“Otre l’Orizzonte”, la Preghiera Musicale dei Giovani dell’Antica Cattedrale di Massa Lubrense
Massa Lubrense (NA) “Oltre l’Orizzonte” questo il titolo di una rassegna dedicata alla Preghiera Musicale che vedrà impegnati i Giovani dell’Antica Cattedrale per sei incontri dal 30 gennaio al 20 febbraio 2023. Il primo incontro si terrà il 30 gennaio nella Chiesa dei SS Ciro e Giovanni di Vico Equense, il 2 febbraio ci si ritroverà nell’Antica Cattedrale di Massa Lubrense, domenica 5 febbraio ad ospitare il coro sarà la Parrocchia di Santa Maria la Carità, il giorno dopo il Santuario di Sant’Anna a Lettere, domenica 19 febbraio sarà la Parrocchia di S.Leone a Gragnano ad accogliere i coristi che termineranno questo ciclo di preghiere musicali lunedì 20 febbraio presso la Parrocchia di Santa Maria del Lauro a Meta. Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 20. Don Gennaro Boiano nel suo post su facebook spiega che questi momenti di preghiera musicale saranno costituiti “da 17 pezzi musicali, tutti tratti dalle colonne sonore di film di animazione Disney, accompagnati e legati da riflessioni in “pillole”. Ciò che unisce questi brani, e che ci ha spinti a collegarli in una preghiera, è il tema comune della ricerca di un senso, un senso che vada oltre il semplice sopravvivere”. Il sacerdote poi aggiunge: “Il cuore dell’uomo porta inscritta un’ansia di bene nelle sue fibre più profonde che emerge fortemente, anche se spesso in un modo inconsapevole o non tematizzato. Il cristianesimo, nell’ultimo secolo appoggiandosi alla teologia e alla filosofia che è il suo strumento, ha sviluppato la prassi della trasmissione per concetti, a volte dimenticandosi che Dio non è un concetto, ma una persona di cui fare esperienza. Certe esperienze superano i concetti ed il pensiero e, per osmosi, entrano in noi a livelli molto più intuitivi, tramite il canale della bellezza, dello stupore… come si fa a tradurre in un concetto l’odore di una persona, il calore di un abbraccio, la bellezza dell’amicizia, la luce di una presenza? In questa preghiera ci riproponiamo, sperando di riuscirci ed essere un buon veicolo, di poter parlare secondo mezzi non convenzionali, a quell’anima che giace sopita in ognuno di noi e scuoterla con la bellezza, la speranza ed i sogni che la presenza di Dio suscita silenziosamente nel profondo”. Dunque Don Gennaro Boiano raccoglie a fa suo quella convinzone che da diversi caratterizza il lavoro di un grande compositore ed esperto di musica sacra Mons. Marco Frisina che scrive in “Cantare la Fede” (2017): “La cultura contemporanea sembra spesso distogliere la nostra attenzione dal sacro, sembra sempre tesa a profanare, banalizzare, squalificare le espressioni sacre per renderle troppo quotidiane. Certamente questo spesso accade perché il cambiamento repentino delle categorie culturali ci ha spiazzati, e ciò che il Concilio Vaticano II aveva profeticamente preveduto riguardo alla necessità di un dialogo culturale vivo con il mondo contemporaneo non lo abbiamo preso molto sul serio, facendoci così trovare un po’ impreparati a traghettare le forme artistiche del sacro nella nuova situazione. Ma la storia non torna indietro, la comunicazione di Dio è ancora oggi prioritaria e le esigenze dell’evangelizzazione non ci permettono di rifugiarci in torri d’avorio più o meno distaccate dalla realtà che ci circonda: dobbiamo proporre, dobbiamo esprimere, dobbiamo cantare Dio insieme a questi nostri fratelli, in questo mondo, con questi mezzi che abbiamo”.
A cura di Luigi De Rosa
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