E’ morta Gina Lollobrigida da Ravello a Sorrento i luoghi dei film più celebri

16 gennaio 2023 | 13:34
E’ morta Gina Lollobrigida da Ravello a Sorrento i luoghi dei film più celebri

E’ morta Gina Lollobrigida da Ravello a Sorrento i luoghi dei film più celebri . Con Bogart nella cittadina della Costiera amalfitana , con De Sica in Penisola sorrentina, scene fra Amalfi, Positano e Vico equense, oltre ad essere una delle più grandi al mondo, per noi era un grande simbolo che perdiamo.

In Penisola sorrentina , fra Sorrento e Vico Equense, con Vittorio De Sica ha girato “Pane, amore e fantasia” di Dino Risi. A Ravello, addirittura all’inizio degli anni cinquanta, “Il tesoro dell’Africa”, con John Huston (regista) e Truman Captne (sceneggiatore) con Jennifer Jones e Humphrey Bogart.

Gina Lollobrigida a Sorrento

Grande protagonista del cinema italiano, era nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, aveva quindi 95 anni compiuti.

Lo scorso settembre l’attrice, che una generazione ha conosciuto come la Bersagliera, era stata dimessa dalla clinica, dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore per cui era stata operata.

Già quattro anni fa la Lollo era finita in ospedale proprio per un incidente domestico. In quell’occasione l’attrice fu presa in cura dai sanitari del Sant’Eugenio, ospedale a poca distanza dalla sua villa sull’Appia Antica, e dimessa un paio di giorni dopo.

L’incidente al femore è avvenuto a due settimane della tornata elettorale del 25 settembre in cui la Lollobrigida era candidata a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista ‘Italia sovrana e popolare’, che riunisce Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia.
Agenzia ANSA
Addio a Gina Lollobrigida, la Bersagliera del cinema – Cultura & Spettacoli
Generazioni di spettatori l’hanno conosciuta e amata come ‘La Bersagliera’: Gina Lollobrigida, morta oggi all’età di 95 anni, è stata una diva che ha avuto sempre il coraggio di dire le cose senza veli e di vivere almeno quattro vite, collezionando sette David di Donatello, due Nastri d’Argento nonché i titoli di grand’ufficiale della Repubblica italiana e cavaliere della Legion d’onore francese (ANSA)

In carriera si è aggiudicata, tra gli altri, sette David di Donatello: la sua fama è legata al nuovo cinema italiano del neorealismo: lavora con Pietro Germi (“La citta’ si difende”) e con Carlo Lizzani (“Achtung banditi”) alla metà esatta del secolo scorso ritagliandosi ruoli di vigorosa passionalita’ popolana in cui affina una recitazione da autodidatta imprimendole la sua personalità. Il primo successo personale è però fuori dai confini: il francese “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe nel 1952. Recita per Rene Clair, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli e Steno, Mario Soldati e finalmente diventa diva in patria con il trionfale “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini (1953) compreso un fortunato seguito sempre in coppia con Vittorio De Sica.

Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto all’arte e alla fotografia, con molte mostre, non smetteva di fare progetti, l’ultimo un libro di disegni. I suoi ultimi anni sono stati contrassegnati anche da vicende giudiziarie. Dal 2021 la diva aveva un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale per tutelare il suo patrimonio, così come richiesto nell’azione legale dal figlio Andrea Milko Skofic. Al centro dell’attività di indagine dei pm di piazzale Clodio è l’ex manager dell’attrice, Andrea Piazzolla, rinviato a giudizio con l’accusa di circonvenzione di incapace. Con lui è finito a processo anche Antonio Salvi, l’uomo che avrebbe fatto da intermediario con una casa d’aste per la vendita di circa 350 beni di proprietà della Lollobrigida.

Quando poteva amava tornare qui a Sorrento nella Città del Tasso o a Ravello la Città della Musica ospite a Villa Cimbrone

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