Confermato sciopero impianti: il 25 e il 26 gennaio niente benzina

20 gennaio 2023 | 21:47
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Confermato sciopero impianti: il 25 e il 26 gennaio niente benzina
Confermato sciopero impianti: il 25 e il 26 gennaio niente benzina
Confermato sciopero impianti: il 25 e il 26 gennaio niente benzina

Confermato sciopero impianti: il 25 e il 26 gennaio niente benzina

Davanti a posizioni, ad oggi, inconciliabili, i rappresentanti della categoria dei gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti hanno confermato…

Davanti a posizioni, ad oggi, inconciliabili, i rappresentanti della categoria dei gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti hanno confermato lo sciopero (self service inclusi) del 25 e 26 gennaio che, dopo essere stato annunciato, era stato congelato nella speranza di trovare una intesa con il governo.  Ma oggi le posizioni sono rimaste talmente lontane che, nel confermare lo sciopero, le tre sigle che rappresentano i benzinai (Faib. Fegica e Figisc/Anisa) , dicendosi ”profondamente deluse”, hanno anche usato parole inusualmente dure. Nemmeno la presenza del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, al tavolo di confronto ha accorciato la distanza tra due posizioni che sono quindi apparse inconciliabili. Massimo Terzi, di Anisa Confcommercio, ha detto che lo sciopero è diventato necessario ”perché nessun elemento fra quelli per cui lo abbiamo indetto è venuto meno”, aggiungendo che le nuove norme penalizzano ulteriormente  la categoria. Addirittura, a detta di chi ha partecipato per i benzinai all’incontro, la delusione è enorme perché, aspettandosi un ammorbidimento della posizione del governo,  si sono trovati davanti a condizioni addirittura peggiorate rispetto al precedente incontro.  Il punto di insanabile dissidio tra le parti è il cartello con il quale ciascun impianto deve esporre il prezzo medio, per superare il quale, nell’incontro di martedì, si era parlato della possibilità di una app che però, visti i tempi del decreto, è per il momento una ipotesi impraticabile. In ogni caso è stato convenuto che la variazione dei prezzi potrà essere pubblicizzata settimanalmente (e non quotidianamente, come previsto originariamente). Alleggerito anche il quadro delle sanzioni, sia dal punto di vista economico che amministrativo.