Aumenti anche nel trasporto pubblico locale.Con il nuovo anno sempre più cara la vita per gli italiani
Dopo autostrade e benzina, previsti ulteriori aumenti anche nel trasporto pubblico locale. Per Codacons l’anno appena iniziato, con una stangata di oltre 2.400 euro,rischia di presentare un conto aggiuntivo di tutto rispetto alle famiglie italiane.
Terminata l’euforia delle feste natalizie, i primi giorni del 2023 iniziano a mostrare il proprio volto agli italiani. Secondo quanto già previsto dalla legge finanziaria, varata dal governo Meloni, quello che ci apprestiamo a vivere sarà senz’altro un anno caratterizzato da grossi sacrifici per tante famiglie. Dal primo gennaio è scattato l’aumento del 2% per i pedaggi di Autostrade per l’Italia, mentre per luglio previsto un altro aumento dell’1,34%. Congelati i rincari per molte concessionarie perché non hanno compilato il piano economico finanziario, perché la concessione è scaduta o perché hanno concessioni regionali. Nello stesso tempo finito lo sconto sui prezzi dei carburanti, dato che governo non ha prorogato lo sconto di 18 centesimi su benzina e gasolio. Ulteriori aumenti , contro i quali inutile sono state le proteste delle opposizioni in Parlamento, sono previsti anche nel trasporto pubblico locale, col ritocco al rialzo del prezzo dei biglietti per bus e metro. Nel dettaglio, secondo quanto rileva Assoutenti, a Napoli il biglietto è già salito da qualche mese da 1 euro a 1,20 euro; a Milano il biglietto dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi, mentre a Roma, da agosto 2023 il prezzo dagli attuali 1,50 euro salirà a 2 euro, con un aumento del 33%. Per i vertici di Assoutenti , tali rincari rappresentano una vera e propria stangata nel corso del 2023. Rincari ritenuti del tutto ingiusti, con i consumatori chiamati a pagare il conto della crisi economica in atto. Non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrranno rincari a cascata per beni e servizi in tutti i settori. Codacons, mettendo in fila i rincari di prezzi e tariffe, stima una stangata di +2.435 euro a famiglia per l’anno che si è appena aperto. Cifra che non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas, evidenzia l’associazione dei consumatori. – 03 gennaio 2023 – salvatorecaccaviello
Fonte Ansa