Note a margine di Piovani |
Copertina
/
Cronaca
/
Cultura
/

Al Teatro Tasso di Sorrento la leçon da applausi del Maestro Nicola Piovani

16 gennaio 2023 | 15:07
Share0

Sorrento (NA) Sabato sera in un Teatro Tasso che ha registrato il tutto esaurito, il Maestro Nicola Piovani accompagnato da Marina Cesari al sax e Marco Loddo al contrabbasso è stato protagonista dello spettacolo “Note a margine”, un concerto che è stato soprattutto un’occasione per ascoltare alcuni dei capolavori musicali che hanno reso il musicista romano famoso in tutto il mondo. Sono lontani gli anni di quando, giovane compositore in ascesa, si recava a Hollywood, per scoprire con somma sorpresa, che gli americani credevano che “Nicola Piovani” fosse uno pseudonimo di Ennio Morricone, lo racconta lui stesso in un’intervista, al geniale direttore d’Orchestra con doppia nomination al Cèsar francese e un Globo d’Oro, infatti, non è mai mancato il senso dell’umorismo e dell’autoironia,  hanno avuto modo di apprezzarlo i numerosi spettatori divertiti dalla sua verve e quanti tra i rappresentanti dell’Istituto di Cultura Torquato Tasso e dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Massimo Coppola erano presenti e infine ma non ultimi un emozionato Luciano Russo, Presidente dello stesso istituto e il Maestro Paolo Scibilia protagonista di una fondamentale collaborazione affinchè il progetto potesse essere realizzato. Nicola Piovani ha raccontato agli spettatori che l’idea di questo spettacolo nacque alcuni anni fa durante una turné in Francia e che i giornalisti transalpini chiamarono questa alternanza tra pezzo musicale e narrazione dell’origine stessa del brano: leçon, ma lui, che ritenne il termine troppo pomposo, scelse molto più modestamente le parole “note a margine”, a sottolineare che le sue non erano altro che la lettura di quegli appunti musicali, che un compositore segna sullo spartito, quando seduto al piano, in fase di montaggio, lavora in sinergia con il regista per realizzare quella che diventerà la colonna sonora del film. Piovani ha aperto il suo concerto con una prima nota a margine appunto, quella legata al capolavoro dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, La notte di San Lorenzo (1982), un film che rievoca un episodio della seconda guerra mondiale, che Piovani confessa di aver scelto non a caso, perché delle guerre mondiali e della lezione che esse ci hanno impartito non dobbiamo dimenticarcene. La tensione morale si stempera con l’omaggio ad un suo grande amico, Federico Fellini, che nel racconto narrativo e musicale riservatogli da Nicola emerge in tutta la sua leggendaria estrosa genialità, ma il Maestro romano omaggia in egual misura anche il talento musicale ligure per eccellenza: Fabrizio De Andrè con un brano “Il suonatore Jones” che vi assicuro meriterebbe un saggio intero e non le poche righe del mio modestissimo articolo, per spessore artistico e letterario. Piovani dice: la scrissi una mattina molto presto, di getto: è comprensibile, nacque da un testo così toccante, che parla d’un tale che vive dando la sua musica agli altri. Anch’io sognavo di passare la mia vita dando musica agli altri, così mi rispecchiai in quei versi. Dopo aver suonato indimenticabili soundtrack dedicate ai film di Bigas Luna e soprattutto di Roberto Benigni, che è stato l’amico e l’autore che gli ha permesso di conquistare il riconoscimento più ambito, il Premio Oscar,  con la grazia che muove le mani del vero pianista, Piovani rallenta, si alza in piedi e porta a passeggio per il palco la sua ironia,  si fa cantore di tempi antichi per descriverci la forza dirompente della musica, del potere del canto delle sirene, che in origine erano creature spietate che vivevano a largo di Capri, metà donna e metà uccello, dal Medioevo in poi diventano metà pesce. Narra della loro sconfitta nel duello con le Muse che le spinsero al suicidio. Da questo mito nasce “Partenope”, brano segnato da un pianoforte struggente e dall’eco malinconica del sax. Infine il Maestro Nicola Piovani si congeda da una platea incantata con la musica de “Il Pianino delle Meraviglie” tratto dalla pellicola “Good Morning Babilonia” ancora dei Fratelli Taviani, un brano che, sottolinea l’autore de “La vita è Bella” e “Buongiorno Principessa”, è nato come omaggio a tutti quei musicisti che il secolo scorso con il loro “pianino”, eseguivano brani legati alle pellicole del cinema muto; pianisti anonimi nascosti nella buca d’orchestra, spesso molto dotati. Questi pianisti sconosciuti sono essi stessi metafora di tutti gli artisti che, nonostante il talento, nella vita non hanno avuto la fortuna di vederlo riconosciuto e premiato il talento dimostrato. Queste in estrema sintesi le note a margine di un musicista che, maestro anche di umiltà e ironia, sabato 14 gennaio a Sorrento ha tenuto, non me ne voglia se copio i francesi, davvero una leçon di classe e stile, che ha meritato la  standing ovation attribuitagli dal pubblico di Sorrento.

A cura di Luigi De Rosa

Note a margine di Nicola Piovani Nicola Piovani, Marina Cesari e Marco Loddo al Teatro Tasso di Sorrento