Sorrento e il contrasto al  dissesto idrogeologico.Rivoli e valloni,quando contro l’inerzia del Comune intervennero l’Associazione Caponnetto e il Genio Civile.

10 dicembre 2022 | 15:42
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Sorrento e il contrasto al  dissesto idrogeologico.Rivoli e valloni,quando contro l’inerzia del Comune intervennero l’Associazione Caponnetto e il Genio Civile.

Tirata di recente in ballo da alcuni organi di informazione, si è voluto ricordare tale preziosa azione che vide protagonisti in primis i cittadini sorrentini. Fu nel  2014, quando  la Sezione territoriale della nota Associazione nazionale,con il supporto del Ministero dell’Ambiente, riuscì a coinvolgere Enti istituzionali e Autorità locali in  una  radicale ispezione di gran parte dei corsi d’acqua del territorio comunale. Cementificazioni illegittime, tombamenti e deviazioni , in contrasto con il Regio Decreto 523/1904 furono rilevati e relazionati dal Genio Civile. In seguito, tuttavia ,nessuna iniziativa inspiegabilmente  fu registrata da parte degli Uffici comunali preposti nè tanto meno il Comune si adoperò per ulteriori sopralluoghi già programmati. 

Sorrento – Il susseguirsi di eventi meteorologici di forte intensità e i conseguenti  casi di dissesto idrogeologico che negli ultimi decenni stanno interessando sempre più spesso e in modo tragico intere comunità stanno a dimostrare una certa impreparazione delle autorità locali nel contrastare tali fenomeni. Non solo, nonostante notevoli danni a cose e persone, ci si dimentica molto in fretta di tali sciagure e difficilmente si corre ai ripari e si attende, quasi in modo incosciente, l’evolversi dei cambiamenti climatici e eventuali altre catastrofi.

Sorrento, dissesto idrogeologico cause e monitoraggio – Una situazione a cui purtroppo non sfugge la penisola sorrentina, dove nonostante smottamenti e frane ,talvolta anche di una certa entità,non si riesce a porre la dovuta attenzione nel tutelare un territorio morfologicamente fragile che in balìa di speculatori senza scrupoli e di discutibili inerzie da parte delle amministrazioni comunali, nonchè delle autorità preposte ,continua ad essere saccheggiato  e cementificato anche in aree ad alto rischio. Nel frattempo che stenta a decollare una drastica azione contro l’abusivismo edilizio  (fenomeno che è stato considerato una delle cause principali del dissesto idrogeologico a cui anche il neo Ministro dell’ Ambiente circa determinate responsabilità, di recente ha dichiarato  tolleranza zero),in merito al dissesto idrogeologico, i nostri comuni sembrerebbero essere del tutto ignorare anche i piani di mitigazione e di emergenza. Oltre all’attuazione dei primi servizi di soccorso e assistenza in ambito comunale di fronte ad una eventuale emergenza il piano comunale contiene una descrizione dettagliata dei rischi presenti sul territorio e le misure per fronteggiarli. Pertanto il continuo monitoraggio del terriorio soprattutto nelle aree a rischio elevato diventa di fondamentale importanza.  Pendii,zone ad alto rischio ed in particolar modo  valloni, alvei di rivoli e torrenti dovrebbero essere continuamente attenzionati.

Rivoli e valloni – Come spesso in passato è stato dimostrato una delle operazioni piu efficaci per contrastare il dissesto idrogeologico è quello di incanalare le grosse quantità di acqua che cadono al suolo  e pertanto la presenza di rivoli e corsi d’acqua e il loro stato di efficienza,in un terriorio  ad alto rischio come quello sorrentino,diventa e di grande utilità. Infatti,oltre a seguire il loro naturale percorso, costituiscono le uniche vie di deflusso delle acque allorquando le avversità atmosferiche sempre più frequenti e in modo sempre più violento si abbattono lungo il territorio. Tra le varie iniziative da inserire in un piano di mitigazione contro il dissesto idrogeologico si dovrebbe in primis operare per  la tutela  ed un controllo costante dei nostri rivoli. Nei quali viene tuttora sversato di tutto e di più, in particolar modo durante i nubifragi. Oltre a scarichi  abusivi a farla da padrone e sempre l’abusivismo edilizio con vere e proprie cementificazioni e finanche con la totale tombatura degli alvei. Ciò comporta  il restringimento se non lo strozzamento dei percorsi naturali con la fuoriuscita di grosse quantità di acqua  che oltre ad erodere in modo pericoloso gli argini e gli alvei si riversano nelle strade e nelle nostre piazze.  Sebbene in varie zone  ad alto rischio(P4-R4) i cittadini abbiano fatto rilevare la presenza di costruzioni abusive finanche negli alvei dei rivoli,modificando e deviando il naturale deflusso delle acque ,il Comune ed in particolare gli Uffici preposti, forse anche per mancanza di uomini e mezzi, continuano a non dare una risposta adeguata a tale problematica.  Eppure, proprio a Sorrento,c’ è stato un tempo in cui, di fronte all’inerzia dell’amministrazione comunale e delle autorità preproste furono i cittadini che nel sollevare determinate tematiche si diedero concretamente da fare affinchè l’intero reticolo comunale fosse messo sotto attenzione.

L’Associazione Caponnetto e il Genio Civile – E’ il caso di rammentare ancora una volta, come di recente evidenziato da alcuni organi di informazione, l’azione dell’ Associazione nazionale, Antonino Caponnetto la cui sezione sorrentina, nel 2013/2014, in particolar modo all’indomani della frana in via Pantano, riusci a coinvolgere enti istituzionali e autorità locali in una  radicale ispezione di tutti i corsi d’acqua del territorio comunale. Con il supporto del Ministero dell’ Ambiente,che sollecitato dal responsabile territoriale della nota associazione (Salvatore Caccaviello)inviò una nota ai vari Enti preposti , ad adoperarsi circa i controlli  delle deviazioni e tombamenti nonché delle costruzioni realizzate negli alvei dei corsi d’acqua del territorio comunale in contrasto con : R.D. n. 523/1904, D.lgs. n. 152/2006; Art. 142 del D.lgs. 42/2004.

Ministero dell'ambiente -Caponnetto

In pratica si chiese alla Regione Campania, nello specifico al Genio Civile di Napoli , una ispezione accurata dei nostri corsi d’acqua. Soprattutto rilevare tutte le costruzioni abusive  lungo gli alvei che in alcuni casi tombano o deviano il naturale deflusso delle acque e che non siano in regola con il Regio Decreto n. 523 del 1904 . Tuttora in vigore che stabilisce la distanza minima delle costruzioni di 10 mt dagli argini.

Le ispezioni del 2014 – L’Associazione Caponnetto, con la preziosa opera del Genio Civile di Napoli ed in particolar del Geom. Ugo Nappi,il coinvolgimento  dell’ UTC di Sorrento con il Tecnico, Luigi Desiderio, fondamentale  collaborazione  del  Nucleo Operativo dei Carabinieri di Sorrento  e della Polizia Municipale  di Sorrento, si diede il via, durante la primavera del 2014 , con una serie di ispezioni, ad una vasta operazione di controllo e monitoraggio dei rivoli comunali. Il primo step  dei controlli interessò i rivoli della zona ad ovest del territorio comunale da Marina di Puolo, alla Tonnarella, Pantano, Lamia,  Acquacarboni, Neffola. Lungo i quali furono rilevate delle anomalie  relazionate   in maniera capillare dai tecnici del Genio Civile.  Successivamente le ispezioni interessarono il rivolo Sant’ Antonio .Il cui percorso per un lungo tratto, tra via Sant’Antonio e la  Pretura di Sorrento in passato è stato interrato per realizzare un parcheggio da adibire ad una nota struttura alberghiera e la cui ispezione dimostrò che l’opera fu realizzata, sebbene su suolo demaniale e almeno nel primo tratto, in modo da non comportare complicazioni al deflusso delle acque. Ulteriore attenzione fu posta nella zona dove il  corso d’acqua Neffola che dalla zona  Conca prosegue attraversando  in via sotterranea alcuni edifici ed alberghi verso via del Mare dove furono rilevate una serie di irregolarità relative a costruzioni realizzate nell’alveo. Successivamente nonostante gli inviti dell’Associazione Caponnetto ed in particolar modo del Genio Civile Napoli, che in tutta l’operazione ha sempre offerto la massima disponibilità, non vi è stato un riscontro e quindi disponibilità da parte del Comune di Sorrento ,con UTC e Polizia Municipale , nell’eseguire le programmate ispezioni ,quali : un’accurata ispezione nel tratto in cui il Rivolo Sant’Antonio, che in via sotterranea prosegue attraversando il parcheggio della Pretura,  via Degli Aranci per poi proseguire attraversando il Parco Ibsen fino a  congiungersi nel Vallone dei Mulini con il rivolo  di Cesarano ; al rivolo San Renato, di cui un tratto successivamente è stato cementificato per i lavori della nuova Centrale Terna, nonché all’intero complesso di rivoli della zone est del territorio comunale , tra i quali l’intero percorso dei rivoli Atigliana e Cesarano.

Generico dicembre 2022

Nonostante i successivi vari solleciti da parte dell’Associazione Caponnetto e del Genio Civile ,il Comune di Sorrento non si è più reso disponibile ad effettuare ulteriori ispezioni ai suddetti rivoli ,né tanto meno in seguito vi sono state iniziative circa a quanto relazionato in precedenza  dal Genio Civile . Quella che all’epoca fu realizzata rimane forse l’unica vera ispezione, ai nostri corsi d’acqua. Un ‘azione voluta con caparbietà e serietà  (foto e sefie varie esclusi) dai cittadini sorrentini (Sezione Associazione Caponnetto)che riuscirono a coinvolgere   Enti Istituzionali, come il Ministero dell’Ambiente e la Regione Campania, Forze di Polizia , come il Nucleo Operativo dei Carabinieri, la Polizia Municipale nonché i Tecnici comunali. Un’azione che in modo molto discutibile non ha potuto avere seguito a causa della successiva mancata collaborazione da parte del Comune di Sorrento.  Uno strano atteggiamento a cui all’epoca si fece ricorso ignorando le criticità rilevate. A distanza di anni , tuttavia, visto anche  il susseguirsi di determinati eventi, quato all’epoca rilevato, potrebbe senz’altro ritornare utile nel pianificare, grazie al contributo dei nostri preziosi corsi d’acqua e applicando norme e regolamenti , finalmente un’opera di mitigazione contro il dissesto idrogeologico lungo l’intero territorio.   10 dicembre 2022 – salvatorecaccaviello