Positano, Cuccurullo “Mettemmo i limiti di velocità senza ok dell’ANAS e la Questura ci fermò”

9 dicembre 2022 | 13:28
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Positano, Cuccurullo “Mettemmo i limiti di velocità senza ok dell’ANAS e la Questura ci fermò”

Positano, Cuccurullo “Mettemmo i limiti di velocità senza ok dell’ANAS e la Questura ci fermò”.  Assodato che è la velocità la principale causa di incidenti mortali , che siano moto, NCC, bus o auto qualsiasi, ci siamo chiesti se qualcuno in Costiera amalfitana ha provato a “frenare” soprattutto i centauri della domenica nelle loro corse e giri della morte, abbiamo sentito l’ex assessore alla viabilità Salvatore Cuccurullo “Picario”, come viene chiamato, che ricordavamo che aveva fatto qualcosa “Con l’amministrazione Marrone del 2005 mettemmo autovelox e controlli per la velocità all’interno del paese, fra Via Pasitea e Via Cristoforo Colombo, e anche sulla S.S. 163” Quali furono gli effetti? “Si ridussero gli incidenti e nel paese i mezzi procedevano più tranquilli dopo che furono elevate varie sanzioni e ritirate anche patenti” . Come mai l’esperimento non andò avanti? “Sulla Statale non avevamo competenza , avevamo chiesto all’ANAS di intervenire anche con dissuasori della velocità, è sempre stata la velocità il motivo principale di incidenti mortali, ma non ottenemmo niente. Allora comunicammo all’ANAS che avremmo fatto noi , evidenziando i motivi di sicurezza. Ma vi fu silenzio. Allora partimmo lo stesso , ma poi fummo convocati dalla Questura a Salerno che ci fermò, la competenza è dell’ANAS. Ma era impossibile dialogare con loro e ottenere qualcosa sulla sicurezza stradale”. Che l’ANAS fosse un “muro di gomma” su questi temi lo abbiamo riscontrato più volte, noi di Positanonews abbiamo sempre messo in primo piano l’attenzione del giornale sulla sicurezza stradale e sugli incidenti. Ci sono assessori che sono intervenuti mettendo delle strisce pedonali sono stati addirittura multati, abbiamo un caso emblematico anche nel versante della provincia di Napoli in Penisola sorrentina ai Colli di San Pietro, nonostante la presenza di scuole con bambini non è stato permesso mettere le strisce pedonali. Qualche risultato lo si ottiene con i centri urbani, ma anche su questo campo ci si scontro con un muro, come ha potuto constatare la sindaca di Praiano Anna Maria Caso , che ha chiesto l’estensione proprio verso l’area dove è avvenuto l’ultimo incidente mortale, l’ANAS risponde a schemi burocratici e non ritiene di cambiarli anche se vi sono tante attività ricettive che imporrebbero la valutazione di centro urbano, anche le amministrazioni De Lucia e Guida hanno fatto di tutto per estenderlo a Positano , con l’assessore Raffaele Guarracino che  neanche ha potuto ottenere il centro urbano, che si limita alla Sponda fino al Bivo di Montepertuso. L’ex sindaco De Lucia una volta fece l’appello agli altri comuni della Costa d’ Amalfi per ottenere dall’ANAS ognuno di poter gestire il proprio tratto, ma non fu ascoltato. Il problema non è solo di Positano e Praiano, che forse soffrono di più, ma di tutta la Costiera amalfitana espropriata di competenze sul proprio territorio, l’abbandono e il degrado sono sotto gli occhi di tutti, dalle piazzole sporche agli specchi che non vengono sostituiti, anche dei vip e dei politici che vengono qui a fare vacanze, ma nell’indifferenza generale. La pulizia non è niente rispetto alla sicurezza dove l’ANAS non permette ai comuni di poter intervenire autonomamente.  A Laurito, dove è morta una ragazza c’è una tabella  contachilometri fai da te, si spera faccia da “spaventapasseri” agli sconsiderati che scambiano le nostre curve come un autodromo. Finché non si risolverà questo problema e non si riusciranno ad avere le competenze per poter intervenire e non si agirà in maniera dura, decisa e organizzata, a livello legale, amministrativo e politico, le cose non cambieranno. Positanonews ha individuato dopo 40 anni di cronaca la problematica principale che causa le morti in Costiera, ora bisogna essere solo determinati e arrivare in Parlamento, perché se anche noi volessimo mettere in sicurezza la nostra strada  almeno con autovelox e telecamere c’è il “convitato di pietra” che , legittimamente, finchè non verrà cambiata la legge, non lo consentirà. E continueremo ad aver perso tempo e a fare chiacchiere e piangere i prossimi morti .