Boom di influenza e Covid: anche in Penisola Sorrentina antibiotici, ibuprofene e paracetamolo quasi introvabili

4 gennaio 2023 | 10:16
Boom di influenza e Covid: anche in Penisola Sorrentina antibiotici, ibuprofene e paracetamolo quasi introvabili

Boom di influenza e Covid: anche in Penisola Sorrentina antibiotici, ibuprofene e paracetamolo quasi introvabili. Quest’anno l’influenza ha colpito più duramente gli italiani, non soltanto in termini di diffusione, ma anche per la difficile reperibilità dei farmaci.

L’allarme per la carenza di farmaci si allarga a causa di Covid-19 e influenza. L’ultimo bollettino dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) segnala la carenza di oltre 3 mila medicine, lista nella quale sono presente praticamente quasi tutte le medicine che si utilizzano per l’influenza. Di cui 554 per problemi della produzione e della distribuzione. Ma mancano anche quelli salvavita: dagli antiepilettici agli antipertensivi fino ai diuretici e agli antitumorali. Per questo le farmacie stanno cercando di aumentare la loro produzione di farmaci galenici, farmaci assemblati direttamente in farmacia sulla base di una farmacopea comunitaria. Ma c’è carenza anche di antimucolitici che si utilizzano per l’Aerosol. E l’azitromicina, erroneamente considerata come utile per Sars-Cov-2.

In carenza ci sono anche alcuni antibiotici. L’azitromicina, ad esempio, di cui si è abusato per molto tempo, in quanto erroneamente considerata utile per la cura del Covid-19. A poco sono serviti gli appelli dei medici: moltissimi italiani, spaventati dalla carenza, ne hanno fatto grandi scorte, rendendola di fatto indisponibile per le persone che invece ne hanno realmente bisogno. Federfarma segnala anche l’indisponibilità dell’antibiotico cefixoral e l’uscita dalla produzione dello zimox. Per fortuna, per questi antibiotici abbiamo al momento delle alternative che riescono a sopperire alla carenza e che devono comunque essere prescritte dal medico.

I farmacisti, inoltre, hanno la possibilità, oltre che l’obbligo, di proporre soluzioni alternative, come farmaci equivalenti a quelli di brand prescritti. Come dice la parola stessa, un farmaco equivalente è efficace e sicuro tanto quanto quello di marca. Tuttavia, nel nostro paese c’è ancora grande diffidenza sui generici. Non a caso l’Italia è il Paese che in Europa ha la più bassa percentuale di utilizzo di farmaci equivalenti. Basta pensare che ogni anno gli italiani spendono in maniera crescente cifre importanti, stimate intorno a 1 miliardo e mezzo di euro, per aggiungere di tasca proprio la differenza di prezzo del farmaco di marca rispetto al suo equivalente.

C’è poi l’opzione di acquistare i farmaci online, almeno quelli da banco. Ma attenzione: l’acquisto dei medicinali online è assolutamente sicuro solo se la farmacia online riporta sulla propria homepage l’apposito marchio europeo che permette l’accesso alla lista ufficiale del ministero della Salute di tutte le farmacie online certificate. Le farmacie online che operano legalmente sul territorio italiano garantiscono l’autenticità, la tracciabilità del medicinale e la piena tutela dei dati personali. Il problema è che anche queste farmacie soffrono della stessa carenza. Inoltre, bisogna fare molta attenzione a rivolgersi solo alle farmacie autorizzate. Il rischio, nella migliore delle ipotesi, è di acquistare farmaci inefficaci. Nella peggiore, c’è il rischio di incappare in prodotti illegali pericolosi per la salute.