Porto di Casamicciola out per i traghetti. La batimetria è mutata. La conferma dagli esiti degli studi subacquei   

Summit al Commissariato frana e sisma di Ischia con  Commissari e Delegati ai trasporti regionali e armatoriali. L’ultima riunione operativa sull’Isola lo scorso 21 dicembre. Erano attese per questo gennaio anche  le linee aliscafi “sostitutive” per Pozzuoli. Alle parole, per ora non sono succeduti i fatti. Le spese dell’operazione “porto di Casamicciola liberato” saranno a carico del fondo per le Calamità naturali che finanzia l’Emergenza Alluvione

Ida Trofa|Si  è tenuto oggi, martedi  24 gennaio, presso la sede del Commissariato Frana e Sisma di Ischia, il primo incontro del 2023 sul tema dello scalo marittimo di Casamicciola Terme. Out ai traghetti a carena dislocante, ormai, da quasi 60 giorno.  La prima riunione operativa si era svolta il 21 dicembre scorso nel tentativo di risolvere la grave questione legata all’insabbiamento dello scalo registratosi a seguito degli eventi franosi del 26 novembre scorso. Sono arrivati gli esiti degli approfondimenti subacquei ordinati per stabilire le reali condizioni del porto.

I rilievi geofisici del porto di Casamicciola effettuati dalla Enviroconsult Srl incaricata della Operazione srl di Donato Di Palo confermano le variazioni batimetriche

In seguito all’incarico ricevuto dalla OPERAZIONE S.r.l., la nota società dell’imprenditore e volto noto ischitano, Donato Di Palo, la società ENVIROCONSULT S.r.l. ha svolto nel ruolo di contractor, indagini geofisiche nell’area del Porto casamicciolese, con il fine di analizzare e verificare, a seguito dell’ultimo evento franoso che ha colpito il paese e le eventuali modifiche alle batimetrie del porto per garantire accessi e approdi sicuri da parte di navi ed aliscafi.

I dati acquisiti sono stati elaborati per la produzione di una specifica cartografia e di un report che  ha prodotto per la rappresentazione di  un Modello Digitale del Terreno (DTM) del fondale marino con maglia di passo 0.2 m x 0.2 m; la Elaborazione di curve di livello passo 0,5 mt; una  Planimetria 3D della zona sommersa.Il lavoro in oggetto è stato svolto in un’unica giornata, 29 dicembre 2022.Per l’acquisizione dei dati è stata utilizzata un’imbarcazione da ricerca  a ridotto pescaggio. Per lo specifico rilievo è stato impiegato un sistema di ecoscandaglio di precisione ad alta tecnologia di tipo multibeam mod. NORBIT iWBMS.I risultati sembrano inequivocabili.  Nel rilievo finale degli studi viene mostrata  una certa discontinuità batimetrica per l’aria investigata; è evidente una predominanza di profondità che si attestano a circa -3.0 metri (colore rosso ndr), e aree di profondità tra i -6.0 e -9.0 mt (colore verde ndr ). Alle estremità del sottoflutto, è stato rinvenuta, inoltre un’imbarcazione.Frutto evidentemente di passati naufragi.

Arrivano gli esiti dei rilievi ed approfondimenti che confermano le variazioni della batimetria e tempi lunghi per la risoluzione del guaio trasporti  

Al termine dell’incontro di dicembre si era stabilito, infatti, che, a stretto giro,  la Regione Campania incaricasse  una ditta subacquea per rilevare l’intera batimetria del porto e dei relativi specchi antistanti l’esterno porto dove sono venute meno le condizioni di navigabilità. Un fatto che, aggiuntosi alla scarsa manutenzione dello scalo stesso, nonché dei fondali del catino, ha determinato lo stop ai collegamenti da e per Casamicciola con quasi tutte le navi traghetto  e la soppressione di alcune linee con Pozzuoli. Fanno eccezione le navi battenti bandiera rossa e le unità tipo zatteroni che non hanno bisogno di ancoraggio. Particolare quest’ultimo che ha dato più di un problema alla operatività dei mezzi navali. Ora che i risultati sono giunti, oltre i summit istituzionali e le riunioni, non si vedono soluzioni all’orizzonte.

Trasporti fermi. Gravi i disagi

Incalcolabili i disagi legati alla soppressione di moltissime linee, tra queste la partenza delle 10,10, una OSP, inizialmente prevista dal secondo scalo isolano e poi, causa insabbiamento, spostata ad Ischia e comunque non effettuata ed a seguire lo stop alla partenze delle 15,00 da Ischia, sempre per lo scalo puteolano, entrambe affidate a Medmar. L’incontro di oggi fa seguito, infatti,  anche alle diverse audizione tenutesi  pressi la sede della Direzione Trasporti della regione Campania con il delegato ai trasporti Ing Luca Cascone che da tempo è costretto a discutere, senza esito concreto, con le compagnie proprio della mancata conduzione delle linee e dei gravi disagi ad esso connessi. Eppure nonostante le discussioni nessuna iniziativa valida e risolutrice delle problematiche è stata assunta.

Il problema

Lo ricordiamo l’enorme colata di detriti ha provocato oltre che morte e distruzione anche la riduzione dei fondali che che maniera irresponsabile si è tentato di negare. Dopo settimane di cauto ottimismo e di “problemi non rilevati”  non si è potuta più sottacere né negare  la mutata batimetria del fondale eppure l’isola resta gravemente penalizzata, senza collegamenti ed un solo porto operativo. Con il maltempo di questi mesi, la colata ha continuato a scorrere fino al mare e lo fa ad ogni pioggia dilavando le strade invase dal fango che non viene tolto. Il riempimento dello scalo è un problema da risolvere con urgenza: Casamicciola è il secondo porto dell’isola, da cui partono ed arrivano i rifornimenti, gli approvvigionamenti ed ogni giorno si muovo unità navali usate dai pendolari di ospedali e scuole.Proprio per contemplare l’enorme portata della questione sul territorio, da settimane si dibatte, inutilmente su linee e percorsi alternativo. Basta! Fate presto.

Aliscafo da Casamicciola per Pozzuoli per sostituire l’inoperatività dei traghetti? Ennesima promessa mancata  

Tra i danni collaterali della soppressione di molte linee e della difficoltà nei collegamenti c’è la ricaduta sul pendolarismo, sui malati oncologici e i malati  che effettuano cure in terraferma quotidianamente, gli approvvigionamenti, la continuità territoriale. Forse è questo il motivo principale che avrebbe dovuto spingere in queste settimane ad assumere provvedimenti d’urgenza, per sopperire ai limiti di un porto ormai a mezzo servizio. Erano attese per questo gennaio anche  le linee aliscafi “sostitutive” per Pozzuoli. Alle parole, per ora non sono succeduti i fatti.La previsione  da sola, è evidente,  non risolve. Evidenti le lacune. In caso di condimeteo avverse l’aliscafo sarebbe impossibilitato ad effettuate i collegamenti. Per ora nessuna soluzione immediata dunque, solo ipotesi.

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