Tragedia Ischia. Salme dissequestrate e restituite alle famiglie. L’urlo di chi li ha amati: No ai Funerali di Stato!

5 dicembre 2022 | 18:28
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Tragedia Ischia. Salme dissequestrate e restituite alle famiglie. L’urlo di chi li ha amati: No ai Funerali di Stato!

La rabbia dei parenti: “No a politici e passerelle! Ci stanno uccidendo ancora”.E’ un NO chiaro ad ogni forma di rappresentanza istituzionale. E’ un “no”  quanto emerso oggi pomeriggio  dall’incontro con il Commissario Prefettizio di Casamicciola Terme Simonetta Calcaterra. Famiglie concordi nel rifiutare le esequie istituzionali. Ognuno commemorerà in forma privata le vittime. Simonetta Calcaterra ha incontrato nella Basilica di Santa Maria Maddalena i sopravvissuti ed i familiari. Tutti hanno preso parte all’incontro. Oggi la decisone del magistrato incaricato di far luce sulla ipotesi di disastro  colposo. Via libera ai funerali, ma c’è incertezza, dunque, sulla organizzazione delle esequie. Sui dieci corpi non è stata fatta l’autopsia ma una ispezione cadaverica con il medico legale. Domenica i familiari hanno potuto pregare e depositare fiori sulle bare custodite nella camera mortuaria allestita nelle adiacenze del PO Rizzoli di Lacco Ameno.Al momento si ipotizzano, anocra, funerali di Stato. In tal caso  si terranno nel palazzetto dello sport Taglialatela ad Ischia. Non è giunto, però, l’assenso delle famiglie delle vittime che per il momento si sono ritenuti in gran parte contrari.Un sentimento unanime, condiviso nella intimità degli affetti rimasti, per tanti, estremato con rabbia e immenso dolore per chi dopo aver affrontato la perdita drammatica ed inaccettabile dei propri cari, ha dovuto subire l’onta delle accuse istituzionali ed il biasimo immotivato dell’opzione pubblica e politica. Fatti e circostanze ritenute gravissime che hanno portato ad un moto di aperta contestazione avverso i rappresentanti istituzionali stessi. Una protesta civile, che parte dall’animo e dal cuore di chi è stato profondamente segnato e devastato da una catastrofe che gli portato via tutto. La protesta di chi, con la vita dei propri cari, ha pagato per tutti il prezzo più caro. Si parla di funerali di Stato. Si parla di esequie. Si parla di una bara vuota per la povera Mariateresa Arcamone, ultima dispersa il cui corpo, a 11 giorni dalla catastrofe, non è stato ancora ritrovato. Al momento gli esperti ricercatori e soccorritori pattugliano una vasta area di ricerca. Si parla di milioni e milioni di metri cubi di fango.

Il Commissario Simonetta Calcaterra incontra i familiari delle vittime ma…

Il “no” ai funerali di Stato. L’urlo delle famiglie contro la politica e le istituzioni è giunto ancora ieri. Alle 16,30 presso la parrocchia di Santa Maria Maddalena a Casamicciola Terme il commissario prefettizio Simonetta Calcaterra ha incontrato i familiari delle vittime proprio per comprendere quali siano i loro sentimenti e quale orientamento ritenessero assumere nel merito. Tutti hanno preso parte all’incontro. A spiegarci ancora come è andata è stata Angela Senese. Chi ha amato è pronto alla protesta aperta: Dalla riunione con il commissario è emerso che i familiari non vogliono i funerali di Stato.Assolutamente! – spiega Angela- I familiari non vogliono politici e soprattutto non vogliono Vincenzo De Luca. Ognuno farà il funerale per conto suo…”. C’è ancora incertezza, dunque, sulle esequie. Al momento è stato stabilito che ci sbranano celebrazioni autonome, in forma privata per ognuno. Bisognerà, però,  attendere ancora.Sono ore drammatiche.

Le vittime ed i ritrovamenti

Il primo corpo a essere ritrovato su via Santa Barbara  è stato quello di Eleonora Sirabella, 31 anni, commessa in un negozio di Ischia. A Casamicciola viveva con il compagno, Salvatore Impagliazzo, ritrovato a ridosso del Gradone. Presso la cappella dell’ospedale di Lacco Ameno ci sono anche i corpi senza vita dei tre fratellini Monti. Si tratta di Francesco, Maria Teresa e Michele Monti: 11, 6 e 16 anni. I tre erano in casa con i genitori Gianluca e Valentina Castagna, ritrovati in via Santa Barbara dopo estenuati ricerche a diversi chilometri di distanza dalla loro abitazione del Celario. L’altro bambino rimasto vittima è GiovanGiuseppe Scotto di Minico, aveva appena 22 giorni. Con lui sono morti anche i genitori Michele di 32 anni e Giovanna Mazzella di 30 anni. Michele da poco era diventato pizzaiolo dopo aver lavorato tanti anni come cameriere. La moglie Giovanna, invece, era titolare di un piccolo esercizio commerciale. Nell’obitorio di Lacco Ameno anche il corpo di Nikolinka Gancheva Blangova, di nazionalità bulgara, 58 anni, rientrata ad Ischia per ritirare il suo passaporto da cittadina italiana.