Addio Mattia Lauro, ora stai solcando i mari del cielo. Mattia ci lascia a solo 52 anni. Una notizia improvvisa, come il suo male, che venni a sapere da Peppe Coppola Photo 105 a Piano di Sorrento. Mi chiamò per dirmi dal letto di ospedale, senza perdere la sua verve e simpatia, quella accelerazione che lo caratterizzava: “Michele, appena esco da qui facciamo una bella intervista..”
Mattia era nato il 31 dicembre 1970 e risiedeva a Meta, in penisola sorrentina, in una storica mansarda che affaccia sul mare … la sua grande passione.
Aveva conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale. Aveva amato la fotografia sin da bambino e dal 1990 al 2002 aveva svolto l’attività di fotografo pubblicitario e di moda nel suo studio di Sorrento. Ma in un pomeriggio di settembre, mentre veleggiava nelle acque del golfo di Napoli, vide a pochi metri dalla barca ben quattro delfini che eseguivano delle bellissime evoluzioni e fu tanta l’emozione che decise di cambiare lavoro e diventare fotografo e videoperatore naturalista.
Sin da piccolo cullava due sogni: diventare Papa o subacqueo; quest’ultimo divenne realtà nel 2002.
Dopo diverse specializzazioni, tra le quali quella di fotografo subacqueo, conseguì il brevetto dive master PADI. Ed
aveva conseguito anche il brevetto della F.I.A.S. di videoperatore subacqueo rilasciatogli a Ischia da Franco SAavastano.
Per le foto iniziò con una Nikonos IV, poi passò ad una Nikonos V. Per le riprese con una videocamera Sony in una custodia Nimar fino ad arrivare ad una Sony HDV in una custodia Sealux costruita con teutonica precisione dall’omonima ditta tedesca producendo diversi documentari girati in Indonesia, Filippine, Malesia etc trasmessi dalla Rai.
Con Mattia ci vedevamo sempre, mi ha proposto tutte persone belle, fra cantanti e Monia Alloggio, che poi è diventata nostra brava giornalista sportiva.
E poi tante idee, un veliero, che mi disse gli avevo dato io l’idea, la casa da sistemare. Poi le avventure durante il Covid e tante cose non dette, io ti aspettavo ancora per l’intervista… La faremo dall’altra parte amico mio…
Purtroppo un brutto male, un tumore al cervello, che si pensava si potesse curare. Da dicembre un’odissea fra gli ospedali, fra Isernia e Napoli al Cardarelli, poi le condizioni sono peggiorate, per cui partì anche un appello da Peppe Coppola Photo 105
Mattia Lauro era una persona dinamica, piena di energia, di voglia di fare, sapeva fare di tutto, operatore fotografico, faceva anche il montaggio, corsi per le barche a vela, era anche giornalista e aveva fatto pure un disco e si occupava di musica, sempre disponibile e gioioso con tutti. Davvero una brutta notizia questa.