Ischia. Abusi all’orfanotrofio di Casamicciola:Chiesto il rito immediato

21 gennaio 2023 | 11:24
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Ischia. Abusi all’orfanotrofio di Casamicciola:Chiesto il rito immediato

Il pubblico ministero ha chiesto il rito immediato per le suore dell’orfanotrofio di Casamicciola Terme nell’isola d’Ischia, accusate di abusi e maltrattamenti a danno di minori all’interno dell’istituto casamicciolese Santa Maria La Provvidenza. Il giudizio avrà inizio a febbraio quando compariranno Marie Georgette Ra- hasimalala, di 55 anni, nata in Madagascar, Noeline Razanadraozy, di 52 (sempre di nazionalità malgascia), la filippina Alice Albaracin Curay, di 48 e la madre superiora Angela De Bonis, di 81 anni,, per tutti suor Edda.Nel merito presso la Corte di Cassazione penda ancora il ricorso presentato dall’avvocato delle religiose, Varano che mette in discussione la legittimità delle quattro misure cautelari adottate a carico delle religiose. La Suprema Corte potrebbe decidere ad aprile.

La vicenda ha avuto inizio a metà del novembre dello scorso anno quando i carabinieri della Compagnia di Ischia diedero esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli nell’ambito di indagini condotte dalla IV Sezione Indagini “tutela delle fasce deboli della popolazione”, nei confronti di quattro consorelle gravemente indiziate, in concorso tra loro, in ordine ai reati di maltrattamenti nei confronti di minori, lesioni personali aggravate e violenza privata aggravata. Il provvedimento traeva ori- gine da indagini espletate a seguito di una segnalazione di maltrattamenti in danno di minori avvenuti all’interno dell’Istituto re- ligioso, nel quale sono ospitati minori in attesa di affidamento, ado- zione o in affido a seguito di provvedimenti giudiziari nonché minori ospiti esterni, a seguito di corrispettivo pagato privatamente dai genitori. Le indagini scattarono a seguito dell’acquisizio- ne di un filmato, girato da una minorenne ospite della struttura, nel quale si documentavano le presunte molestie.  Le attività investigative a riscon- tro, effettuate mediante attività tecniche ed escussioni di minori in modalità protetta, consentirono agli investigatori di identificare le autrici dei reati nella Madre Superiora che ha la direzio- ne del suddetto istituto, nonché altre tre consorelle in servizio presso il medesimo edificio, ove assolvono le mansioni di addette mensa e al doposcuola, nonché di ricostruire ulteriori presunti episodi di sofferenze fisiche nei confronti dei minori ospiti del suddetto istituto. Tali elementi indussero qualche mese fa il giudice a ritenere tutte le indagate concorrenti nel reato di maltrattamenti e ad emettere nei confronti della consorella ripresa nel filmato, per la brutalità della con- dotta posta in essere, un’ordinanza di custodia cautelare in car- cere presso la Casa Circondariale femminile, e nei confronti delle altre 3 indagate la misura del divieto di dimora nel territorio della Regione Campania. Marie Georgette Rahasimalala, conosciuta come Suor Georgette, avrebbe ottenuto successivamente la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari presso un istituto religioso della capitale. Misure confermate anche dal Tribunale del Riesame, a cui si era rivolto il legale delle suore.