece emerse poi dal PEF. Anziché adeguare il bilancio al PEF lasciarono tutto il mondo come stava e non provvidero nemmeno a far partire le bollette, cosicché quando siamo subentrati come nuova Amministrazione, a metà ottobre 2021, ci siamo visti costretti a fare i salti mortali sia per cercare di far quadrare i conti sia per far entrare i soldi, perché sino ad allora non avevano incassato un solo euro per la TARI, mettendo quindi a rischio la stabilità finanziaria dell’Ente. E’ pertanto palese come l’estrema superficialità ed approssimazione con cui i rappresentanti del gruppo di minoranza di Piano nel Cuore hanno affrontato questo primo scorcio di consiliatura sia perfettamente in linea con l’atteggiamento che hanno avuto quando, nel recente passato, sono stati chiamati al governo della Città. Spero con questo mio chiarimento di aver dissipato i dubbi immotivatamente generati nei cittadini, da proclami infondati”.