Caos passaporti, situazione difficile anche per molti marittimi della Penisola sorrentina
Roma – È notizia angosciosa, soprattutto per chi del passaporto ha bisogno per lavorare, come i marittimi italiani che si muovono in contesto extra europeo, la criticità che da alcuni giorni si registra per l’accesso agli uffici passaporti di tutta Italia: per un rinnovo di passaporto ci vogliono mesi invece dei canonici 15 giorni. In molte province e città, infatti, da Milano a Torino, da Parma a Varese a Roma è diventato impossibile anche solo riuscire a fissare un appuntamento con gli uffici preposti. Rispondendo al question time alla Camera (25 gennaio 2023; in basso il link ufficiale), il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha sottolineato come l’ingorgo sia dovuto principalmente alle pratiche accumulate durante il Covid, ma anche alla necessità di avere un passaporto per recarsi nel Regno Unito causa Brexit. Poi ci sarebbero problemi nel rilascio delle carte d’identità, cosa che a sua volta ritarda il rilascio dei passaporti. “Quasi tutte le questure una volta acquisita l’istanza, rispettano i tempi previsti per la conclusione del procedimento di rilascio (15 giorni più altri 15 in caso di ulteriori accertamenti N.d.R.). Nella maggior parte dei casi, le criticità segnalate riguardano non tanto l’emissione del passaporto, quanto la possibilità di ottenere un appuntamento tramite il sistema Agenda online. Sul problema del rilascio di passaporti a rilento stiamo lavorando. Puntiamo su aperture straordinarie, intensificazione degli appuntamenti e postazioni più performanti. Confido che già dalle prossime settimane avremo un alleggerimento del carico”, questo quanto dichiarato dal titolare del Viminale . A Napoli, venendo nello specifico della nostra Regione, le file all’esterno dell’ufficio passaporti registrate qualche giorno fa erano chilometriche: cinquemila le pratiche pendenti, sei i mesi di attesa previsti per chi cerca di prendere un appuntamento sull’apposito sito. La Questura da parte sua ha spiegato che il disservizio è dovuto da un lato dalla mancanza di personale e dall’altro con il rinnovato desiderio di viaggiare nato nei cittadini dopo le chiusure dovute alla pandemia. Un vero e proprio assalto dei neo vacanzieri al quale si sta rispondendo con orari prolungati, ma la situazione resta critica. Un caos che ha portato a disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori: il 39,7% delle imprese riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. A questi vanno aggiunti i marittimi e tutti coloro che del passaporto hanno necessità per lavorare. Sindacati e associazioni di categoria ribadiscono con fermezza una fondamentale priorità: “Occorre accelerare sugli investimenti tecnologici della P.A.: serve maggiore efficienza informatica che nel caso di documenti personali deve seguire l’esempio dell’anagrafe nazionale digitale, via maestra del miglioramento dei servizi ai cittadini in un Paese europeo, i cosiddetti Open day o orari straordinari di apetura degli uffici sono solo palliativi che non risolvono la criticità, la tamponano temporaneamente”.
a cura di Luigi De Rosa
Matteo Piandetosi, Ministro degli Interni
Question time Ministro degli Interni: https://www.camera.it/leg19/410?idSeduta=0043&tipo=stenografico#sed0043.stenografico.tit00050.sub00040
Questura di Napoli:https://questure.poliziadistato.it/it/Napoli