«‘O paese è d’o paisano», Positano come Sorrento ed Amalfi: famiglie cacciate via
Sul nostro giornale abbiamo parlato spesso di Sorrento, una grande città, dove il problema è maggiormente sentito della cosiddetta gentrificazione, cioè della desertificazione sociale di un paese che rischia di diventare un villaggio turistico. I centri urbani, senza i residenti, sono vuoti d’anima. Sono gli abitanti che fanno una città che altrimenti sarebbe morta. Ed è quello che si sta rischiando di fare soprattutto dopo un anno di boom turistico come quello del 2022.
Due anni di pandemia non ci hanno insegnato nulla. A Sorrento, ad esempio, abbiamo visto Via San Cesareo completamente abbandonata perché ci sono tutte case vacanza ed anche alcune strade a Positano sono così e rischiamo di diventare una città fantasma. Così pure Sorrento ed Amalfi dove ormai le famiglie sono cacciate. Questo significa, con la denatalità (di cui abbiamo scritto più volte), rischiare di far scomparire la vita sociale. Ci sono anche meno bambini che vanno a scuola perché spesso solo chi è proprietario di una casa può rimanere.
E spesso ci sono molti positanesi che, pur avendo una casa di proprietà nella città verticale, trovano un’abitazione in penisola sorrentina (Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Meta o i Colli) ed un ufficio (nel caso di professionisti).
Quindi una desertificazione antropica, sociale e culturale che bisogna in qualche modo fermare.