Comune di Sanza – diocesi di Teggiano-Policastro, il Cav. Attilio De Lisa ricorda la giornata della memoria 2023: significato e riflessioni

20 gennaio 2023 | 13:21
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Comune di Sanza – diocesi di Teggiano-Policastro, il Cav. Attilio De Lisa ricorda la giornata della memoria 2023: significato e riflessioni
Comune di Sanza – diocesi di Teggiano-Policastro, il Cav. Attilio De Lisa ricorda la giornata della memoria 2023: significato e riflessioni
Comune di Sanza – diocesi di Teggiano-Policastro, il Cav. Attilio De Lisa ricorda la giornata della memoria 2023: significato e riflessioni
Comune di Sanza – diocesi di Teggiano-Policastro, il Cav. Attilio De Lisa ricorda la giornata della memoria 2023: significato e riflessioni
Comune di Sanza – diocesi di Teggiano-Policastro, il Cav. Attilio De Lisa ricorda la giornata della memoria 2023: significato e riflessioni

Presidenza della Repubblica Italiana – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Presidente della sezione A.N.C.R. di Sanza-Consigliere Provinciale Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione di Salerno Area del Vallo di Diano e del Basso Cilento – Membro dell’Istituto Nazionale della “Legione d’Onore” dei Cavalieri di Vittorio Veneto – Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana presso la Prefettura di Salerno – Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro – ASL Salerno – Santa Sede – Diocesi di Roma Napoli Salerno Aversa Foggia-Bovino Vallo della Lucania Nocera Inferiore-Sarno.La riflessione sulla Shoah a scuola mira alla formazione di una coscienza consapevole sui principi fondamentali dell’uguaglianza degli esseri umani e dei diritti della persona.
L’approfondimento degli eventi avvenuti e futuri fornisce gli strumenti per capire come l’accettazione degli stereotipi, dell’esclusione e della barbarie siano parte di un unico processo.Lo studio della Shoah e degli altri crimini contro l’umanità commessi durante la seconda guerra mondiale deve avere come finalità, soprattutto per le giovani generazioni, la lotta all’antisemitismo, al razzismo e alla xenofobia, attraverso l’educazione al rispetto della diversità e alla dignità di ogni individuo.Come affermato da Primo Levi: “Se è accaduto può di nuovo accadere”(è stato uno scrittore, chimico, partigiano e superstite dell’Olocausto italiano – Partigiano antifascista, il 13 dicembre 1943 fu arrestato dai fascisti in Valle d’Aosta, venendo prima inviato in un campo di raccolta a Fossoli e, nel febbraio 1944, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò in Italia, dove si dedicò con impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite).
Il Giorno della Memoria
La ricorrenza del 27 gennaio, Giorno della Memoria, è stata istituita in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000 “al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” (art.1). Oltre all’Italia, diversi Stati europei hanno istituito questa ricorrenza il 27 gennaio, data in cui nel 1945 l’Armata Rossa è entrata nel campo di Auschwitz.
La legge 211 stabilisce inoltre (art.2) che in occasione del Giorno della Memoria “sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
L’obbligo morale della Memoria non deve limitarsi alla celebrazione del 27 gennaio, riducendo così la riflessione sulla Shoah ad una sola giornata durante l’anno. La collaborazione tra il MI – Ministero dell’Istruzione- ​e l’UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – nasce nel 2012 e si basa sulla convinzione che ricordare significhi alimentare nelle giovani generazioni la fiamma della Memoria.
La convenzione stipulata tra MI e UCEI intende promuovere infatti iniziative di alto profilo culturale per favorire l’elaborazione di una Memoria storica collettiva e condivisa nel nostro paese, partendo dal lavoro con gli studenti. Proprio perché è tra i banchi di scuola che le coscienze iniziano a formarsi in maniera consapevole e che i ragazzi cominciano a relazionarsi a culture differenti ed al mondo pluralista che li circonda, è necessario coinvolgere studenti di ogni livello per lavorare su quello che viene definito patto inter-generazionale della Memoria.