Voragine a Casamicciola: Potrebbe riaprire già oggi con una sola corsia la Statale 270, strada principale di Ischia
La sicurezza di Ischia affidata a 128 cellublock. Restano da chiarire le cause dissesto che ha provocato anche la distruzione dei vecchi canali di scolo e la rottura di una condotta pluviale. I sottoservizi non sono stati ancora ricostituiti. Arriva cosi l’ennesimo provvedimento temporaneo pronto a trasformarsi in definitivo in attesa di soluzioni concrete che non arrivano mai
Ida Trofa|Potrebbe riaprire oggi, dopo 72 ore di caos, blocchi dei servizi stradali e portuali , la strada principale di Ischia, la ex statale 270. L’asse viario è chiuso da mercoledi a causa della voragine dal diametro di diversi apertasi nella carreggiata del tratto ricompreso nel territorio di Casamicciola Terme all’altezza del viale ingresso Pio Monte della Misericordia lato est, dove da giorni sono in movimentazione gli enormi camion per il trasporto dei fanghi e dei detriti derivati dalla valanga del 26 novembre che ha interessato il paese.Su disposizione della squadra dei VV.FF. intervenuta sul posto la strada era stata chiusa al traffico veicolare per tutta la sua larghezza con possibilità di transito solo pedonale dal marciapiede lato mare. A 24 ore dall’evento hanno avuto inizio i sopralluoghi, a 48 ore gli interventi per realizzare le prime opere provvisionali che da oggi potrebbero far riaprire su di una sola carreggiata i transito veicolare. Infatti dopo avere scoperto l’area del crollo e rimosso le strutture a rischio, gli operai incaricati dalla Città Metropolitana, ente attuatore, hanno realizzato un muro di sostegno che dovrebbe garantire stabilità e sicurezza alla struttura. 128 cellublock per circa 3,50 metri di opera muraria che deve sorreggere la carreggiata dell’anello di collegamento isolano (dove transitano tutti i veicoli, compresi i mezzi pensati e gli carrabili in giro per il territorio e tra i due porti isolani).Un provvedimento provvisorio in attesa di una progettazione risolutrice che possa finalmente mettere in sicurezza l’asse stradale che ha ceduto in più punti.Per ora la sicurezza di Ischia affidata a 128 cellublock. Dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco avevano, infatti, accertato la presenza di una grossa cavità sotto il manto stradale è stata decisa la chiusura della strada all’altezza del Pio Monte della Misericordia. Da chiarire le cause del disseto. Potrebbe essersi trattato di un mix, una concatenazione di eventi ed effetti che hanno portato alle rotture delle condotte pluviale di grosse dimensioni, vecchie e nuove, che convogliano le acque dell’abitato di San Pasquale. Le stesse potrebbero aver ceduto in conseguenza delle forti sollecitazioni di carico derivanti dalla frana dello scorso 26 novembre, che avrebbero rappresentato lo stress finale di strutture ed impianti già compromessi dal terremoto del 2017 dopo il quale, nessun intervento verifica, e riattazione era stato fatto alle infrastrutture sotterranea del paese che anche per questo hanno ceduto in più punti da monte a valle. Un problema acquisto poi dalla ostruzione dei passi d’uomo e degli scoli a mare per effetto degli improvvidi lavori alla scogliere di protezione alla strada stessa.Non è escluso dunque che vi siano altri disseti.Stamani sarà, comunque, eseguito un nuovo sopralluogo più approfondito da parte dei tecnici della Città Metropolitana e dell’EVI (l’ente idrico isolano), dal comune e dal commissariato che governa le emergenze del paese per determinare se e come riaprire e poi gli ulteriori interventi da effettuare. Le verifiche dovranno evidenziare un quadro tale da permettere, con alcune precauzioni, il ripristino della circolazione sulla principale arteria stradale dell’isola.Immancabile il presidio semaforico. Intanto sono molti i disagi per la popolazione ischitana visto che la circolazione stradale tra i due versanti dell’isola è rimasta bloccata deviata con un dubbio provvedimento di viabilità temporanea per le strade intere e del paese già gravate da rischi e limitazioni di carico. Questo ha determinato anche la paralisi del trasporto o pesante, le forniture alimentari, i rifiuti, la logistica. Compromessa anche la funzionalità del porto già a mezzo servizio e fornito solo da aliscafi e traghetti battenti bandiera rossa a causa dell’insabbiamento del bacino portuale. Paralizzata anche la rimozione dei fanghi la cui opera era in gran parte realizzata nel Pio Monte in questione. La gestione della grave emergenza procede comunque a rilento vittima del disastro Ischia/Italia e di una guerra politica intestina, innescata a tutti i livelli, che sta aggravando la situazione.